Quotidianamente prendiamo decisioni ad alto e basso rischio che ci permettono di muoverci nell’ambiente in misura diversa gli uni dagli altri. Il risk-taking costituisce un comportamento complesso, influenzato da numerose componenti bio-psico-sociali interconnesse tra di loro. Recentemente si è visto come la propensione al rischio possa variare in base a componenti legate alla lateralità manuale e ad asimmetrie cerebrali. In tale contesto, appare interessante approfondire come un’altra variabile, l’appartenenza corporea, possa influenzare il risk-taking. In particolare, è stato ipotizzato che i soggetti rischiano maggiormente con la mano non dominante a seguito di un atteggiamento premuroso bei confronti della preferenza manuale, associata fortemente al costrutto del Sé. A tal fine si è scelto di somministrare il Balloon Analogue Risk Taking (BART) e Implicit Associstion Test (IAT) ad un campione di 92 soggetti destrorsi sani e 20 soggetti mancini sani. I nostri risultati hanno evidenziato una discordanza con l’ipotesi principale. Nel gruppo destrimane non sono emerse differenze significative nella propensione al rischio tra mano dominante e non dominante. In particolare, al contrario di ciò che era stato ipotizzato, si è rivelato un effetto di interazione tra la variazione del punteggio del test IAT e il risk-taking: la maggiore propensione al rischio è associata ad un minore punteggio mentre, punteggi medio-alti sono associati ad un’assunzione del rischio quasi equiparabile tra l’uso della mano dominante e non dominante. Nel gruppo mancino, invece, non è stato riscontrato nessun effetto. Tali risultati in linea generale non individuano una diretta propensione al rischio prettamente associata alla dominanza manuale.

L'effetto della manualità e dell'ownership sul risk taking

MICOCCI, LUCREZIA
2022/2023

Abstract

Quotidianamente prendiamo decisioni ad alto e basso rischio che ci permettono di muoverci nell’ambiente in misura diversa gli uni dagli altri. Il risk-taking costituisce un comportamento complesso, influenzato da numerose componenti bio-psico-sociali interconnesse tra di loro. Recentemente si è visto come la propensione al rischio possa variare in base a componenti legate alla lateralità manuale e ad asimmetrie cerebrali. In tale contesto, appare interessante approfondire come un’altra variabile, l’appartenenza corporea, possa influenzare il risk-taking. In particolare, è stato ipotizzato che i soggetti rischiano maggiormente con la mano non dominante a seguito di un atteggiamento premuroso bei confronti della preferenza manuale, associata fortemente al costrutto del Sé. A tal fine si è scelto di somministrare il Balloon Analogue Risk Taking (BART) e Implicit Associstion Test (IAT) ad un campione di 92 soggetti destrorsi sani e 20 soggetti mancini sani. I nostri risultati hanno evidenziato una discordanza con l’ipotesi principale. Nel gruppo destrimane non sono emerse differenze significative nella propensione al rischio tra mano dominante e non dominante. In particolare, al contrario di ciò che era stato ipotizzato, si è rivelato un effetto di interazione tra la variazione del punteggio del test IAT e il risk-taking: la maggiore propensione al rischio è associata ad un minore punteggio mentre, punteggi medio-alti sono associati ad un’assunzione del rischio quasi equiparabile tra l’uso della mano dominante e non dominante. Nel gruppo mancino, invece, non è stato riscontrato nessun effetto. Tali risultati in linea generale non individuano una diretta propensione al rischio prettamente associata alla dominanza manuale.
2022
The effect of manual dexterity and ownership on risk taking
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