This thesis examines the historical and legal evolution of the financial autonomy granted to the Sicilian Region under its 1946 Special Statute, with a specific focus on the longstanding and complex disputes between the Italian State and the Region. Anchored in a detailed analysis of the constitutional and statutory framework—particularly Articles 36 and 37—the research explores the extent to which Sicily has been endowed with autonomous powers in the management and collection of tax revenues. Despite the broad scope of these powers on paper, their implementation has been hampered by interpretative ambiguities, institutional inertia, and a fragmented jurisprudential landscape. A central theme of the study is the administration of tax collection, which has historically suffered from inefficiencies, lack of transparency, and political interference—beginning with the era of private concessionaires and continuing through various failed reform attempts. These dysfunctions, compounded by inconsistent coordination between regional and national frameworks, have generated significant litigation and ultimately prompted the State to reassert control over the collection system, undermining core elements of the Statute’s original intent. The thesis adopts a multidisciplinary approach, combining legal analysis with institutional comparison, to assess how similar challenges have been addressed in other Special Statute Regions. Finally, it proposes reform pathways—emphasizing technological innovation and institutional clarity—as necessary steps toward constructing a model of financial autonomy that is not only constitutionally coherent but also operationally effective and accountable.

Il presente elaborato analizza l’evoluzione dell’autonomia finanziaria della Regione Siciliana, sancita dallo Statuto Speciale del 1946, con un particolare focus sul contenzioso sviluppatosi nel tempo tra lo Stato e la Regione. Partendo dal quadro normativo costituzionale e statutario, l’elaborato approfondisce le disposizioni degli articoli 36 e 37 dello Statuto, che attribuiscono alla Sicilia un'ampia autonomia nella gestione delle entrate tributarie e della riscossione. Tuttavia, la concreta attuazione di tali norme ha incontrato numerosi ostacoli, dovuti sia a incertezze interpretative sia a carenze applicative, sfociando in una giurisprudenza costituzionale frammentata e instabile. Uno degli aspetti centrali dell’analisi è rappresentato proprio dalla gestione della riscossione dei tributi: partendo concessionari privati e dalle opacità gestionali che ne hanno caratterizzato decenni di attività, le inefficienze, i conflitti normativi e la mancanza di un coordinamento chiaro tra ordinamento regionale e nazionale hanno contribuito ad alimentare un elevato contenzioso, con ripercussioni significative sui contribuenti siciliani. Il tutto ha poi obbligato il legislatore a far venir meno le prerogative statutarie, portando la riscossione del tributi sotto il controllo dello Stato. Attraverso un’analisi giuridica e giurisprudenziale, supportata anche da un confronto con altre Regioni a Statuto Speciale, la tesi intende fornire una riflessione critica sul passato e sul presente dell’autonomia finanziaria siciliana, mettendo in luce le distorsioni del sistema di riscossione e ipotizzando delle idee di riforma anche tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie, per un modello di autonomia finanziaria finalmente più efficiente, trasparente e aderente al dettato statutario.

Autonomia finanziaria della Regione Siciliana: un'occasione mancata

CAMPIONE, ALESSIO MARIA
2024/2025

Abstract

This thesis examines the historical and legal evolution of the financial autonomy granted to the Sicilian Region under its 1946 Special Statute, with a specific focus on the longstanding and complex disputes between the Italian State and the Region. Anchored in a detailed analysis of the constitutional and statutory framework—particularly Articles 36 and 37—the research explores the extent to which Sicily has been endowed with autonomous powers in the management and collection of tax revenues. Despite the broad scope of these powers on paper, their implementation has been hampered by interpretative ambiguities, institutional inertia, and a fragmented jurisprudential landscape. A central theme of the study is the administration of tax collection, which has historically suffered from inefficiencies, lack of transparency, and political interference—beginning with the era of private concessionaires and continuing through various failed reform attempts. These dysfunctions, compounded by inconsistent coordination between regional and national frameworks, have generated significant litigation and ultimately prompted the State to reassert control over the collection system, undermining core elements of the Statute’s original intent. The thesis adopts a multidisciplinary approach, combining legal analysis with institutional comparison, to assess how similar challenges have been addressed in other Special Statute Regions. Finally, it proposes reform pathways—emphasizing technological innovation and institutional clarity—as necessary steps toward constructing a model of financial autonomy that is not only constitutionally coherent but also operationally effective and accountable.
2024
The missed chance of Sicilian financial autonomy
Il presente elaborato analizza l’evoluzione dell’autonomia finanziaria della Regione Siciliana, sancita dallo Statuto Speciale del 1946, con un particolare focus sul contenzioso sviluppatosi nel tempo tra lo Stato e la Regione. Partendo dal quadro normativo costituzionale e statutario, l’elaborato approfondisce le disposizioni degli articoli 36 e 37 dello Statuto, che attribuiscono alla Sicilia un'ampia autonomia nella gestione delle entrate tributarie e della riscossione. Tuttavia, la concreta attuazione di tali norme ha incontrato numerosi ostacoli, dovuti sia a incertezze interpretative sia a carenze applicative, sfociando in una giurisprudenza costituzionale frammentata e instabile. Uno degli aspetti centrali dell’analisi è rappresentato proprio dalla gestione della riscossione dei tributi: partendo concessionari privati e dalle opacità gestionali che ne hanno caratterizzato decenni di attività, le inefficienze, i conflitti normativi e la mancanza di un coordinamento chiaro tra ordinamento regionale e nazionale hanno contribuito ad alimentare un elevato contenzioso, con ripercussioni significative sui contribuenti siciliani. Il tutto ha poi obbligato il legislatore a far venir meno le prerogative statutarie, portando la riscossione del tributi sotto il controllo dello Stato. Attraverso un’analisi giuridica e giurisprudenziale, supportata anche da un confronto con altre Regioni a Statuto Speciale, la tesi intende fornire una riflessione critica sul passato e sul presente dell’autonomia finanziaria siciliana, mettendo in luce le distorsioni del sistema di riscossione e ipotizzando delle idee di riforma anche tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie, per un modello di autonomia finanziaria finalmente più efficiente, trasparente e aderente al dettato statutario.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/30928