The present study analyzes the influence of human disturbance on the antipredator behavior of the Italian wall lizard (Podarcis siculus) on the main islands of the Tremiti Archipelago (San Domino, San Nicola, and Capraia), by assessing the Flight Initiation Distance (FID) as an indicator of risk perception. This research contributes to the broader field of studies aimed at understanding the effects of anthropization on wildlife and the behavioral adaptation mechanisms of species to human-modified environments. Data were collected during three seasonal field campaigns (autumn, spring, and summer) through standardized experimental approaches simulating a predator’s approach. For each individual, behavioral (detection distance, flight initiation distance, reappearance time), environmental (microhabitat, type and intensity of disturbance, climatic conditions), and morphological (body size, dorsal pattern, RGB coloration, melanin percentage) parameters were recorded. Statistical analyses revealed significant differences in FID among the islands: lizards inhabiting San Nicola, exposed to moderate human disturbance, exhibited shorter flight distances compared to those from Capraia, an uninhabited island, suggesting a habituation phenomenon to human presence. San Domino showed intermediate values, despite having a higher number of residents and greater tourist influx, which may be explained by other local factors, such as greater environmental heterogeneity. No significant correlations emerged between FID and morphological variables or sex, while some environmental factors, such as refuge type, influenced post-approach reappearance times. In terms of coloration, no inter-island differences were detected, although intra-island and microhabitat-level variations were observed; however, melanin percentage differed among islands, suggesting a potential link with adaptation to environmental conditions and disturbance levels. Overall, the results confirm that human activity can modulate antipredator behavior and risk perception in P. siculus, promoting behavioral and phenotypic adaptation processes. Nevertheless, such habituation phenomena, while adaptive under non-lethal disturbance conditions, may lead to reduced responsiveness toward natural predators, with possible negative implications for the survival and conservation of insular populations.

Il presente studio analizza l’influenza del disturbo antropico sul comportamento antipredatorio della lucertola campestre (Podarcis siculus) nelle principali isole dell’arcipelago delle Tremiti (San Domino, San Nicola e Capraia), mediante la valutazione della distanza di fuga (Flight Initiation Distance, FID) quale indicatore della percezione del rischio. Lo studio si inserisce nel contesto delle ricerche volte a comprendere gli effetti dell’antropizzazione sulla fauna selvatica e i meccanismi di adattamento comportamentale delle specie a contesti modificati dall’uomo. I dati sono stati raccolti durante tre campagne stagionali (autunno, primavera ed estate) mediante approcci sperimentali standardizzati che simulavano l’avvicinamento di un predatore. Per ciascun individuo sono stati registrati parametri comportamentali (distanza di avvistamento, distanza di fuga, tempo di ricomparsa), ambientali (microhabitat, tipo e intensità del disturbo, condizioni climatiche) e morfologici (dimensioni corporee, pattern dorsale, colorazione RGB, melanina). Le analisi statistiche hanno evidenziato differenze significative della FID tra le isole: le lucertole residenti a San Nicola, soggette a un disturbo antropico moderato, hanno mostrato distanze di fuga più brevi rispetto a quelle di Capraia, isola priva di antropizzazione, suggerendo un fenomeno di abituazione alla presenza umana. San Domino ha presentato valori intermedi, nonostante il maggior numero di residenti e la maggior frequentazione da parte dei turisti, ma questo potrebbe essere dovuto ad altri fattori interni all’isola, come la maggiore eterogeneità ambientale. Non sono emerse correlazioni significative tra FID e variabili morfologiche o sesso, mentre alcune variabili ambientali, come la tipologia di rifugio, hanno influenzato i tempi di ricomparsa post-avvicinamento. Dal punto di vista cromatico non emergono differenze tra isole, ma variazioni intra-isola e tra microhabitat; la percentuale di melanina risulta invece diversa tra isole, suggerendo un possibile legame con l’adattamento al contesto ambientale e al grado di disturbo. Nel complesso, i risultati confermano che l’attività antropica può modulare il comportamento antipredatorio e la percezione del rischio in P. siculus, favorendo processi di adattamento comportamentale e fenotipico. Tuttavia, tali fenomeni di abituazione, sebbene adattativi in contesti di disturbo non letale, possono comportare una ridotta reattività verso predatori naturali, con possibili implicazioni negative per la sopravvivenza e la conservazione delle popolazioni insulari.

Analisi della distanza di fuga in relazione al disturbo antropico in popolazioni di lucertola campestre (Podarcis siculus) delle Isole Tremiti

ENRICI, GLORIA
2024/2025

Abstract

The present study analyzes the influence of human disturbance on the antipredator behavior of the Italian wall lizard (Podarcis siculus) on the main islands of the Tremiti Archipelago (San Domino, San Nicola, and Capraia), by assessing the Flight Initiation Distance (FID) as an indicator of risk perception. This research contributes to the broader field of studies aimed at understanding the effects of anthropization on wildlife and the behavioral adaptation mechanisms of species to human-modified environments. Data were collected during three seasonal field campaigns (autumn, spring, and summer) through standardized experimental approaches simulating a predator’s approach. For each individual, behavioral (detection distance, flight initiation distance, reappearance time), environmental (microhabitat, type and intensity of disturbance, climatic conditions), and morphological (body size, dorsal pattern, RGB coloration, melanin percentage) parameters were recorded. Statistical analyses revealed significant differences in FID among the islands: lizards inhabiting San Nicola, exposed to moderate human disturbance, exhibited shorter flight distances compared to those from Capraia, an uninhabited island, suggesting a habituation phenomenon to human presence. San Domino showed intermediate values, despite having a higher number of residents and greater tourist influx, which may be explained by other local factors, such as greater environmental heterogeneity. No significant correlations emerged between FID and morphological variables or sex, while some environmental factors, such as refuge type, influenced post-approach reappearance times. In terms of coloration, no inter-island differences were detected, although intra-island and microhabitat-level variations were observed; however, melanin percentage differed among islands, suggesting a potential link with adaptation to environmental conditions and disturbance levels. Overall, the results confirm that human activity can modulate antipredator behavior and risk perception in P. siculus, promoting behavioral and phenotypic adaptation processes. Nevertheless, such habituation phenomena, while adaptive under non-lethal disturbance conditions, may lead to reduced responsiveness toward natural predators, with possible negative implications for the survival and conservation of insular populations.
2024
Analysis of flight distance in relation to human disturbance in populations of the Italian wall lizard (Podarcis siculus) from the Tremiti Islands
Il presente studio analizza l’influenza del disturbo antropico sul comportamento antipredatorio della lucertola campestre (Podarcis siculus) nelle principali isole dell’arcipelago delle Tremiti (San Domino, San Nicola e Capraia), mediante la valutazione della distanza di fuga (Flight Initiation Distance, FID) quale indicatore della percezione del rischio. Lo studio si inserisce nel contesto delle ricerche volte a comprendere gli effetti dell’antropizzazione sulla fauna selvatica e i meccanismi di adattamento comportamentale delle specie a contesti modificati dall’uomo. I dati sono stati raccolti durante tre campagne stagionali (autunno, primavera ed estate) mediante approcci sperimentali standardizzati che simulavano l’avvicinamento di un predatore. Per ciascun individuo sono stati registrati parametri comportamentali (distanza di avvistamento, distanza di fuga, tempo di ricomparsa), ambientali (microhabitat, tipo e intensità del disturbo, condizioni climatiche) e morfologici (dimensioni corporee, pattern dorsale, colorazione RGB, melanina). Le analisi statistiche hanno evidenziato differenze significative della FID tra le isole: le lucertole residenti a San Nicola, soggette a un disturbo antropico moderato, hanno mostrato distanze di fuga più brevi rispetto a quelle di Capraia, isola priva di antropizzazione, suggerendo un fenomeno di abituazione alla presenza umana. San Domino ha presentato valori intermedi, nonostante il maggior numero di residenti e la maggior frequentazione da parte dei turisti, ma questo potrebbe essere dovuto ad altri fattori interni all’isola, come la maggiore eterogeneità ambientale. Non sono emerse correlazioni significative tra FID e variabili morfologiche o sesso, mentre alcune variabili ambientali, come la tipologia di rifugio, hanno influenzato i tempi di ricomparsa post-avvicinamento. Dal punto di vista cromatico non emergono differenze tra isole, ma variazioni intra-isola e tra microhabitat; la percentuale di melanina risulta invece diversa tra isole, suggerendo un possibile legame con l’adattamento al contesto ambientale e al grado di disturbo. Nel complesso, i risultati confermano che l’attività antropica può modulare il comportamento antipredatorio e la percezione del rischio in P. siculus, favorendo processi di adattamento comportamentale e fenotipico. Tuttavia, tali fenomeni di abituazione, sebbene adattativi in contesti di disturbo non letale, possono comportare una ridotta reattività verso predatori naturali, con possibili implicazioni negative per la sopravvivenza e la conservazione delle popolazioni insulari.
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Descrizione: La tesi analizza l’influenza del disturbo antropico sul comportamento antipredatorio di Podarcis siculus nelle Isole Tremiti mediante la valutazione della distanza di fuga (Flight Initiation Distance, FID) quale indicatore della percezione del rischio.
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