In this thesis, the analysis focuses on the concept of time within the phenomenological analysis of Husserl focusing particularly on the so-called "first map", i.e., Hua X. The approach is twofold: genealogical and theoretical. The first is developed in the first two chapters, while the second unravels in the third and fourth. This analysis starts from a mapping of the protagonists and events that have marked the complex editorial history of the Vorlesungen on the internal consciousness of the time held in Göttingen and that led to the volume that today also contains the notes not included in the edition original 1928. In tracing a genealogy of the phenomenology of the time, in the second chapter, four are the authors preceding the phenomenological tradition considered: Aristotle, Augustine, Kant, and Brentano. In addition, this chapter concludes with an understanding of the origin of the phenomenology of time in the notes preceding the Vorlesungen. In the third chapter, the protagonists are the key themes of Husserl’s lessons on time: original impression, retention (and secondary memory), and protection (and expectation). This chapter, moreover, analyzes the relations between these moments of temporality and is inserted in the comparison with the theory of the original associations of Brentano and in the debate on the symmetry between retention and protection. Particular attention is paid to the theme of double intentionality and the role played by diagrams in the schematization of Husserlian theory. Finally, in the fourth chapter, the analysis dwells on the notes after 1905 and, passing through the influence of these texts in the conceptualization of themes then crucial in Ideas I, arrives at 1917 (the year in which Husserl will start Bernauer Manuskripte). In doing so, the results obtained by Husserl and his phenomenology of time are placed in a wider phenomenological context and related to concepts such as epoch and phenomenological reduction.

In questa tesi l’analisi si concentra sul concetto di tempo all'interno dell'analisi fenomenologica di Husserl concentrandosi particolarmente sulla cosiddetta "prima mappa", i.e., Hua X. L’approccio è duplice: genealogico e teoretico. Il primo è sviluppato nei primi due capitoli, mentre il secondo si dipana nel terzo e nel quarto. Questa analisi parte da una mappatura dei protagonisti e degli avvenimenti che hanno segnato la complessa storia editoriale delle Vorlesungen sulla coscienza interna del tempo tenute a Gottinga e che ha portato al volume che oggi racchiude anche gli appunti non inclusi nell’edizione originale del 1928. Nel tracciare una genealogia della fenomenologia del tempo, nel secondo capitolo, quattro sono gli autori precedenti alla tradizione fenomenologica presi in considerazione: Aristotele, Agostino, Kant e Brentano. Inoltre, questo capitolo si conclude con la comprensione dell’origine della fenomenologia del tempo negli appunti precedenti alle Vorlesungen. Nel terzo capitolo, il protagonista sono i temi cardine delle lezioni di Husserl sul tempo: impressione originaria, ritenzione (e ricordo secondario) e protenzione (e aspettazione). In questo capitolo, inoltre, vengono analizzate le relazioni fra questi momenti della temporalità e inseriti nel confronto con la teoria delle associazioni originarie di Brentano e nel dibattito sulla simmetria fra ritenzione e protenzione. Particolare attenzione è riservata al tema della doppia intenzionalità e al ruolo svolto dai diagrammi nella schematizzazione della teoria husserliana. Infine, nel quarto capitolo l’analisi si sofferma sugli appunti posteriori al 1905 e, passando per l’influenza avuta da questi testi nella concettualizzazione di temi poi cruciali in Idee I, arriva al 1917 (anno in cui Husserl inizierà i Bernauer Manuskripte). Nel fare ciò, i risultati ottenuti da Husserl e dalla sua fenomenologia del tempo vengono inseriti in un contesto fenomenologico più ampio e messi in relazione con concetti quali l’epoché e la riduzione fenomenologica.

LA QUESTIONE TEMPORALE NELLE VORLESUNGEN DI EDMUND HUSSERL: UN APPROCCIO TEORETICO E GENEALOGICO ALLA FENOMENOLOGIA DEL TEMPO

BELTRAMI, FILIPPO
2022/2023

Abstract

In this thesis, the analysis focuses on the concept of time within the phenomenological analysis of Husserl focusing particularly on the so-called "first map", i.e., Hua X. The approach is twofold: genealogical and theoretical. The first is developed in the first two chapters, while the second unravels in the third and fourth. This analysis starts from a mapping of the protagonists and events that have marked the complex editorial history of the Vorlesungen on the internal consciousness of the time held in Göttingen and that led to the volume that today also contains the notes not included in the edition original 1928. In tracing a genealogy of the phenomenology of the time, in the second chapter, four are the authors preceding the phenomenological tradition considered: Aristotle, Augustine, Kant, and Brentano. In addition, this chapter concludes with an understanding of the origin of the phenomenology of time in the notes preceding the Vorlesungen. In the third chapter, the protagonists are the key themes of Husserl’s lessons on time: original impression, retention (and secondary memory), and protection (and expectation). This chapter, moreover, analyzes the relations between these moments of temporality and is inserted in the comparison with the theory of the original associations of Brentano and in the debate on the symmetry between retention and protection. Particular attention is paid to the theme of double intentionality and the role played by diagrams in the schematization of Husserlian theory. Finally, in the fourth chapter, the analysis dwells on the notes after 1905 and, passing through the influence of these texts in the conceptualization of themes then crucial in Ideas I, arrives at 1917 (the year in which Husserl will start Bernauer Manuskripte). In doing so, the results obtained by Husserl and his phenomenology of time are placed in a wider phenomenological context and related to concepts such as epoch and phenomenological reduction.
2022
THE TEMPORAL QUESTION IN EDMUND HUSSERL’S VORLESUNGEN: A THEORETICAL AND GENEALOGICAL APPROACH TO THE PHENOMENOLOGY OF TIME
In questa tesi l’analisi si concentra sul concetto di tempo all'interno dell'analisi fenomenologica di Husserl concentrandosi particolarmente sulla cosiddetta "prima mappa", i.e., Hua X. L’approccio è duplice: genealogico e teoretico. Il primo è sviluppato nei primi due capitoli, mentre il secondo si dipana nel terzo e nel quarto. Questa analisi parte da una mappatura dei protagonisti e degli avvenimenti che hanno segnato la complessa storia editoriale delle Vorlesungen sulla coscienza interna del tempo tenute a Gottinga e che ha portato al volume che oggi racchiude anche gli appunti non inclusi nell’edizione originale del 1928. Nel tracciare una genealogia della fenomenologia del tempo, nel secondo capitolo, quattro sono gli autori precedenti alla tradizione fenomenologica presi in considerazione: Aristotele, Agostino, Kant e Brentano. Inoltre, questo capitolo si conclude con la comprensione dell’origine della fenomenologia del tempo negli appunti precedenti alle Vorlesungen. Nel terzo capitolo, il protagonista sono i temi cardine delle lezioni di Husserl sul tempo: impressione originaria, ritenzione (e ricordo secondario) e protenzione (e aspettazione). In questo capitolo, inoltre, vengono analizzate le relazioni fra questi momenti della temporalità e inseriti nel confronto con la teoria delle associazioni originarie di Brentano e nel dibattito sulla simmetria fra ritenzione e protenzione. Particolare attenzione è riservata al tema della doppia intenzionalità e al ruolo svolto dai diagrammi nella schematizzazione della teoria husserliana. Infine, nel quarto capitolo l’analisi si sofferma sugli appunti posteriori al 1905 e, passando per l’influenza avuta da questi testi nella concettualizzazione di temi poi cruciali in Idee I, arriva al 1917 (anno in cui Husserl inizierà i Bernauer Manuskripte). Nel fare ciò, i risultati ottenuti da Husserl e dalla sua fenomenologia del tempo vengono inseriti in un contesto fenomenologico più ampio e messi in relazione con concetti quali l’epoché e la riduzione fenomenologica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/3856