Rivelazioni Oniriche: Svelamento della Storia e dell'Archeologia del Culto di Glicone

This thesis aims to provide a thorough interdisciplinary examination of the Cult of Glykon, founded by Alexander of Abonouteichos during the 2nd Century CE. By incorporating historical, archaeological and anthropological perspectives, it considers the origins of the cult, its rise and development and how it extended its reach across parts of the Roman Empire. The thesis investigates the collection of factors which aided its rapid growth, from examining the innovative religious practises, the charismatic character of Alexander to the exploitation of traditional beliefs within the area. Initially this thesis undertakes a thorough analysis of Lucian’s “Alexander or the False Prophet”, whilst considering various commentaries devised on this topic, before investigating the archaeological evidence, including epigraphic, numismatics, statues and statuettes, and other objects with the intention of not only corroborating Lucian’s account but suggesting alternative interpretations of the surviving material. The final chapter of the thesis examines anthropological approaches, discussing the importance of social cohesion, charisma and belief systems on the development of this cult. This research proposes new insights into the role the cult played within the wider social-cultural and religious context of the Roman Empire. By deepening of our understanding of interplay between historical context, its religious practises, the value of its archaeological remains, as well as social-cultural perspectives, this thesis endeavours to create a richer understanding of the dynamics and the position of the cult of Glykon within Roman society.

Questa tesi si propone di fornire un esame interdisciplinare approfondito del culto di Glykon, fondato da Alessandro di Abonouteichos nel II secolo d.C.. Incorporando prospettive storiche, archeologiche e antropologiche, considera le origini del culto, la sua ascesa e il suo sviluppo e il modo in cui ha esteso la sua portata in alcune parti dell'Impero romano. La tesi indaga l'insieme di fattori che hanno favorito la sua rapida crescita, dall'esame delle pratiche religiose innovative, al carattere carismatico di Alessandro, allo sfruttamento delle credenze tradizionali dell'area. Inizialmente la tesi intraprende un'analisi approfondita di “Alessandro o il falso profeta” di Luciano, prendendo in considerazione vari commenti ideati su questo argomento, prima di indagare le prove archeologiche, tra cui epigrafi, numismatici, statue e statuette e altri oggetti, con l'intento non solo di corroborare il racconto di Luciano, ma anche di suggerire interpretazioni alternative del materiale sopravvissuto. Il capitolo finale della tesi esamina gli approcci antropologici, discutendo l'importanza della coesione sociale, del carisma e dei sistemi di credenze sullo sviluppo di questo culto. Questa ricerca propone nuovi spunti di riflessione sul ruolo svolto dal culto nel più ampio contesto socio-culturale e religioso dell'Impero romano. Approfondendo la nostra comprensione dell'interazione tra il contesto storico, le pratiche religiose, il valore dei resti archeologici e le prospettive socio-culturali, questa tesi cerca di creare una comprensione più ricca delle dinamiche e della posizione del culto di Glykon all'interno della società romana.