UTILIZZO DELLE BENZODIAZEPINE NELL’ANZIANO: PREVALENZA E CRITICITA’ DEL DEPRESCRIBING

Background L’uso cronico delle benzodiazepine (BDZ) e Z-drugs nel paziente anziano è associato a eventi avversi importanti, tra cui sedazione, cadute, delirium, dipendenza e deterioramento cognitivo. Nonostante le raccomandazioni delle linee guida internazionali, la loro prescrizione rimane frequente in ambito ospedaliero, anche in assenza di indicazioni appropriate. Obiettivi Analizzare la prevalenza dell’uso di BDZ/Z-drugs durante il ricovero e alla dimissione in pazienti anziani ospedalizzati, identificare i fattori associati alla prescrizione e valutare le criticità nella deprescrizione. Metodi Sono stati valutati 105 pazienti ≥65 anni ricoverati nei reparti di Medicina Interna e Geriatria dell’A.O.U. “P. Giaccone” di Palermo. Tra questi, sono stati selezionati 30 pazienti ai quali era stata prescritta almeno una benzodiazepina e/o Z-drug al domicilio, durante la degenza o alla dimissione. Sono stati raccolti dati demografici, clinici e funzionali, con utilizzo di scale validate (SPMSQ, ADL, GDS, MPI, CIRS). È stata condotta un’analisi statistica multivariata per individuare i fattori associati alla prescrizione. Risultati Il 76% dei pazienti assumeva BDZ al domicilio; l’87% ha ricevuto una prescrizione durante il ricovero e il 70% alla dimissione. Solo il 30% ha avuto una deprescrizione. Fattori associati all’uso di BDZ sono risultati l’istituzionalizzazione (OR 6,71; p < 0,001), la polifarmacoterapia (OR 4,97; p < 0,001) e la fragilità (MPI III nel 50%). Il 57% delle prescrizioni è risultato inappropriato secondo i criteri Beers e STOPP-START. Conclusioni Lo studio evidenzia l’elevata prevalenza e la persistenza dell’uso di BDZ nel paziente anziano ospedalizzato. È fondamentale promuovere strategie di deprescrizione e approcci terapeutici alternativi, migliorando l’appropriatezza prescrittiva nei soggetti fragili.