Il ritorno del lupo (Canis lupus italicus) in ampie porzioni del suo areale storico ha sollevato nuove sfide nella gestione e conservazione della specie, soprattutto in aree a forte interazione uomo-fauna come l’Oltrepò Pavese. Questo studio si propone di analizzare la distribuzione, l’abbondanza e l’idoneità ambientale del lupo nell’Appennino pavese, mediante tecniche di monitoraggio non invasive quali la raccolta di segni di presenza e il fototrappolaggio. Il disegno di campionamento, strutturato secondo un approccio stratificato casuale, ha consentito di raccogliere dati sistematici su un’area di circa 800 km², articolata in fasce altitudinali differenziate. I risultati evidenziano la presenza stabile di diversi branchi sia in ambiente collinare che montano, e mostrano una correlazione positiva tra presenza del lupo, copertura forestale e bassa antropizzazione. L’analisi dell’idoneità ambientale ha permesso di individuare le variabili ecologiche che influenzano maggiormente l’occupancy della specie, fornendo indicazioni utili per la gestione a scala locale. Lo studio conferma l’importanza dell’Appennino pavese come area di espansione e consolidamento per la popolazione appenninica del lupo e sottolinea la necessità di strategie di conservazione basate su dati aggiornati, integrate con politiche di mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche.
Analisi della distribuzione e idoneità dell’habitat del lupo (Canis lupus) nell'area dell'Oltrepò pavese.
LUCCHESE, RICCARDO
2023/2024
Abstract
Il ritorno del lupo (Canis lupus italicus) in ampie porzioni del suo areale storico ha sollevato nuove sfide nella gestione e conservazione della specie, soprattutto in aree a forte interazione uomo-fauna come l’Oltrepò Pavese. Questo studio si propone di analizzare la distribuzione, l’abbondanza e l’idoneità ambientale del lupo nell’Appennino pavese, mediante tecniche di monitoraggio non invasive quali la raccolta di segni di presenza e il fototrappolaggio. Il disegno di campionamento, strutturato secondo un approccio stratificato casuale, ha consentito di raccogliere dati sistematici su un’area di circa 800 km², articolata in fasce altitudinali differenziate. I risultati evidenziano la presenza stabile di diversi branchi sia in ambiente collinare che montano, e mostrano una correlazione positiva tra presenza del lupo, copertura forestale e bassa antropizzazione. L’analisi dell’idoneità ambientale ha permesso di individuare le variabili ecologiche che influenzano maggiormente l’occupancy della specie, fornendo indicazioni utili per la gestione a scala locale. Lo studio conferma l’importanza dell’Appennino pavese come area di espansione e consolidamento per la popolazione appenninica del lupo e sottolinea la necessità di strategie di conservazione basate su dati aggiornati, integrate con politiche di mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/28924