Le ricerche precedenti indicano come la teoria della mente sia cruciale per il mantenimento di relazioni interpersonali di qualità. Tuttavia, la letteratura inerente all’associazione tra queste due variabili durante l’invecchiamento risulta scarsa e contraddittoria. Uno dei motivi di ciò potrebbe risiedere nella paucità di studi che hanno indagato questi costrutti in una maniera ecologica. Il presente studio è stato progettato nel tentativo di ridurre questo gap nella letteratura, indagando entrambe le variabili sia tramite le misurazioni tradizionali laboratoriali sia attraverso l’Ecological Momentary Assessment. Sono state infine analizzate le associazioni tra i due indici della teoria della mente (abilità e propensione al suo utilizzo nel quotidiano) con le due misure delle relazioni interpersonali. Il campione è consistito in 133 partecipanti, di cui 68 giovani adulti (età: M = 25,01; DS = 3,45; range = 20-35) e 63 anziani (età: M = 73,3; DS = 5,18; range = 65-86). Lo studio ha compreso tre parti: un incontro inziale in cui sono stati somministrati questionari e compiti per valutare l’abilità di teoria della mente e le relazioni interpersonali; la valutazione EMA tramite smartphone, comprendente 5 valutazioni al giorno per 7 giorni consecutivi, delle relazioni interpersonali e della propensione ad utilizzare nel quotidiano la teoria della mente; un ultimo incontro in cui abbiamo proceduto all’invio dei dati EMA e alla cancellazione dell’applicazione del sondaggio dallo smartphone. Non sono emerse differenze significative tra giovani e anziani né nell’abilità di teoria della mente né nella propensione ad un suo utilizzo nel quotidiano. Gli anziani hanno mostrato, invece, una quantità inferiore di relazioni interpersonali amicali e una maggiore percezione della qualità delle relazioni con le persone in generale. Infine, solo la propensione all’uso della teoria della mente, e non l’abilità in sé, è risultata correlare con le relazioni interpersonali valutate sia tramite questionari tradizionali sia tramite la valutazione EMA. I risultati dello studio, riflettendo una differenza di costrutto tra l’abilità e la propensione all’uso della teoria della mente nel quotidiano, e dimostrando l’associazione solamente di quest’ultima variabile con le relazioni interpersonali nell’anziano, indicano la necessità di indagare attraverso delle misure ecologiche l’evoluzione e l’interdipendenza di questi costrutti durante l’invecchiamento.
Teoria della mente e funzionamento sociale nell'invecchiamento: uno studio ecologico
BELLONI, CHIARA MARIA
2022/2023
Abstract
Le ricerche precedenti indicano come la teoria della mente sia cruciale per il mantenimento di relazioni interpersonali di qualità. Tuttavia, la letteratura inerente all’associazione tra queste due variabili durante l’invecchiamento risulta scarsa e contraddittoria. Uno dei motivi di ciò potrebbe risiedere nella paucità di studi che hanno indagato questi costrutti in una maniera ecologica. Il presente studio è stato progettato nel tentativo di ridurre questo gap nella letteratura, indagando entrambe le variabili sia tramite le misurazioni tradizionali laboratoriali sia attraverso l’Ecological Momentary Assessment. Sono state infine analizzate le associazioni tra i due indici della teoria della mente (abilità e propensione al suo utilizzo nel quotidiano) con le due misure delle relazioni interpersonali. Il campione è consistito in 133 partecipanti, di cui 68 giovani adulti (età: M = 25,01; DS = 3,45; range = 20-35) e 63 anziani (età: M = 73,3; DS = 5,18; range = 65-86). Lo studio ha compreso tre parti: un incontro inziale in cui sono stati somministrati questionari e compiti per valutare l’abilità di teoria della mente e le relazioni interpersonali; la valutazione EMA tramite smartphone, comprendente 5 valutazioni al giorno per 7 giorni consecutivi, delle relazioni interpersonali e della propensione ad utilizzare nel quotidiano la teoria della mente; un ultimo incontro in cui abbiamo proceduto all’invio dei dati EMA e alla cancellazione dell’applicazione del sondaggio dallo smartphone. Non sono emerse differenze significative tra giovani e anziani né nell’abilità di teoria della mente né nella propensione ad un suo utilizzo nel quotidiano. Gli anziani hanno mostrato, invece, una quantità inferiore di relazioni interpersonali amicali e una maggiore percezione della qualità delle relazioni con le persone in generale. Infine, solo la propensione all’uso della teoria della mente, e non l’abilità in sé, è risultata correlare con le relazioni interpersonali valutate sia tramite questionari tradizionali sia tramite la valutazione EMA. I risultati dello studio, riflettendo una differenza di costrutto tra l’abilità e la propensione all’uso della teoria della mente nel quotidiano, e dimostrando l’associazione solamente di quest’ultima variabile con le relazioni interpersonali nell’anziano, indicano la necessità di indagare attraverso delle misure ecologiche l’evoluzione e l’interdipendenza di questi costrutti durante l’invecchiamento.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/3354