Il carcinoma del pancreas è una delle neoplasie con prognosi infausta, con un rapporto tra incidenza e mortalità che è molto vicino a 1; attualmente solo il 5% dei pazienti a cui è stato diagnosticato il tumore del pancreas sopravvive a distanza di cinque anni. Colpisce soggetti di età compresa tra 35 e 70 anni. Ciononostante, l’incidenza dell’adenocarcinoma del pancreas (PDAC) è in aumento nelle persone di età inferiore ai 30 anni. Questa osservazione potrebbe essere correlata all’aumento dei tassi di obesità e del diabete che rappresentano fattori di rischio per questo tipo di tumore. I meccanismi eziologici e patogenetici dell’adenocarcinoma del pancreas sono ancora poco conosciuti, ma l’eziologia alla base della patologia è verosimilmente multifattoriale. Sono chiamati in causa fattori demografici, come l’età, e altri fattori di rischio alcuni dei quali sembrano essere riconducibili ad abitudini alimentari (dieta ricca di proteine animali e grassi, ma povera di fibre) e stili di vita (fumo e alcol), altri a una predisposizione genetica e patologie come il diabete mellito di tipo 2. La metformina, uno dei principali farmaci utilizzati da un elevato numero di pazienti per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, sembra avere dimostrato un ruolo nella prevenzione del PDAC e avere effetti positivi sulla sopravvivenza di pazienti affetti da tale neoplasia. La seguente tesi di laurea ha l’obiettivo di riportare e analizzare alcuni studi che si propongono di verificare se l’uso della metformina è associato a una riduzione del rischio di sviluppare adenocarcinoma del pancreas e a una prognosi migliore della neoplasia in esame. La relazione tra l’assunzione di metformina e la sopravvivenza di pazienti affetti da cancro al pancreas è ancora controversa: alcuni studi hanno evidenziato effetti positivi, mentre altri hanno dimostrato risultati incongruenti. I risultati contrastanti che sono stati ottenuti sono dovuti principalmente dalla presenza di elementi confondenti che vengono messi in risalto affinché studi futuri possano eliminarli, per quanto possibile, e fornire una base forte e fondata sull’evidenza che la metformina contribuisce a prolungare la durata di vita dei pazienti affetti da PDAC. In conclusione, gli studi condotti su pazienti affetti da adenocarcinoma del pancreas con diabete mellito coesistente, hanno dimostrato che l’utilizzo di metformina potrebbe essere un adiuvante per il trattamento del cancro al pancreas e fornire promettenti nuove strategie terapeutiche in oncologia.
"BENEFICIO ANTITUMORALE DELLA TERAPIA CON METFORMINA: PUO’ MIGLIORARE IL TEMPO DI SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI CON ADENOCARCINOMA DEL PANCREAS?"
BRUNO, VALERIA
2023/2024
Abstract
Il carcinoma del pancreas è una delle neoplasie con prognosi infausta, con un rapporto tra incidenza e mortalità che è molto vicino a 1; attualmente solo il 5% dei pazienti a cui è stato diagnosticato il tumore del pancreas sopravvive a distanza di cinque anni. Colpisce soggetti di età compresa tra 35 e 70 anni. Ciononostante, l’incidenza dell’adenocarcinoma del pancreas (PDAC) è in aumento nelle persone di età inferiore ai 30 anni. Questa osservazione potrebbe essere correlata all’aumento dei tassi di obesità e del diabete che rappresentano fattori di rischio per questo tipo di tumore. I meccanismi eziologici e patogenetici dell’adenocarcinoma del pancreas sono ancora poco conosciuti, ma l’eziologia alla base della patologia è verosimilmente multifattoriale. Sono chiamati in causa fattori demografici, come l’età, e altri fattori di rischio alcuni dei quali sembrano essere riconducibili ad abitudini alimentari (dieta ricca di proteine animali e grassi, ma povera di fibre) e stili di vita (fumo e alcol), altri a una predisposizione genetica e patologie come il diabete mellito di tipo 2. La metformina, uno dei principali farmaci utilizzati da un elevato numero di pazienti per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, sembra avere dimostrato un ruolo nella prevenzione del PDAC e avere effetti positivi sulla sopravvivenza di pazienti affetti da tale neoplasia. La seguente tesi di laurea ha l’obiettivo di riportare e analizzare alcuni studi che si propongono di verificare se l’uso della metformina è associato a una riduzione del rischio di sviluppare adenocarcinoma del pancreas e a una prognosi migliore della neoplasia in esame. La relazione tra l’assunzione di metformina e la sopravvivenza di pazienti affetti da cancro al pancreas è ancora controversa: alcuni studi hanno evidenziato effetti positivi, mentre altri hanno dimostrato risultati incongruenti. I risultati contrastanti che sono stati ottenuti sono dovuti principalmente dalla presenza di elementi confondenti che vengono messi in risalto affinché studi futuri possano eliminarli, per quanto possibile, e fornire una base forte e fondata sull’evidenza che la metformina contribuisce a prolungare la durata di vita dei pazienti affetti da PDAC. In conclusione, gli studi condotti su pazienti affetti da adenocarcinoma del pancreas con diabete mellito coesistente, hanno dimostrato che l’utilizzo di metformina potrebbe essere un adiuvante per il trattamento del cancro al pancreas e fornire promettenti nuove strategie terapeutiche in oncologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/28732