La neutralità svizzera si è trasformata profondamente nel periodo post-bipolare, passando da principio di astensione a strumento dinamico della politica estera. Essa si manifesta oggi attraverso forme di impegno operativo, dai buoni ufficio ai mandati di potenza protettrice, e attraverso scelte che riflettono una crescente interdipendenza con l’ordine internazionale. Come ricordato anche dal consigliere federale Ignazio Cassis, la neutralità contemporanea “non significa indifferenza”, ma richiede di conciliare indipendenza, solidarietà con il diritto internazionale e responsabilità globali. Questa prospettiva appare particolarmente rilevante alla luce delle tensioni generate dalla partecipazione svizzera ai regimi sanzionatori e dal ruolo controverso della produzione ed esportazione di armamenti, ambito in cui emergono le principali frizioni tra neutralità giuridica, interessi economici e percezioni esterne. Attraverso l’analisi dei casi dei Balcani, del mandato Iran-USA, della crisi russo-ucraina e delle mediazioni silenziose, la tesi evidenzia come la neutralità rimanga un elemento identitario essenziale, ma richieda continui adattamenti per conservare la sua credibilità in un contesto globale sempre più complesso.

Il ruolo della Svizzera tra neutralità e mediazione nei conflitti internazionali

SENO, SOFIA LEA MATILDE
2024/2025

Abstract

La neutralità svizzera si è trasformata profondamente nel periodo post-bipolare, passando da principio di astensione a strumento dinamico della politica estera. Essa si manifesta oggi attraverso forme di impegno operativo, dai buoni ufficio ai mandati di potenza protettrice, e attraverso scelte che riflettono una crescente interdipendenza con l’ordine internazionale. Come ricordato anche dal consigliere federale Ignazio Cassis, la neutralità contemporanea “non significa indifferenza”, ma richiede di conciliare indipendenza, solidarietà con il diritto internazionale e responsabilità globali. Questa prospettiva appare particolarmente rilevante alla luce delle tensioni generate dalla partecipazione svizzera ai regimi sanzionatori e dal ruolo controverso della produzione ed esportazione di armamenti, ambito in cui emergono le principali frizioni tra neutralità giuridica, interessi economici e percezioni esterne. Attraverso l’analisi dei casi dei Balcani, del mandato Iran-USA, della crisi russo-ucraina e delle mediazioni silenziose, la tesi evidenzia come la neutralità rimanga un elemento identitario essenziale, ma richieda continui adattamenti per conservare la sua credibilità in un contesto globale sempre più complesso.
2024
Switzerland's role between neutrality and mediation in international conflicts
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/32223