This thesis aims at exploring the relationship between secrecy and diplomacy throughout history and understanding whether secret diplomacy is still feasible in the light of contemporary demands for openness and in the context of the Digital Age. In fact, while secrecy has imbued Western diplomacy from antiquity especially to protect information crucial for the security and survival of states, recent times have seen both an increase in the pressures for transparency - by the public, the press, or the parliament - and in the technological means to breach governmental secrecy. The case study of Cablegate, the WikiLeaks' unauthorised disclosure of around a quarter million US classified diplomatic cables in 2010, exemplifies the combination of the two elements. Indeed, the episode was followed by some steps towards more openness; however, I will argue that this was mostly apparent and temporary, as diplomacy became more closed, freedom of expression was restricted, and the US government responded in a way which encouraged even more secretiveness. More in general, I will claim that secret diplomacy, far from being over, will endure because of the functionality of secrecy, and the adaptability of diplomacy.

L'intento della presente tesi è quello di esplorare la relazione tra segretezza e diplomazia nel corso della storia e capire se la diplomazia segreta è ancora percorribile alla luce delle attuali pressioni per ottenere più trasparenza e nel contesto dell'era digitale. Se la segretezza ha pervaso la diplomazia occidentale dall'antichità, specie per proteggere informazione cruciale per la sicurezza e la sopravvivenza degli stati, la contemporaneità ha però visto aumentare sia l'opposizione ad essa - proveniente dal pubblico, dalla stampa e dai parlamenti - che i mezzi tecnologici per penetrare i segreti governativi. Il caso studio di Cablegate, la diffusione non autorizzata da parte di WikiLeaks nel 2010 di circa 250mila documenti diplomatici riservati, esemplifica la combinazione dei due elementi. Senza dubbio l'episodio è stato seguito da alcuni progressi verso la trasparenza, i quali però hanno affiancato un ambiente diplomatico più chiuso, restrizioni della libertà di espressione, e reazioni governative statunitensi che hanno portato a ulteriore segretezza. Dunque, dimostrerò che l'apertura promossa da Cablegate è stata solo apparente e temporanea, e che, più in generale, la diplomazia segreta, lungi dall'essere giunta al termine, resisterà per via della funzionalità della segretezza e dell'adattabilità della diplomazia.

Diplomazia segreta tra richieste di trasparenza ed era digitale: un'analisi storica dall'antichità occidentale al caso Cablegate

CERNIGLIA, VALENTINA
2022/2023

Abstract

This thesis aims at exploring the relationship between secrecy and diplomacy throughout history and understanding whether secret diplomacy is still feasible in the light of contemporary demands for openness and in the context of the Digital Age. In fact, while secrecy has imbued Western diplomacy from antiquity especially to protect information crucial for the security and survival of states, recent times have seen both an increase in the pressures for transparency - by the public, the press, or the parliament - and in the technological means to breach governmental secrecy. The case study of Cablegate, the WikiLeaks' unauthorised disclosure of around a quarter million US classified diplomatic cables in 2010, exemplifies the combination of the two elements. Indeed, the episode was followed by some steps towards more openness; however, I will argue that this was mostly apparent and temporary, as diplomacy became more closed, freedom of expression was restricted, and the US government responded in a way which encouraged even more secretiveness. More in general, I will claim that secret diplomacy, far from being over, will endure because of the functionality of secrecy, and the adaptability of diplomacy.
2022
Secret diplomacy amid transparency pressures and the Digital Age: a history from Western antiquity to the case of Cablegate
L'intento della presente tesi è quello di esplorare la relazione tra segretezza e diplomazia nel corso della storia e capire se la diplomazia segreta è ancora percorribile alla luce delle attuali pressioni per ottenere più trasparenza e nel contesto dell'era digitale. Se la segretezza ha pervaso la diplomazia occidentale dall'antichità, specie per proteggere informazione cruciale per la sicurezza e la sopravvivenza degli stati, la contemporaneità ha però visto aumentare sia l'opposizione ad essa - proveniente dal pubblico, dalla stampa e dai parlamenti - che i mezzi tecnologici per penetrare i segreti governativi. Il caso studio di Cablegate, la diffusione non autorizzata da parte di WikiLeaks nel 2010 di circa 250mila documenti diplomatici riservati, esemplifica la combinazione dei due elementi. Senza dubbio l'episodio è stato seguito da alcuni progressi verso la trasparenza, i quali però hanno affiancato un ambiente diplomatico più chiuso, restrizioni della libertà di espressione, e reazioni governative statunitensi che hanno portato a ulteriore segretezza. Dunque, dimostrerò che l'apertura promossa da Cablegate è stata solo apparente e temporanea, e che, più in generale, la diplomazia segreta, lungi dall'essere giunta al termine, resisterà per via della funzionalità della segretezza e dell'adattabilità della diplomazia.
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