La sovraesposizione online dei soggetti minori tra società, famiglia e normativa

This thesis aims to investigate the phenomenon of sharenting through a four-fold perspective: technology, family, legislation and also personal contribution of empirical research. Overexposing online your minor children brings along several implications: new considerations may emerge on the practise of parental responsibility in the era of social networks and the level of risks/dangers as well as rights/duties may increase. The reminder of this thesis is as follows. The first chapter focuses on the impact that Internet and social network have had on the lives of individuals by tracing two reflective lines: on the one hand the emergence of new and increasingly pervasive media practices such as sharing and exhibition; on the other hand, the reconfiguration of the role of parents, in light of the impact of the digital in their daily lives, the use of technology and the management of the relationship among children and Internet. The second chapter turns the spotlight on the sharenting phenomenon. Specifically, research and studies are explored to provide a robust knowledge background. Then, a focus is presented about influencers and famous people. The examination continues with the presentation of some of the risks and dangers to which this conduct could potentially lead. The third chapter reflects on the phenomenon considering the present and the past legislation. The General Data Protection Regulation (GDPR) and, particularly, two relevant rights are taken into account: the right to personal portrayal and the right to be forgotten. In addition, to highlight the current context, the recent French proposal of law to limit the practice of sharenting is taken into consideration. The fourth chapter proposes qualitative research realized through ten interviews with parents who practice sharenting. The goal is to go beyond the classic right-wrong dichotomy, explore the practice in all its parts and nuances, and try to bring to light reflections and ideologies about the phenomenon treated.

La seguente tesi si propone di investigare la condotta di sharenting attraverso quattro principali chiavi di lettura: la tecnologia, la famiglia, la normativa e un contributo personale di ricerca empirica. Sovraesporre mediaticamente i propri figli minori online porta con sé delle implicazioni sia a livello di nuove riflessioni sull’esercizio della responsabilità genitoriale nell’era dei social network che a livello di rischi/pericoli e diritti/doveri. Lo studio si suddivide in quattro capitoli. Il primo capitolo si sofferma sull’impatto che Internet e i social network hanno avuto sulle vite degli individui, tracciando due linee riflessive: da un lato l’emergere di nuove e sempre più pervasive pratiche mediali come la condivisione e l’esposizione; dall’altro lato il riconfigurarsi del ruolo dei genitori, alla luce dell’impatto del digitale nella loro quotidianità, rispetto all’utilizzo della tecnologia e della gestione del rapporto figli e Internet. Il secondo capitolo accende i riflettori sul fenomeno dello sharenting. A riguardo vengono esplorate ricerche e studi pregressi con lo scopo di costruire un bagaglio informativo rilevante, al quale segue una parentesi focalizzata su casi di influencers e personaggi famosi. La disamina continua con la presentazione di alcuni dei rischi e pericoli a cui questa condotta potrebbe potenzialmente condurre. Il terzo capitolo riflette sul fenomeno alla luce della normativa presente e passata. Vengono attenzionati particolarmente il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e due diritti rilevanti: il diritto all’immagine e il diritto all’oblio. Inoltre, per dare rilievo al contesto attuale, viene presa in esame la recente proposta di Legge francese per limitare la pratica dello sharenting. Il quarto capitolo propone una ricerca qualitativa realizzata tramite dieci interviste condotte a genitori che praticano lo sharenting. L’obiettivo è quello di andare oltre la classica dicotomia giusto-sbagliato per riuscire a sviscerare la pratica in tutte le sue parti e sfumature, cercando di portare alla luce riflessioni e ideologie più o meno profonde rispetto al fenomeno oggetto di trattazione.