La presente tesi si pone come obiettivo lo studio del fenomeno del capitalismo della sorveglianza, in relazione al diritto alla privacy. Si è analizzato il fenomeno del capitalismo della sorveglianza, partendo dall’origine della parola, ricollegabile al progetto di Bentham sul Panopticon. Questa idea è stata poi ripresa da moltissimi studiosi nel corso degli anni successivi e, tra questi, Lyon è stato colui che ha dato nome al fenomeno del capitalismo della sorveglianza. Analizzando gli studi svolti da Zuboff si è visto come questo fenomeno utilizza l’esperienza umana come materia prima per trasformarla in behavioural data, parte di questi dati vengono poi utilizzati per migliorare i prodotti e i servizi, la restante parte, invece, viene estratta per diventare behavioural surplus privato, che viene sottoposto ad un sistema di lavorazione avanzato che usa l’intelligenza artificiale, e il tutto viene poi trasformato in prodotti di previsione, che anticipano i desideri del consumatore. Le società odierne sono permeate di sorveglianza e funzionano sulla base della raccolta, registrazione e archiviazione dei dati in grandi database. La tesi è proseguita, poi, con l’analisi di vari strumenti legislativi in grado di garantire una corretta tutela dei dati degli individui. È stato preso in analisi, a seguito della descrizione di un quadro generale sulle normative vigenti in Europa e non solo, il regolamento più recente e più importante in materia di protezione di dati, ossia il Regolamento Generale Europeo sulla Protezione dei Dati Personali del 2018. L’Unione europea si è trovata di fronte al bisogno di redigere questo regolamento perché la velocità dell’evoluzione tecnologica stava, e sta tuttora, comportando a nuove sfide in materia di protezione di dati, che richiedono un quadro solido e coerente che unifichi tutte le normative entrate in vigore in precedenza. In ultimo, la tesi si è poi soffermata sull’analisi del lavoro agile e del diritto alla disconnessione, istituto nato proprio a seguito della digitalizzazione che ha coinvolto il mondo del lavoro. Il vasto impiego delle tecnologie sul posto di lavoro ha visto una crescita importante della sorveglianza all’interno delle aziende e del controllo dei lavoratori da parte dei datori di lavoro, che hanno invaso la vita privata dei loro dipendenti.

Il Capitalismo della sorveglianza: dai profili sociali agli aspetti giuridici

MACCHI, SARA
2022/2023

Abstract

La presente tesi si pone come obiettivo lo studio del fenomeno del capitalismo della sorveglianza, in relazione al diritto alla privacy. Si è analizzato il fenomeno del capitalismo della sorveglianza, partendo dall’origine della parola, ricollegabile al progetto di Bentham sul Panopticon. Questa idea è stata poi ripresa da moltissimi studiosi nel corso degli anni successivi e, tra questi, Lyon è stato colui che ha dato nome al fenomeno del capitalismo della sorveglianza. Analizzando gli studi svolti da Zuboff si è visto come questo fenomeno utilizza l’esperienza umana come materia prima per trasformarla in behavioural data, parte di questi dati vengono poi utilizzati per migliorare i prodotti e i servizi, la restante parte, invece, viene estratta per diventare behavioural surplus privato, che viene sottoposto ad un sistema di lavorazione avanzato che usa l’intelligenza artificiale, e il tutto viene poi trasformato in prodotti di previsione, che anticipano i desideri del consumatore. Le società odierne sono permeate di sorveglianza e funzionano sulla base della raccolta, registrazione e archiviazione dei dati in grandi database. La tesi è proseguita, poi, con l’analisi di vari strumenti legislativi in grado di garantire una corretta tutela dei dati degli individui. È stato preso in analisi, a seguito della descrizione di un quadro generale sulle normative vigenti in Europa e non solo, il regolamento più recente e più importante in materia di protezione di dati, ossia il Regolamento Generale Europeo sulla Protezione dei Dati Personali del 2018. L’Unione europea si è trovata di fronte al bisogno di redigere questo regolamento perché la velocità dell’evoluzione tecnologica stava, e sta tuttora, comportando a nuove sfide in materia di protezione di dati, che richiedono un quadro solido e coerente che unifichi tutte le normative entrate in vigore in precedenza. In ultimo, la tesi si è poi soffermata sull’analisi del lavoro agile e del diritto alla disconnessione, istituto nato proprio a seguito della digitalizzazione che ha coinvolto il mondo del lavoro. Il vasto impiego delle tecnologie sul posto di lavoro ha visto una crescita importante della sorveglianza all’interno delle aziende e del controllo dei lavoratori da parte dei datori di lavoro, che hanno invaso la vita privata dei loro dipendenti.
2022
Surveillance Capitalism: from social profiles to legal aspects
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/3186