The relationship between interoception and prosocial behavior represents an emerging research area whose causal direction remains unclear. The present study investigated the effect of an interoceptive task on prosocial choice toward people placed at different social distances, through the use of a controlled experimental design. Forty participants were randomly assigned to two groups: the experimental group performed an interoceptive task (a prolonged Heartbeat Counting Task) before the Social Discounting Task (SDT), while the control group did an exteroceptive task of the same length (Sound Counting Task). The SDT measured the willingness to sacrifice hypothetical monetary resources for recipients placed at six levels of social distance. Prosocial behavior was modeled through the parameters V (generosity toward close individuals) and k (rate at which altruism declines at all social distances). Parametric analysis showed a significant effect of the interoceptive task on the k parameter, suggesting increased generosity toward socially distant individuals, as compared to the control task. Supplementary analyses confirmed the presence of a consistent pattern in the entire distribution of the experimental group, although the limited sample size requires caution in interpretation. Conversely, no significant differences emerged for the V parameter, suggesting that the effect of paying attention toward interoception increases altruism toward socially distant individuals rather than close individuals. Furthermore, interoceptive accuracy showed no significant associations with prosocial parameters, while some dimensions of interoceptive sensibility were correlated with altruistic behavior. Overall, the present results provide preliminary evidence that focusing attention toward signals coming from the body may modulate prosocial behavior as a function of social distance. However, replications with larger samples and methodologically more robust paradigms are necessary to establish with greater certainty whether and how bodily signals modulate prosocial behaviors as a function of social distance.

Il rapporto tra interocezione e comportamenti prosociali rappresenta un’area di ricerca emergente la cui direzione causale resta ancora poco chiara. Il presente studio ha indagato l’effetto di un compito interocettivo sulle scelte prosociali verso persone collocate a diverse distanze sociali, attraverso l’uso di un disegno sperimentale controllato. Quaranta partecipanti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: il gruppo sperimentale ha svolto un compito interocettivo (un Heartbeat Counting Task prolungato) prima del Social Discounting Task (SDT), mentre il gruppo di controllo ha eseguito un compito esterocettivo di eguale durata (Sound Counting Task). Il SDT ha misurato la disponibilità a sacrificare risorse monetarie ipotetiche per destinatari collocati a sei livelli di distanza sociale. Il comportamento prosociale è modellato tramite i parametri V (generosità verso individui vicini) e k (rapidità con cui decresce l’altruismo in funzione di tutte le distanze sociali). L’analisi parametrica ha mostrato un effetto significativo del compito interocettivo sul parametro k, suggerendo una maggiore generosità verso individui socialmente distanti, in confronto al compito di controllo. Analisi supplementari hanno confermato la presenza di un pattern coerente nell'intera distribuzione del gruppo sperimentale, sebbene la dimensione campionaria limitata richieda cautela nell'interpretazione. Invece non sono emerse differenze significative per il parametro V, confermando che l’effetto del prestare attenzione all’interocezione aumenta l’altruismo verso individui socialmente distanti piuttosto che individui vicini. Inoltre l'accuratezza interocettiva non ha mostrato associazioni significative con i parametri prosociali, mentre alcune dimensioni della sensibilità interocettiva sono risultate correlate ai comportamenti altruistici. Nel complesso, i risultati forniscono un’evidenza preliminare che focalizzarsi sui segnali provenienti dal proprio corpo possa modulare i comportamenti prosociali in funzione della distanza sociale. Tuttavia, sono necessarie replicazioni con campioni più ampi e paradigmi metodologicamente più robusti per stabilire con maggiore certezza se e come i segnali corporei modulino i comportamenti prosociali in funzione della distanza sociale.

Il Ruolo dell'Interocezione nelle Scelte Prosociali

SAMMARTIN, MONICA
2024/2025

Abstract

The relationship between interoception and prosocial behavior represents an emerging research area whose causal direction remains unclear. The present study investigated the effect of an interoceptive task on prosocial choice toward people placed at different social distances, through the use of a controlled experimental design. Forty participants were randomly assigned to two groups: the experimental group performed an interoceptive task (a prolonged Heartbeat Counting Task) before the Social Discounting Task (SDT), while the control group did an exteroceptive task of the same length (Sound Counting Task). The SDT measured the willingness to sacrifice hypothetical monetary resources for recipients placed at six levels of social distance. Prosocial behavior was modeled through the parameters V (generosity toward close individuals) and k (rate at which altruism declines at all social distances). Parametric analysis showed a significant effect of the interoceptive task on the k parameter, suggesting increased generosity toward socially distant individuals, as compared to the control task. Supplementary analyses confirmed the presence of a consistent pattern in the entire distribution of the experimental group, although the limited sample size requires caution in interpretation. Conversely, no significant differences emerged for the V parameter, suggesting that the effect of paying attention toward interoception increases altruism toward socially distant individuals rather than close individuals. Furthermore, interoceptive accuracy showed no significant associations with prosocial parameters, while some dimensions of interoceptive sensibility were correlated with altruistic behavior. Overall, the present results provide preliminary evidence that focusing attention toward signals coming from the body may modulate prosocial behavior as a function of social distance. However, replications with larger samples and methodologically more robust paradigms are necessary to establish with greater certainty whether and how bodily signals modulate prosocial behaviors as a function of social distance.
2024
The Role of Interoception in Prosocial Choice
Il rapporto tra interocezione e comportamenti prosociali rappresenta un’area di ricerca emergente la cui direzione causale resta ancora poco chiara. Il presente studio ha indagato l’effetto di un compito interocettivo sulle scelte prosociali verso persone collocate a diverse distanze sociali, attraverso l’uso di un disegno sperimentale controllato. Quaranta partecipanti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: il gruppo sperimentale ha svolto un compito interocettivo (un Heartbeat Counting Task prolungato) prima del Social Discounting Task (SDT), mentre il gruppo di controllo ha eseguito un compito esterocettivo di eguale durata (Sound Counting Task). Il SDT ha misurato la disponibilità a sacrificare risorse monetarie ipotetiche per destinatari collocati a sei livelli di distanza sociale. Il comportamento prosociale è modellato tramite i parametri V (generosità verso individui vicini) e k (rapidità con cui decresce l’altruismo in funzione di tutte le distanze sociali). L’analisi parametrica ha mostrato un effetto significativo del compito interocettivo sul parametro k, suggerendo una maggiore generosità verso individui socialmente distanti, in confronto al compito di controllo. Analisi supplementari hanno confermato la presenza di un pattern coerente nell'intera distribuzione del gruppo sperimentale, sebbene la dimensione campionaria limitata richieda cautela nell'interpretazione. Invece non sono emerse differenze significative per il parametro V, confermando che l’effetto del prestare attenzione all’interocezione aumenta l’altruismo verso individui socialmente distanti piuttosto che individui vicini. Inoltre l'accuratezza interocettiva non ha mostrato associazioni significative con i parametri prosociali, mentre alcune dimensioni della sensibilità interocettiva sono risultate correlate ai comportamenti altruistici. Nel complesso, i risultati forniscono un’evidenza preliminare che focalizzarsi sui segnali provenienti dal proprio corpo possa modulare i comportamenti prosociali in funzione della distanza sociale. Tuttavia, sono necessarie replicazioni con campioni più ampi e paradigmi metodologicamente più robusti per stabilire con maggiore certezza se e come i segnali corporei modulino i comportamenti prosociali in funzione della distanza sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/31889