Nel 2015 le Nazioni Unite hanno selezionato una serie di 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). In particolare, il SDG 2 si prefigge di azzerare la fame nel mondo. Tuttavia, dopo un periodo di stabilità in termini di percentuale di individui sottonutriti che si è verificato tra il 2015 ed il 2019, ha fatto seguito un aumento dell’insicurezza alimentare nel mondo, dovuto principalmente agli effetti della pandemia di Covid-19, alla successiva guerra scoppiata tra Russia ed Ucraina, e alle conseguenze del cambiamento climatico, ponendo ulteriori difficoltà al raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Agenda 2030. Ciò che mi propongo di fare tramite questa tesi è quello, anzitutto, di chiarire il tema dell’insicurezza alimentare, un argomento multidisciplinare, la cui complessità è dimostrata dalla trasformazione della sua stessa definizione negli anni, dall’essere ricondotta ad una pura disponibilità di risorse da parte dei singoli paesi, all’essere considerata una situazione in cui l’individuo ha capacità fisica, economica e sociale di accesso al cibo, anche tenendo conto delle preferenze personali. La complessità di questa tematica è dimostrata anche dall’alta disponibilità di misure create per analizzarla, che, sebbene a primo impatto può creare confusione, un’analisi più attenta mostra invece il vantaggio di poter soddisfare le esigenze di diversi stakeholder, anche tenuto conto del contesto entro cui l’analisi viene condotta. In ogni caso, per sfruttare adeguatamente questo vantaggio senza incorrere nel rischio di creare confusione, è bene definire il fenomeno che si vuole studiare, ovvero dare una definizione puntuale di sicurezza o insicurezza alimentare, ma anche di tutti i termini ad essa legati, come malnutrizione, sottonutrizione, sottoalimentazione, eccetera. Un secondo obiettivo di questa tesi è quello di capire il ruolo delle Organizzazioni Internazionali e delle ONG nel perseguire l’obiettivo di fame zero. Infatti, il raggiungimento del SDG 2 non può prescindere dall’intervento della comunità internazionale, come è anche puntualizzato dal SDG 17, che mira a creare una partnership globale. Questa tesi si focalizza in particolare sulla regione dell’Africa Sub-Sahariana, che secondo i dovuti studi è risaputo essere la regione che conta il maggior numero di persone che soffrono di insicurezza alimentare, in percentuale alla popolazione. Lo studio, dopo aver citato alcuni programmi tenuti da Organizzazioni Internazionali ed ONG, si è focalizzato sull’analisi di otto progetti di cooperazione internazionale implementati in Burkina Faso, Somalia e Kenya. Ciò che ne è emerso è la profonda importanza che si deve attribuire all’educazione nel raggiungimento dell’obiettivo di fame zero, ma anche al coinvolgimento della popolazione locale, che non deve essere solo un recipiente a cui la comunità internazionale deve inviare le proprie risorse (strumenti, cibo e denaro), ma deve essere parte attiva del cambiamento.
Food Insecurity. A focus on Sub-Saharan Africa
STANGA, ELISABETTA
2022/2023
Abstract
Nel 2015 le Nazioni Unite hanno selezionato una serie di 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). In particolare, il SDG 2 si prefigge di azzerare la fame nel mondo. Tuttavia, dopo un periodo di stabilità in termini di percentuale di individui sottonutriti che si è verificato tra il 2015 ed il 2019, ha fatto seguito un aumento dell’insicurezza alimentare nel mondo, dovuto principalmente agli effetti della pandemia di Covid-19, alla successiva guerra scoppiata tra Russia ed Ucraina, e alle conseguenze del cambiamento climatico, ponendo ulteriori difficoltà al raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Agenda 2030. Ciò che mi propongo di fare tramite questa tesi è quello, anzitutto, di chiarire il tema dell’insicurezza alimentare, un argomento multidisciplinare, la cui complessità è dimostrata dalla trasformazione della sua stessa definizione negli anni, dall’essere ricondotta ad una pura disponibilità di risorse da parte dei singoli paesi, all’essere considerata una situazione in cui l’individuo ha capacità fisica, economica e sociale di accesso al cibo, anche tenendo conto delle preferenze personali. La complessità di questa tematica è dimostrata anche dall’alta disponibilità di misure create per analizzarla, che, sebbene a primo impatto può creare confusione, un’analisi più attenta mostra invece il vantaggio di poter soddisfare le esigenze di diversi stakeholder, anche tenuto conto del contesto entro cui l’analisi viene condotta. In ogni caso, per sfruttare adeguatamente questo vantaggio senza incorrere nel rischio di creare confusione, è bene definire il fenomeno che si vuole studiare, ovvero dare una definizione puntuale di sicurezza o insicurezza alimentare, ma anche di tutti i termini ad essa legati, come malnutrizione, sottonutrizione, sottoalimentazione, eccetera. Un secondo obiettivo di questa tesi è quello di capire il ruolo delle Organizzazioni Internazionali e delle ONG nel perseguire l’obiettivo di fame zero. Infatti, il raggiungimento del SDG 2 non può prescindere dall’intervento della comunità internazionale, come è anche puntualizzato dal SDG 17, che mira a creare una partnership globale. Questa tesi si focalizza in particolare sulla regione dell’Africa Sub-Sahariana, che secondo i dovuti studi è risaputo essere la regione che conta il maggior numero di persone che soffrono di insicurezza alimentare, in percentuale alla popolazione. Lo studio, dopo aver citato alcuni programmi tenuti da Organizzazioni Internazionali ed ONG, si è focalizzato sull’analisi di otto progetti di cooperazione internazionale implementati in Burkina Faso, Somalia e Kenya. Ciò che ne è emerso è la profonda importanza che si deve attribuire all’educazione nel raggiungimento dell’obiettivo di fame zero, ma anche al coinvolgimento della popolazione locale, che non deve essere solo un recipiente a cui la comunità internazionale deve inviare le proprie risorse (strumenti, cibo e denaro), ma deve essere parte attiva del cambiamento.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/3116