Il soccorso istruttorio nei procedimenti amministrativi tra dovere di collaborazione ed autoresponsabilità del privato

In the field of public contracts, the term "preliminary aid" refers to the power-duty of the contracting station to urge participants in a procedure with public evidence to remedy any incompleteness and/or irregularities of a formal or documentary nature, thus avoiding the exclusion of the economic operator who, while possessing all the requirements of participation required by the current regulatory framework and the lex specialis of the tender, has not provided a correct or complete production of the same in the documentation presented. The institute, expressing the meeting point, differently fixed over time, between the two opposing principles of par condicio competitorum and favor partecipationis, submitted to the interpreters numerous application problems, from time to time overcome by giving preference to the need for equal treatment between economic operators or to the need to extend the sphere of potential contractors with the Public Administration. Following the extension of the scope of the investigation aid institute to any procedural administrative activity, carried out through a jurisprudential interpretation that revitalizes the article 6 of law n. 241/1990, the institution becomes a general rule requiring the person responsible for the proceedings to request the private individual to issue and correct incorrect or incomplete declarations or requests. In this context, the problem of the balance between the principles mentioned above has acquired a broader dimension, particularly in comparative or mass procedures, where the need to respect the par condiction among the participants is particularly felt.

Nell’ambito della materia dei contratti pubblici, con il termine “soccorso istruttorio” ci si riferisce al potere-dovere della stazione appaltante di sollecitare i partecipanti ad una procedura ad evidenza pubblica a porre rimedio ad eventuali incompletezze e/o irregolarità di carattere formale o documentale, evitando così l’esclusione dell’operatore economico che, pur possedendo tutti i requisiti di partecipazione richiesti dal quadro normativo vigente e dalla lex specialis di gara, non abbia fornito una corretta o completa produzione degli stessi nella documentazione presentata. L’istituto, esprimendo il punto di incontro, diversamente fissato nel tempo, tra i due contrapposti princìpi di par condicio competitorum e di favor partecipationis, ha sottoposto all’attenzione degli interpreti numerosi problemi applicativi, di volta in volta superati attribuendo preferenza all’esigenza di parità di trattamento tra gli operatori economici oppure alla necessità di ampliamento della sfera dei potenziali contraenti con la Pubblica Amministrazione. A seguito dell’estensione della portata applicativa dell’istituto del soccorso istruttorio ad ogni attività amministrativa procedimentalizzata, realizzata attraverso un’interpretazione giurisprudenziale che rivitalizza l’art. 6, comma 1, lett. b), della L. n. 241/1990, l’istituto diviene una regola generale che impone al responsabile del procedimento di richiedere al privato il rilascio e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete. In tale contesto il problema del contemperamento tra i princìpi sopra citati ha acquisito una dimensione più ampia, in particolar modo nelle procedure comparative o di massa, dove la necessità del rispetto della par condicio tra i partecipanti risulta particolarmente avvertita.