“Giustizia ed equità sociale non consentono l’esclusione della donna dal diritto di suffragio”(1900) Romualdo Cerilli, La donna elettrice

The present thesis aims to deepen the thought of Romualdo Cerilli, author, in 1900, of the essay: The Electorate Woman, a study on the right to vote in relation to the female question. More specifically: the first chapter illustrates the legal status of women as outlined in the Italian civil code of 1865, taking into account the debate that arose in post-unification doctrine regarding some of those institutions that most oppressed women, relegating them to a situation of inferiority and subordination to men. The second chapter frames the theme of the introduction of women's suffrage in post-unified Italy. Specifically, along with the evolution of public opinion on the matter, the work retraces the complex legislative path in its main turns, focusing on the commitment made by the feminist movement to raise awareness among society and government institutions about the fundamental importance of women's voting. Particular attention is also given to an in-depth study of the figures of three important advocates for women's rights in the Italian landscape, namely, Anna Maria Mozzoni, Anna Kuliscioff, and Salvatore Morelli. The third chapter analyzes in detail the essay by Romualdo Cerilli. In it, the author, after providing a historical and temporal overview of the role attributed to women in society, in Italy and abroad, focuses on Italian thought and the motivations of those in favor and those against women's suffrage, dedicating himself to their analysis and refutation.

Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire il pensiero di Romualdo Cerilli, autore, nel 1900, del saggio: La donna elettrice, studio sul diritto di suffragio in rapporto alla questione femminile. Più nel dettaglio: il primo capitolo illustra la condizione giuridica della donna così come delineata nel codice civile italiano del 1865, avendo riguardo al dibattito sorto nella dottrina post-unitaria, in merito ad alcuni di quegli istituti che opprimevano maggiormente la donna, relegandola ad una situazione di inferiorità e di subordinazione nei confronti dell’uomo. Il secondo capitolo inquadra il tema dell’introduzione del suffragio femminile nell’Italia postunitaria. Nello specifico, insieme all’evoluzione del pensiero dell’opinione pubblica al riguardo, il lavoro ripercorre l’articolato percorso legislativo nelle sue svolte principali, soffermandosi sull’impegno profuso dal movimento femminista al fine di sensibilizzare la società e le istituzioni di governo sull’importanza fondamentale del voto femminile. Particolare attenzione è inoltre riservata all’approfondimento delle figure di tre importanti propugnatori dei diritti femminili del panorama italiano, quali, Anna Maria Mozzoni, Anna Kuliscioff e Salvatore Morelli. Il terzo capitolo analizza nel dettaglio il saggio di Romualdo Cerilli. In esso l’autore, dopo aver effettuato un excursus storico e temporale circa il ruolo attribuito alla donna nella società, in Italia e all’estero, si focalizza sul pensiero italiano e sulle motivazioni dei favorevoli e dei contrari al diritto di suffragio femminile, dedicandosi alla loro analisi e confutazione.