The thesis work aims to analyze, under the magnifying glass of regional law, the Italian agricultural sector whose competence lies with the regions. A more in-depth study of this consideration allows us to understand that, in reality, agriculture is regulated and administered in a decidedly subsidiary manner by the European Union and consequently by the state. The 2013 European regulation on the agricultural market, in particular, by legislating and coordinating an important number of various areas, confirms this trend. One of these areas is that of the wine sector, whose analysis of its regulation, and of its direct application at national level, gives rise to an important planning and regulatory presence in the Italian regions. This primacy, although shared with the state, is determined by the new authorization system introduced by the 2013 European regulation, the introduction of which feeds a decidedly significant regional competence on agriculture. The final discussion on protection consortia will make it possible to understand more clearly how they are fundamental for the enhancement of the quality product and in facilitating the work carried out by the regions in the wine sector.

L’elaborato di tesi si prefigge di analizzare, sotto la lente di ingrandimento del diritto regionale, il settore agricolo italiano la cui competenza spetterebbe alle regioni. Lo studio più approfondito di tale considerazione permette di comprendere che, in realtà, l’agricoltura è regolata e amministrata in maniera decisamente sussidiaria dall’Unione europea e conseguentemente dallo Stato. Il regolamento europeo del 2013 sul mercato agricolo, in particolare, legiferando e coordinando un numero importante di vari ambiti va a confermare tale tendenza. Uno di questi ambiti è quello del settore vitivinicolo, la cui analisi della sua regolamentazione, e della diretta applicazione a livello nazionale, fa sorgere una importante presenza programmatrice e regolativa in capo alle regioni italiane. Tale primato, pur comunque condiviso con lo Stato, è determinato dal nuovo sistema delle autorizzazioni introdotto dal regolamento europeo del 2013, la cui introduzione alimenta una competenza regionale sull’agricoltura decisamente significativa. La trattazione finale sui consorzi di tutela permetterà di comprendere, più chiaramente, come essi siano fondamentali per la valorizzazione del prodotto di qualità e nella facilitazione del lavoro condotto dalle regioni nel settore vitivinicolo.

La competenza regionale sull'agricoltura tra Unione europea e Stato italiano: il caso del settore vitivinicolo.

RESTIVO, PIETRO
2019/2020

Abstract

The thesis work aims to analyze, under the magnifying glass of regional law, the Italian agricultural sector whose competence lies with the regions. A more in-depth study of this consideration allows us to understand that, in reality, agriculture is regulated and administered in a decidedly subsidiary manner by the European Union and consequently by the state. The 2013 European regulation on the agricultural market, in particular, by legislating and coordinating an important number of various areas, confirms this trend. One of these areas is that of the wine sector, whose analysis of its regulation, and of its direct application at national level, gives rise to an important planning and regulatory presence in the Italian regions. This primacy, although shared with the state, is determined by the new authorization system introduced by the 2013 European regulation, the introduction of which feeds a decidedly significant regional competence on agriculture. The final discussion on protection consortia will make it possible to understand more clearly how they are fundamental for the enhancement of the quality product and in facilitating the work carried out by the regions in the wine sector.
2019
The regional agriculture's competence between the European Union and the Italian State: the case of the wine sector.
L’elaborato di tesi si prefigge di analizzare, sotto la lente di ingrandimento del diritto regionale, il settore agricolo italiano la cui competenza spetterebbe alle regioni. Lo studio più approfondito di tale considerazione permette di comprendere che, in realtà, l’agricoltura è regolata e amministrata in maniera decisamente sussidiaria dall’Unione europea e conseguentemente dallo Stato. Il regolamento europeo del 2013 sul mercato agricolo, in particolare, legiferando e coordinando un numero importante di vari ambiti va a confermare tale tendenza. Uno di questi ambiti è quello del settore vitivinicolo, la cui analisi della sua regolamentazione, e della diretta applicazione a livello nazionale, fa sorgere una importante presenza programmatrice e regolativa in capo alle regioni italiane. Tale primato, pur comunque condiviso con lo Stato, è determinato dal nuovo sistema delle autorizzazioni introdotto dal regolamento europeo del 2013, la cui introduzione alimenta una competenza regionale sull’agricoltura decisamente significativa. La trattazione finale sui consorzi di tutela permetterà di comprendere, più chiaramente, come essi siano fondamentali per la valorizzazione del prodotto di qualità e nella facilitazione del lavoro condotto dalle regioni nel settore vitivinicolo.
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