Lo scopo di questa tesi è quello di dimostrare l’utilità e la versatilità di Danio rerio come organismo modello nella ricerca clinica. Il lavoro è suddiviso in due principali argomenti: cancro ed invecchiamento. Per quanto riguarda il cancro, abbiamo svolto degli esperimenti, in collaborazione con il laboratorio della Prof.ssa Giuliana Pelicci riguardante il glioblastoma. Si tratta di un tumore molto particolare e aggressivo, in quanto è molto vario ed eterogeneo dal punto di vista molecolare. Questa sua eterogeneità, rende molto difficile lo studio di una terapia ad hoc. In questo esperimento, sono state iniettate in zebrafish cellule TIC (Tumor Initiating Cells) derivate da pazienti, trattate con un veicolo oppure con l’inibitore di LSD1 (LSD1i) ad una concentrazione di 2,5 micro molare. Con il trattamento, si nota una evidente riduzione del volume della massa cellulare rispetto a quella che si può osservare nei campioni trattati con veicolo. Questo a significare che LSD1i potrebbe essere una terapia efficace per contrastare la crescita di questo tumore così aggressivo. Per quanto riguarda invece l’invecchiamento, ci siamo concentrati sul coinvolgimento di p44, isoforma corta di p53. Abbiamo messo a confronto dei campioni Wild Type trattati e non, e campioni p44KO trattati e non (il trattamento è stato fatto con H2O2, in modo da indurre stress ossidativo). In questo caso, abbiamo analizzato le retine di questi campioni, in quanto la retina di zebrafish, secondo la letteratura, ha delle capacità rigenerative che si attivano in risposta ad un danno. Infatti, nel caso dei campioni p44KO trattati con H2O2, si nota un aumento di cellule PH3+ (e quindi proliferanti) rispetto alle altre categorie di campioni analizzati. Entrambi questi esperimenti svolti, dimostrano quindi che zebrafish può rappresentare un perfetto organismo modello per lo studio pre-clinico di differenti patologie e processi biologici, e mostra numerosi vantaggi anche rispetto ad altri animali modello normalmente utilizzati.
Zebrafish (Danio rerio) come organismo modello nello studio di cancro ed invecchiamento
PECCATI, GIULIA
2023/2024
Abstract
Lo scopo di questa tesi è quello di dimostrare l’utilità e la versatilità di Danio rerio come organismo modello nella ricerca clinica. Il lavoro è suddiviso in due principali argomenti: cancro ed invecchiamento. Per quanto riguarda il cancro, abbiamo svolto degli esperimenti, in collaborazione con il laboratorio della Prof.ssa Giuliana Pelicci riguardante il glioblastoma. Si tratta di un tumore molto particolare e aggressivo, in quanto è molto vario ed eterogeneo dal punto di vista molecolare. Questa sua eterogeneità, rende molto difficile lo studio di una terapia ad hoc. In questo esperimento, sono state iniettate in zebrafish cellule TIC (Tumor Initiating Cells) derivate da pazienti, trattate con un veicolo oppure con l’inibitore di LSD1 (LSD1i) ad una concentrazione di 2,5 micro molare. Con il trattamento, si nota una evidente riduzione del volume della massa cellulare rispetto a quella che si può osservare nei campioni trattati con veicolo. Questo a significare che LSD1i potrebbe essere una terapia efficace per contrastare la crescita di questo tumore così aggressivo. Per quanto riguarda invece l’invecchiamento, ci siamo concentrati sul coinvolgimento di p44, isoforma corta di p53. Abbiamo messo a confronto dei campioni Wild Type trattati e non, e campioni p44KO trattati e non (il trattamento è stato fatto con H2O2, in modo da indurre stress ossidativo). In questo caso, abbiamo analizzato le retine di questi campioni, in quanto la retina di zebrafish, secondo la letteratura, ha delle capacità rigenerative che si attivano in risposta ad un danno. Infatti, nel caso dei campioni p44KO trattati con H2O2, si nota un aumento di cellule PH3+ (e quindi proliferanti) rispetto alle altre categorie di campioni analizzati. Entrambi questi esperimenti svolti, dimostrano quindi che zebrafish può rappresentare un perfetto organismo modello per lo studio pre-clinico di differenti patologie e processi biologici, e mostra numerosi vantaggi anche rispetto ad altri animali modello normalmente utilizzati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/28356