L'impatto economico del cambiamento climatico

My study addresses the disinformation that undermines trust in climate science, focusing on the discrepancy between scientific consensus and widespread societal skepticism. I analyze how politics and individual values, rather than scientific data, fuel climate change denial, particularly among individuals on the center-right or those aligned with Republican ideals in the USA. In the first chapter, I examine how think tanks and mass media contribute to this phenomenon. These actors promote the preservation of a production model based on fossil fuels by spreading doubt about the soundness of scientific evidence and by presenting green policies as a direct threat to income and way of life. The media, in particular, tend to frame the climate debate as a balanced controversy, amplifying denialist voices. I argue that this behavior leads to a polarization between the elite (the scientific community) and the rest of the population, which may include workers with an economic interest tied to the fossil fuel industry. I define climate change and global warming, distinguishing it from meteorology. I explain how the increase in greenhouse gas emissions, deforestation, and intensive industrialization are the main factors responsible for the alteration of climatic balances. To provide a solid foundation, I examine the reports of the IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), which confirm an increase in global temperature and a strong correlation between this rise and greenhouse gas emissions. I focus on the specific effects of global warming, such as the increase in ocean temperature, which absorbs about 90% of the excess heat, and the consequent rise in sea level. I also analyze the role of deforestation, which disrupts the CO2 absorption cycle and promotes extreme weather events like droughts and fires. Finally, I explore how society should act to address the climate crisis. I describe the directives of international bodies, such as the 2015 Paris Agreement, and the measures proposed by the IPCC to combat greenhouse gas emissions. My work emphasizes the need for actions at both the macro and micro levels, not only through technical measures but also with communicative and socio-economic interventions aimed at rebuilding trust in scientific institutions and offering concrete alternatives to communities that view green policies as a threat. The ultimate goal is to make the work accessible to a wide audience, providing greater awareness of the importance of understanding the dynamics of climate change to gain broader support in the fight against global warming.

Lo mio studio affronta la disinformazione che mina la fiducia nella scienza del clima, concentrandosi sulla discrepanza tra il consenso scientifico e lo scetticismo diffuso nella società. Analizzo come la politica e i valori individuali, anziché i dati scientifici, alimentino il negazionismo climatico, in particolare tra gli individui di centro-destra o allineati con gli ideali Repubblicani negli USA. Nel primo capitolo esamino come think tank e mass media contribuiscano a questo fenomeno. Questi attori promuovono la preservazione del modello produttivo basato sui combustibili fossili, diffondendo il dubbio sulla solidità delle evidenze scientifiche e presentando le politiche green come una minaccia diretta al reddito e allo stile di vita. I media, in particolare, tendono a trattare il dibattito climatico come una controversia bilanciata, amplificando le voci negazioniste. Sostengo che questo comportamento porti a una polarizzazione tra élite (comunità scientifica) e il resto della popolazione, che può includere lavoratori con un interesse economico legato all'industria dei combustibili fossili. Definisco il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, distinguendolo dalla meteorologia. Spiego come l'incremento delle emissioni di gas serra, la deforestazione e l'industrializzazione intensiva siano i principali responsabili dell'alterazione degli equilibri climatici. Per fornire una base solida, esamino i rapporti dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) , che confermano un incremento della temperatura globale e una stretta correlazione tra tale aumento e le emissioni di gas serra. Mi concentro sugli effetti specifici del riscaldamento globale, come l'aumento della temperatura degli oceani, che assorbono circa il 90% del calore in eccesso , e il conseguente innalzamento del livello del mare. Analizzo anche il ruolo della deforestazione, che interrompe il ciclo di assorbimento della CO2 e favorisce eventi climatici estremi come siccità e incendi. Infine: esploro come la società dovrebbe agire per affrontare la crisi climatica. Descrivo le direttive degli organismi internazionali, come l'accordo di Parigi del 2015, e le misure proposte dall'IPCC per contrastare le emissioni di gas serra. Il mio lavoro sottolinea la necessità di azioni sia a livello macro che micro , non solo attraverso misure tecniche, ma anche con interventi comunicativi e socio-economici volti a ricostruire la fiducia nelle istituzioni scientifiche e a offrire alternative concrete alle comunità che vedono le politiche verdi come una minaccia. L'obiettivo finale è quello di rendere la lettura accessibile a molti, fornendo una maggiore consapevolezza dell'importanza di comprendere le dinamiche del cambiamento climatico per ottenere un supporto più ampio nella lotta contro il surriscaldamento globale.