Analisi della politica estera dell'Azerbaigian

The topic of the thesis can be described as a multi-dimensional study of Azerbaijan’s foreign policy. In general, the study consists of two parts. In the first part, Azerbaijan’s foreign policy is discussed from Geopolitical, Economic, Domestic and Soft Power perspectives. Meanwhile the second part is dedicated to the Karabakh Conflict. In the first chapter, which is related to geopolitics, I claim that Azerbaijan’s immediate surroundings cause the country to base its foreign policy on minimizing the impacts of the big powers, that Azerbaijan follows a non-aligned foreign policy in line with its interests, and that while balancing the security threats of regional powers, the country does not subordinate its security to any other country. In the second chapter, I analyse the energy policy of Azerbaijan, indicating that several choices of Azerbaijan related to its energy policy can be explained by Baku’s relations with its customers and competitors in the energy markets. Third, I analyse the decision-making process of Azerbaijan's foreign policy and come to the conclusion that the president’s authority in this process has increased, following a series of administrative reforms that began in 2017. In the next section, two prestige problems of Azerbaijan – its recognition as an unstable and non-secular country – and Baku’s soft power strategies to break these stereotypes are examined. In the last chapter, after examining the history of the Karabakh conflict, it is argued that Baku changed its strategy starting in 2016 and took a more active stance in military terms after the negotiations did not yield results, and the policies implemented by Prime Minister Pashinyan after coming to power and how all these caused the start of the Second Karabakh war are examined. The international involvement in the conflict is also investigated in this chapter. Finally, the developments after the Second Karabakh War are discussed and the opportunities and obstacles for signing the final peace agreement between Azerbaijan and Armenia within the scope of the new reality in the post-war period are evaluated. Historical continuity and cause and effect relationship are the main methodologies used as a guide in the preparation of the thesis. Although the factors affecting Azerbaijan's relations with various countries were discussed from different perspectives within different sections, attention was paid to preserve historical continuity and not to deviate from the subject. In addition to academic articles and books, statements of high-ranking officials regarding the topics discussed, news websites and newspapers were used as references. These references are mostly cited to prove the alleged cause and effect relationship on the subject.

L’argomento della tesi può essere descritto come uno studio multidimensionale della politica estera dell’Azerbaigian. In generale lo studio si compone di due parti. Nella prima parte, la politica estera dell’Azerbaigian viene discussa dal punto di vista geopolitico, economico, interno e di soft power. La seconda parte invece è dedicata al conflitto del Karabakh. Nel primo capitolo, che è legato alla geopolitica, si sostiene che le immediate vicinanze dell’Azerbaigian spingono il paese a basare la sua politica estera sulla minimizzazione dell’impatto delle grandi potenze nella regione, che l’Azerbaigian segue una politica estera non allineata in linea con i suoi interessi e che pur bilanciando le minacce alla sicurezza delle potenze regionali, tuttavia, che il paese non subordina la propria sicurezza a nessun altro paese nell'attuazione di questa politica. Nel secondo capitolo, analizzo la politica energetica dell’Azerbaigian, indicando che diverse scelte dell’Azerbaigian relative alla sua politica energetica possono essere spiegate con le relazioni di Baku con i suoi clienti e concorrenti nei mercati energetici. In terzo luogo, analizzo il processo decisionale della politica estera dell’Azerbaigian e giungo alla conclusione che l’autorità del presidente in questo processo è aumentata, a seguito di una serie di riforme amministrative iniziate nel 2017. Nella sezione successiva vengono esaminati due problemi di prestigio dell’Azerbaigian – il suo riconoscimento come paese instabile e non laico – e le strategie di soft power di Baku per rompere questi stereotipi. Nell’ultimo capitolo, dopo aver esaminato la storia del conflitto del Karabakh, si sostiene che Baku ha cambiato strategia a partire dal 2016 e ha assunto una posizione più attiva in termini militari dopo che i negoziati non hanno dato risultati, e le politiche attuate dal Primo Ministro Pashinyan dopo l'avvento al potere e viene esaminato come tutto ciò abbia causato l'inizio della seconda guerra del Karabakh. In questo capitolo viene analizzato anche il coinvolgimento internazionale nel conflitto. Infine, vengono discussi gli sviluppi successivi alla seconda guerra del Karabakh e valutate le opportunità e gli ostacoli alla firma dell'accordo di pace finale tra Azerbaigian e Armenia nell'ambito della nuova realtà del dopoguerra. Continuità storica e rapporto causa-effetto sono le principali metodologie utilizzate come guida nella preparazione della tesi. Sebbene i fattori che influenzano le relazioni dell'Azerbaigian con i vari paesi siano stati discussi da diverse prospettive all'interno delle diverse sezioni, è stata prestata attenzione a preservare la continuità storica e a non deviare dall'argomento. Oltre ad articoli e libri accademici, sono state utilizzate come referenze dichiarazioni di alti funzionari sugli argomenti discussi, siti di notizie e giornali. Questi riferimenti sono per lo più citati per dimostrare la presunta relazione di causa ed effetto sull'argomento.