ESG e Greenwashing: il Ruolo delle Agenzie di Rating e il nuovo Quadro Normativo sulla Trasparenza

This thesis explores the phenomenon of greenwashing within the ESG (Environmental, Social, and Governance) context. To this end, it examines the major ESG rating agencies and their scoring methods, compares the financial performance of both high- and low-rated ESG funds, as well as ESG and anti-ESG funds. It investigates consumer perceptions of ESG investments, presents case studies on greenwashing, and reviews the new European regulatory framework on transparency. The first analysis, concerning ESG rating agencies (MSCI, Refinitiv, Sustainalytics, Bloomberg, and ISS ESG), highlights the significant divergences in their evaluations, likely due to the absence of a standardized methodology common to all rating agencies. The subsequent analysis compares the financial performance of both high- and low-rated ESG funds, as well as ESG and anti-ESG funds, revealing minimal differences in the performance of these fund categories. However, research on consumer perception indicates significant interest in sustainability, particularly among young and educated individuals, most of whom would consider sustainability in their investment decisions. This insight helps explain why companies may seek to appear sustainable and could be involved in greenwashing practices. The thesis then explores the greenwashing phenomenon through relevant case studies and analyzes the European Union's regulatory response to this issue. This research aims to provide an overview of greenwashing within the ESG context, with a focus on how authorities are addressing the phenomenon. In conclusion, a viable solution could emerge from combining greater transparency with a unified ESG evaluation methodology, supervised by the authorities.

Questa tesi esplora il fenomeno del greenwashing all’interno del contesto ESG (Environmental, Social and Governance). A tal fine, esamina le principali agenzie di rating ESG e il loro metodo di scoring, compara le performance finanziarie sia tra fondi ESG con punteggi alti e fondi con punteggi bassi, sia tra fondi ESG e fondi anti-ESG. Indaga la percezione dei consumatori nei confronti degli investimenti ESG, presenta casi di studio sul greenwashing ed esamina il nuovo quadro normativo europeo relativo alla trasparenza. Il primo tipo di analisi, in merito alle agenzie di rating ESG (MSCI, Refinitiv, Sustainalytics, Bloomberg e ISS ESG), evidenzia le grandi divergenze che caratterizzano le loro valutazioni, attribuibili probabilmente all’assenza di una metodologia standardizzata, comune a tutte le agenzie di rating. Successivamente l’analisi mette a confronto le performance finanziarie sia tra fondi ESG con punteggi elevati e punteggi bassi, sia tra fondi ESG e anti-ESG, rivelando che esistono differenze minime nelle performance di queste categorie di fondi. Tuttavia, la ricerca sulla percezione del consumatore indica un significativo interesse nei confronti della sostenibilità, in particolare all’interno della categoria di giovani e istruiti, la maggior parte dei quali prenderebbe in considerazione la sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento. Questo dato aiuta a spiegare il motivo per cui le aziende cercherebbero di apparire sostenibili e potrebbero essere coinvolte in pratiche di greenwashing. La tesi esplora infine il fenomeno del greenwashing attraverso rilevanti casi di studio e analizza la risposta normativa dell’Unione Europea a tale fenomeno. Questa ricerca mira a fornire una panoramica del greenwashing all’interno del contesto ESG, rivolgendo uno sguardo alle modalità con cui le autorità affrontano il fenomeno. In conclusione, una valida soluzione potrebbe derivare dalla combinazione di un grado maggiore di trasparenza con una metodologia di valutazione ESG unificata, supervisionata dalle autorità.