La tesi ha l’obiettivo di ricostruire la tradizione sul mito di Solone tra V e IV secolo a.C., seguendo alcune delle fonti più rilevanti dell’epoca. Il lavoro parte dall’autorappresentazione che il legislatore offre di sé nei propri componimenti, come irrinunciabile punto di partenza interpretativa per buona parte degli autori successivi. Gli storiografi sono stati il secondo oggetto di analisi. In Erodoto, il Solone sapiente del primo libro delle Storie sfiora uno statuto divino, a discapito del suo carattere di legislatore. In Tucidide Solone è del tutto assente e a questa mancanza si è cercato di dare un significato. Le Elleniche di Senofonte seguono la medesima linea. Le opere non storiografiche dello stesso Senofonte riflettono, a proposito di Solone, le contingenze storiche del periodo in cui sono state scritte: il decreto di Tisameno, il dibattito sulla patrios politeia, il primato accordato alla legislazione soloniana. Platone e Aristotele sono stati anch’essi presi in esame. Nei dialoghi platonici le immagini preesistenti dell’Ateniese sono sapientemente intessute nella serrata trama filosofica. Esse sono infine riunite nella rappresentazione soloniana del Timeo. Nello Stagirita la fama di sapiente è sviluppata soprattutto nelle Etiche e nella Retorica. L’operato dell’Ateniese è analizzato diffusamente anche nella Politica e, soprattutto, Athenaion Politeia. È infine dedicata una appendice all’immagine di Solone come legislatore philodemos nella commedia.

La costruzione del mito di Solone. La fortuna del Legislatore tra V e IV secolo a.C. attraverso gli storiografi, Platone e il Corpus Aristotelicum.

FERRO, MATTEO
2022/2023

Abstract

La tesi ha l’obiettivo di ricostruire la tradizione sul mito di Solone tra V e IV secolo a.C., seguendo alcune delle fonti più rilevanti dell’epoca. Il lavoro parte dall’autorappresentazione che il legislatore offre di sé nei propri componimenti, come irrinunciabile punto di partenza interpretativa per buona parte degli autori successivi. Gli storiografi sono stati il secondo oggetto di analisi. In Erodoto, il Solone sapiente del primo libro delle Storie sfiora uno statuto divino, a discapito del suo carattere di legislatore. In Tucidide Solone è del tutto assente e a questa mancanza si è cercato di dare un significato. Le Elleniche di Senofonte seguono la medesima linea. Le opere non storiografiche dello stesso Senofonte riflettono, a proposito di Solone, le contingenze storiche del periodo in cui sono state scritte: il decreto di Tisameno, il dibattito sulla patrios politeia, il primato accordato alla legislazione soloniana. Platone e Aristotele sono stati anch’essi presi in esame. Nei dialoghi platonici le immagini preesistenti dell’Ateniese sono sapientemente intessute nella serrata trama filosofica. Esse sono infine riunite nella rappresentazione soloniana del Timeo. Nello Stagirita la fama di sapiente è sviluppata soprattutto nelle Etiche e nella Retorica. L’operato dell’Ateniese è analizzato diffusamente anche nella Politica e, soprattutto, Athenaion Politeia. È infine dedicata una appendice all’immagine di Solone come legislatore philodemos nella commedia.
2022
Creating Solon's myth. The Lawgiver's fortune between the fifth and fourth centuries BC: historiography, Plato and Corpus Aristotelicum.
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