Dal tecnostress al vantaggio competitivo: implicazioni manageriali del digital detox nell’era ESG

This thesis analysis the growing phenomenon of digital detox and its impact on human behaviour, specifically the health consequences of the overuse of digital devices. The study investigates how the frequent use of technological devices can cause both physical and mental problems and how these issues lead individuals to adopt digital detox practices. The study has been conducted based on a mixed approach, including qualitative interviews and a survey of 160 participants aged 15-35 across the world. The findings reveal that health problems are a statistically significant motivator for the adoption of digital detox strategies. Potential adopters, specifically, exhibit a greater propensity towards methods such as self-regulated screen time and technology-free experiences. The results show that demographic factors, such as gender and origin, also influence the detox approaches. Theoretically, the study reinforces frameworks like Technostress Theory, Self-Determination Theory and the Health Belief Model, suggesting that digital detox represents a coping mechanism for reclaiming autonomy and well-being in an increasingly connected world. In terms of managerial implications, the research shows how a strategic integration of digital well-being into corporate ESG strategies can enhance the “S” (social) dimension of ESG reporting and lead to gain a competitive advantage in economic performance.

Questa tesi analizza il crescente fenomeno del digital detox e il suo impatto sul comportamento umano, in particolare le conseguenze sulla salute derivanti dall’uso eccessivo dei dispositivi digitali. Lo studio indaga come l’uso frequente delle tecnologie possa causare problemi sia fisici che mentali e come tali difficoltà spingano gli individui ad adottare pratiche di digital detox. La ricerca è stata condotta attraverso un approccio misto, che include interviste qualitative e un questionario rivolto a 160 partecipanti di età compresa tra i 15 e i 35 anni, provenienti da diverse parti del mondo. I risultati rivelano che i problemi di salute rappresentano un motivatore statisticamente significativo per l’adozione di strategie di digital detox. I potenziali adottanti, in particolare, mostrano una maggiore propensione verso metodi come l’autoregolazione del tempo davanti allo schermo e le esperienze senza tecnologia. I dati evidenziano inoltre che fattori demografici, come genere e provenienza, influenzano anch’essi le modalità di detox. Dal punto di vista teorico, lo studio rafforza modelli come la Technostress Theory, la Self-Determination Theory e l’Health Belief Model, suggerendo che il digital detox rappresenti un meccanismo di coping per riconquistare autonomia e benessere in un mondo sempre più connesso. Per quanto riguarda le implicazioni manageriali, la ricerca mostra come l’integrazione strategica del benessere digitale nelle strategie aziendali ESG possa rafforzare la dimensione “S” (sociale) della rendicontazione ESG e condurre a ottenere un vantaggio competitivo in termini di performance economica.