Il patrimonio culturale ottomano nei Balcani come strumento di influenza politica della Turchia.

This research work aims to verify the hypothesis that the restoration of historical monuments and Ottoman mosques conducted by Turkey in non-European Balkan countries has a positive effect on the influence Ankara seeks to have in this region. Reflecting on David Baldwin's essay "Power and International Relations, a Conceptual Approach," a description of how the concept of power in international relations has changed over time was provided; subsequently, attention was given to how the concept of power changes depending on the goals one wants to pursue. In this discussion, particular emphasis was placed on how the concept of power changes depending on the goals one wants to pursue. Considering the nature of the public diplomacy initiatives pursued by Turkey towards this region, the theoretical concepts of cultural hegemony by Antonio Gramsci and soft power by Joseph Nye were then explored. The second part of this in-depth study is aimed at understanding what concrete initiatives the governmental organization TIKA has planned and implemented in the Balkan region. A content analysis of the projects reported in TIKA's annual reports over the past ten years was conducted. Interviews on this topic were conducted with some professors from Turkish universities, and articles published in journals and academic platforms describing various aspects of Turkish foreign policy towards the Balkans over the past twenty years were considered. The overall analysis of the collected elements led to the conclusion that the restoration of historical monuments and Ottoman mosques can be considered only partially as an action of soft power. It has relative utility in promoting the increase of Turkish political influence in the area but has greater importance in favouring, along with all religious initiatives, the stabilization and maintenance of Islamic communities within the Balkan states. Communities that play an important role as anchors in the relations between Turkey and the Balkan countries and, organized into political factions, enter the debate and scene of the governments of each country.

Questo lavoro di ricerca vuole verificare l’ipotesi che i restauri di monumenti storici e moschee ottomane condotte dalla Turchia nei paesi balcanici non europei abbiano un effetto positivo sull’influenza che Ankara vuole avere su questa regione. Rifedendoci al saggio di David Baldwin “Power and International Relations, a Conceptual Approach”, è stata riportata una descrizione di come il concetto di potere nelle relazioni internazionali sia cambiato nel tempo; successivamente l’attenzione è andata a come il concetto di come il potere cambia a seconda delle finalità che si vogliono perseguire. In questa trattazione è stata dato particolare risalto a come il concetto di potere cambia a seconda delle finalità che si vogliono perseguire. Considerata la natura delle iniziative di public diplomacy perseguita dalla Turchia verso questa regione sono stata poi approfonditi, dal punto di vista teorico, i concetti di egemonia culturale di Antonio Gramsci e quello di soft power di Joseph Nye. La seconda parte di questo percorso di approfondimento è volta a comprendere quali siano state concretamente le iniziative che l’organizzazione governativa TIKA ha progettato e realizzato nei paesi dell’area balcanica. È stata fatta un’analisi di contenuto dei progetti riportata negli annuari di TIKA negli ultimi dieci anni. Sono state condotte interviste su questo argomento ad alcuni docenti delle università turche, sono stati presi in considerazione articoli pubblicati su riviste e piattaforme accademiche, relativi alla descrizione dei diversi aspetti della politica estera turca verso i Balcani negli ultimi vent’ anni. L’analisi complessiva degli elementi raccolti ha portato alla conclusione che il restauro dei monumenti storici e delle moschee ottomane può essere considerato solo parzialmente come un’azione di soft power, ha una relativa utilità nel favorire l’aumento dell’influenza politica turca sull’area, ma ha una maggiore importanza nel favorire, insieme a tutte le iniziative di carattere religioso la stabilizzazione ed il mantenimento delle comunità islamiche all’interno degli stati balcanici. Comunità che giocano un ruolo importante come ancora nei rapporti tra la Turchia ed i paesi balcanici e che, organizzate in fazioni politiche, entrano nel dibattito e nella scena dei governi di ogni paese.