Tra guida e cura: Il mentoring come strumento di crescita personale e professionale

This thesis addresses the topic of mentoring in hospital settings, investigating its impact on students' educational and professional development. Mentoring is understood as a supportive relationship between an experienced professional (mentor) and a less experienced individual (mentee), capable of influencing skill development, professional confidence, and psychological well-being. The underlying question of this review is: "Can the support received from a superior (senior) have positive effects on the junior worker?" To answer this question, a systematic literature review was conducted according to the PRISMA 2020 guidelines. The search was conducted in the Web of Science, PubMed, and Scopus databases, leading to the identification of 399 studies, 76 of which were included in the final analysis after a careful selection process and methodological quality assessment using the QuADS checklist. The articles analyzed cover various healthcare contexts, such as nursing, medicine, and midwifery. These use qualitative, quantitative, observational, and mixed-methods methodological approaches. The analysis highlights some common elements: the mentor's role in providing academic and emotional support; the contribution to the development of clinical and transversal skills, such as communication, collaboration, and problem-solving; and the enhancement of self-efficacy, resilience, and autonomy, especially during times of transition and in emotionally charged contexts. Alongside these "positive" aspects, some studies also highlight critical issues, such as the need to create inclusive environments and the lack of a structured and shared model. In summary, mentoring is a tool for supporting the professional and personal growth of young healthcare professionals, with positive effects on the quality of training and hospital work. However, challenges remain regarding equitable access, program standardization, and the need for further research to develop common and consolidated guidelines.

Il presente elaborato di tesi affronta il tema del mentoring nei contesti ospedalieri, indagando il suo impatto sul percorso formativo e professionale negli studenti. Il mentoring viene inteso come una relazione di sostegno tra un professionista esperto (mentore) e un individuo meno esperto (mentee), capace di influenzare lo sviluppo delle competenze, la sicurezza professionale e il benessere psicologico. La domanda alla base di questa revisione è: “Il supporto ricevuto da un superiore (senior) può produrre effetti positivi sull’operatore junior?”. Per rispondere a questa domanda, è stata condotta una revisione sistematica della letteratura secondo le linee guida del PRISMA 2020. La ricerca è stata effettuata nei database di Web of Science, PubMed e Scopus, che ha portato all’individuazione di 399 studi, di cui 76 sono stati inclusi nell’analisi finale dopo un attento processo di selezione valutazione della qualità metodologica con la checklist QuADS. Gli articoli analizzati trattano di diversi contesti sanitari, ad esempio infermieristica, medicina, ostetricia; questi utilizzano approcci metodologici qualitativi, quantitativi, osservazionali e mixed – methods. Dall’analisi emergono alcuni elementi comuni: il ruolo del mentore come sostegno accademico ed emotivo; il contributo allo sviluppo di competenze cliniche e trasversali, come comunicazione, collaborazione e problem solving; il potenziamento dell’autoefficacia, della resilienza e dell’autonomia, soprattutto nei momenti di transizione e nei contesti ad alta intensità emotiva. Accanto a questi aspetti “positivi”, alcuni studi mettono in luce anche delle criticità, come la necessità di creare ambienti inclusivi e l’assenza di un modello strutturato e condiviso. In sintesi, il mentoring è uno strumento per sostenere la crescita professionale e personale dei giovani professionisti della salute, con effetti positivi sulla qualità della formazione e del lavoro in ospedale. Tuttavia, restano aperte sfide legate all’equità di accesso, alla standardizzazione dei programmi e alla necessità di ulteriori ricerche per definire linee guida comuni e consolidate.