Libertà personale: limiti e garanzie.

L’elaborato ripercorre l’evoluzione del concetto di libertà personale, partendo dall’Habeas Corpus Act, per poi analizzarlo nel contesto giuridico italiano, dal suo primo riconoscimento nello Statuto Albertino, passando attraverso i lavori dell’Assemblea costituente e le sentenze della Corte costituzionale. È stato poi trattato il tema della libertà personale nel contesto del diritto internazionale. In quest’ambito, un’analisi particolare è stata dedicata ai temi dell’intelligenza artificiale (IA) e della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, evidenziando quanto l’accesso ad internet sia una condizione necessaria a garantire l’esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti. Ci si è inoltre soffermati sulla questione carceraria nel periodo pandemico ed attuale e sulla necessità di trovare un bilanciamento tra la pena detentiva e i diritti dei detenuti sanciti anche a livello internazionale (dignità umana, salute, rieducazione al lavoro). Infine, una riflessione è stata riservata alla libertà personale e alla libertà di circolazione durante l’emergenza sanitaria (dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della sanità nel 2020), sino ad esaminare le pronunce della Corte costituzionale n. 14 e n. 15 del 2023 e la delicata opera di bilanciamento operata dal legislatore nel periodo pandemico fra le libertà individuali e il diritto fondamentale alla salute della collettività, di cui all’art. 32 della Costituzione. Per concludere, in una società in continua evoluzione, il complesso diritto alla libertà personale, uno dei presupposti dei diritti fondamentali, garantito a livello internazionale a tutte le persone fisiche, richiede un costante impegno giuridico di adattamento alle nuove sfide in grado di garantire che i diritti fondamentali non siano mai compressi nel loro nucleo fondamentale.