Negli ultimi anni sempre maggiore attenzione è stata rivolta allo studio del processo di invecchiamento cutaneo anche in considerazione del continuo aumento della percentuale della popolazione che invecchia nei paesi più avanzati. La pelle, l’organo più esteso del nostro corpo rappresenta la nostra prima barriera di protezione verso l’esterno ed è quello che più di tutti manifesta i segni dell’età. L’invecchiamento è un processo biologico estremamente complesso, e comprenderne le cause va oltre il desiderio di sembrare più giovani. Infatti, comprenderne i meccanismi potrebbe favorire lo sviluppo di strategie utili per salvaguardare la salute degli organi interni nel momento in cui viene meno il ruolo protettivo svolto da una pelle giovane e integra. A determinare il lento e inesorabile deterioramento strutturale e funzionale della pelle concorrono una serie di fattori. Ci sono fattori intrinseci che determinano il cosiddetto invecchiamento cronologico, un processo geneticamente programmato e inevitabile a cui si sommano fattori estrinseci legati all’ambiente e al nostro stile di vita in generale e che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento intrinseco. Uno dei fattori principali e più discussi è sicuramente lo stress ossidativo sia quello endogeno che quello causato dall’esposizione ai raggi UV, il cosiddetto fotoinvecchiamento. I danni ossidativi a carico di proteine, lipidi e DNA si accumulano nel tempo causati da specie ossidanti la cui produzione supera le capacità di neutralizzarle insieme a una minore efficienza dei sistema di difesa anti-ossidanti delle cellule. Altro elemento chiave riguarda la relazione tra l’invecchiamento cutaneo e il metabolismo di glucosio, proteine e lipidi. L’accumulo di prodotti finali di glicazione, minore contenuto di lipidi, collagene e di altre proteine della matrice sono tra le dirette conseguenze dell’invecchiamento sul metabolismo. Molti studi saranno ancora necessari per comprendere meglio i meccanismi alla base del complicato processo multifattoriale dell’invecchiamento cutaneo e per definire le strategie necessarie per ritardare il più possibile l’ineluttabile senescenza delle cellule cutanee o per alleviare la gravità delle alterazioni che si manifestano con l’avanzare del tempo. PAROLE CHIAVE: Pelle, invecchiamento cutaneo, fattori intrinseci, fattori estrinseci, specie reattive dell'ossigeno, stress ossidativo, raggi UV, fotoinvecchiamento, autofagia, metabolismo del glucosio, metabolismo delle proteine, metabolismo dei lipidi.
Studio dei principali fattori intrinseci ed estrinseci responsabili dell’invecchiamento cutaneo
ABOU EBRAHIM, SHADIA
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni sempre maggiore attenzione è stata rivolta allo studio del processo di invecchiamento cutaneo anche in considerazione del continuo aumento della percentuale della popolazione che invecchia nei paesi più avanzati. La pelle, l’organo più esteso del nostro corpo rappresenta la nostra prima barriera di protezione verso l’esterno ed è quello che più di tutti manifesta i segni dell’età. L’invecchiamento è un processo biologico estremamente complesso, e comprenderne le cause va oltre il desiderio di sembrare più giovani. Infatti, comprenderne i meccanismi potrebbe favorire lo sviluppo di strategie utili per salvaguardare la salute degli organi interni nel momento in cui viene meno il ruolo protettivo svolto da una pelle giovane e integra. A determinare il lento e inesorabile deterioramento strutturale e funzionale della pelle concorrono una serie di fattori. Ci sono fattori intrinseci che determinano il cosiddetto invecchiamento cronologico, un processo geneticamente programmato e inevitabile a cui si sommano fattori estrinseci legati all’ambiente e al nostro stile di vita in generale e che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento intrinseco. Uno dei fattori principali e più discussi è sicuramente lo stress ossidativo sia quello endogeno che quello causato dall’esposizione ai raggi UV, il cosiddetto fotoinvecchiamento. I danni ossidativi a carico di proteine, lipidi e DNA si accumulano nel tempo causati da specie ossidanti la cui produzione supera le capacità di neutralizzarle insieme a una minore efficienza dei sistema di difesa anti-ossidanti delle cellule. Altro elemento chiave riguarda la relazione tra l’invecchiamento cutaneo e il metabolismo di glucosio, proteine e lipidi. L’accumulo di prodotti finali di glicazione, minore contenuto di lipidi, collagene e di altre proteine della matrice sono tra le dirette conseguenze dell’invecchiamento sul metabolismo. Molti studi saranno ancora necessari per comprendere meglio i meccanismi alla base del complicato processo multifattoriale dell’invecchiamento cutaneo e per definire le strategie necessarie per ritardare il più possibile l’ineluttabile senescenza delle cellule cutanee o per alleviare la gravità delle alterazioni che si manifestano con l’avanzare del tempo. PAROLE CHIAVE: Pelle, invecchiamento cutaneo, fattori intrinseci, fattori estrinseci, specie reattive dell'ossigeno, stress ossidativo, raggi UV, fotoinvecchiamento, autofagia, metabolismo del glucosio, metabolismo delle proteine, metabolismo dei lipidi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/28240