Inquadrando l’opera di Risset nel più vasto quadro dell’eteroglossia e della letteratura italiana fuori d’Italia, Brugnolo (La lingua di cui si vanta Amore, 2009) riscontra in una breve analisi stilistica della prima raccolta una corrispondenza con i tratti caratteristici del linguaggio della poesia ermetica italiana (cfr. Mengaldo 1991). L’obiettivo della tesi è di condurre, attraverso uno spoglio sistematico dei testi, un’analisi più approfondita della presenza di questi tratti in "Amor di lontano", esaminando fino a che punto Risset agisca in questa direzione e discutendo i casi controtendenza, per poi applicare lo stesso schema alla seconda raccolta autotradotta, "Il tempo dell’istante".
Le autotraduzioni di Jacqueline Risset. Lingua e stile di "Amor di lontano" e "Il tempo dell'istante"
SAROLDI, ANNA
2017/2018
Abstract
Inquadrando l’opera di Risset nel più vasto quadro dell’eteroglossia e della letteratura italiana fuori d’Italia, Brugnolo (La lingua di cui si vanta Amore, 2009) riscontra in una breve analisi stilistica della prima raccolta una corrispondenza con i tratti caratteristici del linguaggio della poesia ermetica italiana (cfr. Mengaldo 1991). L’obiettivo della tesi è di condurre, attraverso uno spoglio sistematico dei testi, un’analisi più approfondita della presenza di questi tratti in "Amor di lontano", esaminando fino a che punto Risset agisca in questa direzione e discutendo i casi controtendenza, per poi applicare lo stesso schema alla seconda raccolta autotradotta, "Il tempo dell’istante".È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/4047