Did I Only Pay for the Rental or Does the Phone Become Mine? An Eye-Tracking Study on Deceptive Mobile Phone Advertisement

Over the past century, the comprehension of written language has gained growing recognition as a fundamental civil right, essential for equitable access to critical information in domains such as healthcare, education, employment, taxation, and legal regulation. Within this context, Plain Language Studies have emerged as an interdisciplinary research field aimed at promoting clear and accessible communication, particularly to support non-specialist readers and individuals with lower literacy levels. Despite growing international interest, the Italian research landscape still lacks experimental studies on Plain Italian, with most existing literature relying on descriptive and qualitative methods that do not capture the implicit cognitive processes of comprehension. This study addresses this gap by examining differences in linguistic processing and behavioural responses elicited by reading a text in Plain Italian compared to its standard counterpart. A deceptive Italian advertisement of a smartphone was adapted into a clearer version through minimal modifications, preserving its original layout. A sample of 61 neurotypical Italian native speakers (female= 55,7%; male=41%; mean age=38.33) was divided into two groups under a between-groups design. One group (the control group) received the original version of the advertisement, while the other (the experimental group) read the simplified version. Participants answered one comprehension question within a 60-second time limit. As they read and answered the question, data were collected using the following online measures—eye-tracking, mental chronometry, and response accuracy—to enable an in-depth analysis of the cognitive dynamics involved in real-time text comprehension.

Nel corso dell’ultimo secolo, la comprensione della lingua scritta ha acquisito un riconoscimento sempre più ampio come diritto civile fondamentale, essenziale per garantire un accesso equo a informazioni cruciali in ambiti quali la sanità, l’istruzione, l’occupazione, la fiscalità e la regolamentazione giuridica. In questo contesto, i Plain Language Studies si configurano come un’area di ricerca interdisciplinare volta a promuovere una comunicazione chiara e accessibile, in particolare a supporto dei lettori non specializzati e delle persone con livelli di alfabetizzazione più bassi. Nonostante l’interesse crescente a livello internazionale, nel panorama italiano si rileva ad oggi una carenza di studi sperimentali sull’Italiano Chiaro (o Plain Italian), poiché la maggior parte della letteratura esistente si basa su metodi descrittivi e qualitativi che non catturano i processi cognitivi impliciti della comprensione. Il presente studio intende colmare questa lacuna, analizzando le differenze nell’elaborazione linguistica e nelle risposte comportamentali derivanti dalla lettura di un testo in Italiano Chiaro rispetto alla sua versione originale. A tal fine, è stata selezionata una pubblicità telefonica ingannevole di cui è stata creata una versione chiara, apportando modifiche minime e mantenendo inalterato l’aspetto grafico. Un campione di 61 adulti madrelingua italiani neurologicamente tipici (femmine= 55,7%; maschi=41%; età media=38.33), è stato suddiviso in due gruppi secondo un disegno sperimentale between-groups. Ad un gruppo di partecipanti (gruppo di controllo) è stata presentata la versione originale della pubblicità, mentre al secondo gruppo (gruppo sperimentale) è stata mostrata quella semplificata. Ai partecipanti è stata posta una domanda di comprensione, a cui dovevano rispondere entro 60 secondi. Durante il processo di lettura e risposta i dati sono stati raccolti utilizzando le seguenti misure online: eye-tracking, cronometria mentale e accuratezza della risposta, al fine di condurre un’analisi approfondita delle dinamiche cognitive coinvolte nella comprensione del testo in tempo reale.