A number of studies on innumeracy, which refers to a lack of ability to understand and use numbers in calculations, have highlighted the tendency of Americans to vastly overestimate the size of minorities present in the U.S, particularly in relation to the proportion of racial minorities or gun owners. These researches concluded that individuals make use of their own experiences and perceptions of their immediate surrounding to estimate the frequency of a given factor in a larger sample and, to a lesser extent, the objective reality of the context. Objective variables do, however, influence perceptions of their surroundings. In addition, they discovered that feelings toward racial minorities (fear) or firearms (positive feelings) positively influence perceptions of the minority in the U.S. The objective of this study is to test the limits of the hypothesis that local surroundings influence perceptions, and hence estimations, of a minority group in the European Union, with a focus on Germany and Italy. To do so, I asked respondents in a survey to estimate the percentage of graduates in the EU and in their own country and then used a regression to investigate whether objective contextual factors (such as number of graduated acquaintances, occupation etc.) or subjective beliefs (belief that their country has more or less graduates than EU) do impact the estimation. Contrary to what previous research suggested, I found that objective factors do not matter, while subjective beliefs do to a large extent. Moreover, I also observed that estimates at the EU level are heavily influenced by estimates at national level. The work is divided into four main chapters: the first presents the theoretical framework and literature review of relevant studies on literacy, with references to important biases and heuristics from behavioral economics. The second section reports the empirical part of the thesis in four sections, starting with an explanation of the data collection methodology, followed by a description of the data. A qualitative and quantitative data analysis is carried out in the third and fourth subchapters respectively. The results of the overall analysis are summarized in the third chapter, while the fourth chapter presents the conclusion.

Diversi studi sull’ “Innumeracy”, che si riferisce alla scarsa di capacità di comprendere e utilizzare i numeri nei calcoli, hanno evidenziato la tendenza degli americani a sovrastimare ampiamente le dimensioni delle minoranze presenti negli Stati Uniti, in particolare in relazione alla percentuale di minoranze etniche o di possessori di armi. Queste ricerche sono giunte alla conclusione che gli individui si avvalgono delle proprie esperienze e delle percezioni dell'ambiente circostante per stimare la frequenza di un determinato fattore in un campione più ampio e, in misura minore, della realtà oggettiva presente in quel contesto. Le variabili oggettive, tuttavia, influenzano la percezione dell'ambiente circostante. Inoltre, si è concluso che i sentimenti nei confronti di minoranze etniche (paura) o di armi da fuoco (sentimenti positivi) influenzano positivamente la percezione della minoranza negli Stati Uniti, causando stime più elevate. L'obiettivo di questo studio è testare i limiti dell'ipotesi che l'ambiente circostante influenzi le percezioni, e quindi le stime, rispetto a una minoranza nell'Unione Europea, con particolare attenzione a Germania e Italia. A tal fine, ho chiesto attraverso un questionario di stimare la percentuale di laureati nell'UE e nel proprio Paese e ho poi impiegato una regressione per verificare se i fattori contestuali oggettivi (come il numero di conoscenti laureati, l'occupazione, ecc.) o le convinzioni soggettive (la convinzione che il proprio Paese abbia più o meno laureati rispetto all'UE) influiscano sulla stima. Contrariamente a quanto suggerito da precedenti ricerche, ho scoperto che i fattori oggettivi non hanno alcuna importanza, mentre le convinzioni soggettive ne hanno in larga misura. Inoltre, ho osservato che le stime a livello europeo sono fortemente influenzate da quelle a livello nazionale. Il lavoro è diviso in quattro capitoli principali: il primo presenta il quadro teorico e la revisione della letteratura degli studi rilevanti sulla “innumeracy”, con riferimenti a importanti bias ed euristiche dall'economia comportamentale. Il secondo capitolo riporta la parte empirica della tesi in quattro sezioni, iniziando con una spiegazione della metodologia di raccolta dei dati, seguita da una descrizione dei dati stessi. Un'analisi qualitativa e una quantitativa dei dati vengono effettuate rispettivamente nel terzo e nel quarto sotto capitolo. I risultati dell'analisi complessiva sono riassunti nel terzo capitolo, mentre il quarto capitolo presenta le conclusioni.

STIMA DEL LIVELLO DI ISTRUZIONE: QUALI VARIABILI ENTRANO IN GIOCO?

PROVENZI, GIULIA
2022/2023

Abstract

A number of studies on innumeracy, which refers to a lack of ability to understand and use numbers in calculations, have highlighted the tendency of Americans to vastly overestimate the size of minorities present in the U.S, particularly in relation to the proportion of racial minorities or gun owners. These researches concluded that individuals make use of their own experiences and perceptions of their immediate surrounding to estimate the frequency of a given factor in a larger sample and, to a lesser extent, the objective reality of the context. Objective variables do, however, influence perceptions of their surroundings. In addition, they discovered that feelings toward racial minorities (fear) or firearms (positive feelings) positively influence perceptions of the minority in the U.S. The objective of this study is to test the limits of the hypothesis that local surroundings influence perceptions, and hence estimations, of a minority group in the European Union, with a focus on Germany and Italy. To do so, I asked respondents in a survey to estimate the percentage of graduates in the EU and in their own country and then used a regression to investigate whether objective contextual factors (such as number of graduated acquaintances, occupation etc.) or subjective beliefs (belief that their country has more or less graduates than EU) do impact the estimation. Contrary to what previous research suggested, I found that objective factors do not matter, while subjective beliefs do to a large extent. Moreover, I also observed that estimates at the EU level are heavily influenced by estimates at national level. The work is divided into four main chapters: the first presents the theoretical framework and literature review of relevant studies on literacy, with references to important biases and heuristics from behavioral economics. The second section reports the empirical part of the thesis in four sections, starting with an explanation of the data collection methodology, followed by a description of the data. A qualitative and quantitative data analysis is carried out in the third and fourth subchapters respectively. The results of the overall analysis are summarized in the third chapter, while the fourth chapter presents the conclusion.
2022
ESTIMATING EDUCATIONAL ATTAINMENT: WHICH VARIABLES COME INTO PLAY?
Diversi studi sull’ “Innumeracy”, che si riferisce alla scarsa di capacità di comprendere e utilizzare i numeri nei calcoli, hanno evidenziato la tendenza degli americani a sovrastimare ampiamente le dimensioni delle minoranze presenti negli Stati Uniti, in particolare in relazione alla percentuale di minoranze etniche o di possessori di armi. Queste ricerche sono giunte alla conclusione che gli individui si avvalgono delle proprie esperienze e delle percezioni dell'ambiente circostante per stimare la frequenza di un determinato fattore in un campione più ampio e, in misura minore, della realtà oggettiva presente in quel contesto. Le variabili oggettive, tuttavia, influenzano la percezione dell'ambiente circostante. Inoltre, si è concluso che i sentimenti nei confronti di minoranze etniche (paura) o di armi da fuoco (sentimenti positivi) influenzano positivamente la percezione della minoranza negli Stati Uniti, causando stime più elevate. L'obiettivo di questo studio è testare i limiti dell'ipotesi che l'ambiente circostante influenzi le percezioni, e quindi le stime, rispetto a una minoranza nell'Unione Europea, con particolare attenzione a Germania e Italia. A tal fine, ho chiesto attraverso un questionario di stimare la percentuale di laureati nell'UE e nel proprio Paese e ho poi impiegato una regressione per verificare se i fattori contestuali oggettivi (come il numero di conoscenti laureati, l'occupazione, ecc.) o le convinzioni soggettive (la convinzione che il proprio Paese abbia più o meno laureati rispetto all'UE) influiscano sulla stima. Contrariamente a quanto suggerito da precedenti ricerche, ho scoperto che i fattori oggettivi non hanno alcuna importanza, mentre le convinzioni soggettive ne hanno in larga misura. Inoltre, ho osservato che le stime a livello europeo sono fortemente influenzate da quelle a livello nazionale. Il lavoro è diviso in quattro capitoli principali: il primo presenta il quadro teorico e la revisione della letteratura degli studi rilevanti sulla “innumeracy”, con riferimenti a importanti bias ed euristiche dall'economia comportamentale. Il secondo capitolo riporta la parte empirica della tesi in quattro sezioni, iniziando con una spiegazione della metodologia di raccolta dei dati, seguita da una descrizione dei dati stessi. Un'analisi qualitativa e una quantitativa dei dati vengono effettuate rispettivamente nel terzo e nel quarto sotto capitolo. I risultati dell'analisi complessiva sono riassunti nel terzo capitolo, mentre il quarto capitolo presenta le conclusioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/2978