Questo studio si origina dall'osservazione di un incremento nell'utilizzo delle piattaforme digitali, in particolare dei social network, soprattutto in seguito alla pandemia Covid-19. L'attenzione è stata rivolta alle pratiche performative e transmediali delle piattaforme e al loro impiego nell'ambito dell'attivismo. Si è constatato che l'attivismo digitale, pur essendo una pratica relativamente recente, ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo, nascendo con Internet e evolvendosi di conseguenza. Nel primo capitolo, si è focalizzata l'analisi sulla ricerca di diverse definizioni del fenomeno, tracciando una linea temporale e delimitando le pratiche e le piattaforme più utilizzate. Successivamente, si è proceduto ad esaminare l'aspetto performativo e transmediale dei social network, rilevando una serie di cortocircuiti che si attivano quando si discute di attivismo su piattaforme originariamente concepite per altri scopi, in particolare a fini commerciali. Due casi studio polarizzati sono stati presentati per consolidare le argomentazioni teoriche del secondo capitolo: il Brand Activism e la Pedagogia Hacker. Nonostante l'immersione nel mondo digitale, spesso non siamo pienamente consapevoli delle tecniche di marketing adoperate dalle piattaforme per mantenere l'attenzione degli utenti schiava dello schermo. Un'educazione alla consapevolezza dell'utilizzo degli strumenti digitali può aiutare a combattere questa problematica.

Cortocircuiti performativi nell'attivismo digitale

PELLEGRINO, MARTINA
2022/2023

Abstract

Questo studio si origina dall'osservazione di un incremento nell'utilizzo delle piattaforme digitali, in particolare dei social network, soprattutto in seguito alla pandemia Covid-19. L'attenzione è stata rivolta alle pratiche performative e transmediali delle piattaforme e al loro impiego nell'ambito dell'attivismo. Si è constatato che l'attivismo digitale, pur essendo una pratica relativamente recente, ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo, nascendo con Internet e evolvendosi di conseguenza. Nel primo capitolo, si è focalizzata l'analisi sulla ricerca di diverse definizioni del fenomeno, tracciando una linea temporale e delimitando le pratiche e le piattaforme più utilizzate. Successivamente, si è proceduto ad esaminare l'aspetto performativo e transmediale dei social network, rilevando una serie di cortocircuiti che si attivano quando si discute di attivismo su piattaforme originariamente concepite per altri scopi, in particolare a fini commerciali. Due casi studio polarizzati sono stati presentati per consolidare le argomentazioni teoriche del secondo capitolo: il Brand Activism e la Pedagogia Hacker. Nonostante l'immersione nel mondo digitale, spesso non siamo pienamente consapevoli delle tecniche di marketing adoperate dalle piattaforme per mantenere l'attenzione degli utenti schiava dello schermo. Un'educazione alla consapevolezza dell'utilizzo degli strumenti digitali può aiutare a combattere questa problematica.
2022
Performative short circuits in digital activism
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/3636