PAROLE CHE (DE)FORMANO IL MONDO: DISTORSIONI COGNITIVE NELLE RAPPRESENTAZIONI GEOGRAFICHE

The studies reported in this thesis explore the interaction between language, temporal information, and spatial aspects in the formation of cognitive maps. Based on previous research highlighting the role of language in geographic representations, we conducted two experiments. In the first one, using distributional semantic models, we examined the relationships between spatial and linguistic distances between Milan and major Italian cities, as well as between Rome and major Italian cities. The results showed a significant correlation between linguistic distances and geographic distances. In the second experiment, we assessed how language influences the formation of spatial maps. The findings suggest that spatial information is captured by language. This study provides new insights into the formation of geographic representations and the crucial role of language in this process. The theoretical implications underline how language and time may influence spatial perception, opening new research perspectives in this field.

Gli studi riportati in questa tesi esplorano l'interazione tra linguaggio, informazione temporale e aspetti spaziali nella formazione delle mappe cognitive. Sulla base di ricerche precedenti che evidenziano il ruolo del linguaggio nelle rappresentazioni geografiche, abbiamo condotto due esperimenti. Nel primo, utilizzando modelli distribuzionali semantici, abbiamo esaminato le relazioni tra distanze spaziali e linguistiche tra Milano e i capoluoghi italiani, e tra Roma e i capoluoghi italiani. I risultati hanno mostrato una significativa correlazione tra distanze linguistiche e distanze geografiche. Nel secondo esperimento, abbiamo valutato come il linguaggio influenzi la formazione di mappe spaziali. I risultati suggeriscono che le informazioni spaziali sono catturate dal linguaggio. Questo studio fornisce nuove intuizioni sulla formazione di rappresentazioni geografiche e il ruolo cruciale del linguaggio in questo processo. Le implicazioni teoriche sottolineano come il linguaggio e il tempo possano influenzare la percezione dello spazio, aprendo nuove prospettive di ricerca in questo campo.