Al giorno d’oggi le imprese devono essere sempre pronte a adattarsi e a fronteggiare nuove sfide, dovendo soddisfare le aspettative sempre più alte del mercato e di tutti i portatori d’interesse, e nel frattempo dovendosi attenere alle crescenti complessità: nuove leggi, linee guida e standard di rendicontazione. La comunicazione aziendale è cambiata, le complessità sono maggiori, si richiedono requisiti sempre più rigorosi e maggiore trasparenza al fine di tutelare gli interessi degli stakeholders, le quali esigenze sono sempre più alte. Infatti, nel contesto in cui viviamo attualmente in cui prendono sempre più piede le problematiche etiche, sociali e ambientali nasce l’esigenza di una rappresentazione veritiera e completa della realtà aziendale, che comprenda tutte le diverse prospettive oltre a quella economico-finanziaria. La risposta a tale bisogno è il report integrato, il quale non si limita alla mera rappresentazione dei dati non finanziari, ma connette le informazioni finanziarie del bilancio tradizionale con quelle del bilancio di sostenibilità. Tuttavia, redigere un report integrato implica molte complessità, necessita il cambiamento dell’intera cultura aziendale e del modo di pensare che diventa un vero e proprio “pensare integrato”. Per tale motivo la mia tesi inizialmente prende in analisi il report integrato in tutte le sue sfaccettature, dopo di che si approccia sulla redazione di questo, nonché sullo studio delle linee guida e gli standard di rendicontazione sociale nazionali e internazionali forniti ai fini della stesura di quest’ultimo. Infine, ho deciso di porre la mia attenzione su un caso reale che ha suscitato particolarmente il mio interesse: il caso del Gruppo Volkswagen AG, il quale nel 2015 ha perso forte credibilità essendo stato travolto dal vortice Dieselgate. A dimostrazione del fatto che anche grandi colossi come il Gruppo Volkswagen AG, campione dell’etica e detenente del primato di sostenibilità nel settore automobilistico, possano autodistruggere la fiducia e la reputazione costruitasi negli anni. Le domande che mi sono posta e alla quale cercherò di rispondere sono: per quale motivo spingersi a tanto? A che dati attenersi per garantire un processo decisionale corretto? Come e di chi fidarsi?

Analisi del report integrato e standard di rendicontazione sociale con focus sul caso Volkswagen

PREVITALI, SOFIA
2019/2020

Abstract

Al giorno d’oggi le imprese devono essere sempre pronte a adattarsi e a fronteggiare nuove sfide, dovendo soddisfare le aspettative sempre più alte del mercato e di tutti i portatori d’interesse, e nel frattempo dovendosi attenere alle crescenti complessità: nuove leggi, linee guida e standard di rendicontazione. La comunicazione aziendale è cambiata, le complessità sono maggiori, si richiedono requisiti sempre più rigorosi e maggiore trasparenza al fine di tutelare gli interessi degli stakeholders, le quali esigenze sono sempre più alte. Infatti, nel contesto in cui viviamo attualmente in cui prendono sempre più piede le problematiche etiche, sociali e ambientali nasce l’esigenza di una rappresentazione veritiera e completa della realtà aziendale, che comprenda tutte le diverse prospettive oltre a quella economico-finanziaria. La risposta a tale bisogno è il report integrato, il quale non si limita alla mera rappresentazione dei dati non finanziari, ma connette le informazioni finanziarie del bilancio tradizionale con quelle del bilancio di sostenibilità. Tuttavia, redigere un report integrato implica molte complessità, necessita il cambiamento dell’intera cultura aziendale e del modo di pensare che diventa un vero e proprio “pensare integrato”. Per tale motivo la mia tesi inizialmente prende in analisi il report integrato in tutte le sue sfaccettature, dopo di che si approccia sulla redazione di questo, nonché sullo studio delle linee guida e gli standard di rendicontazione sociale nazionali e internazionali forniti ai fini della stesura di quest’ultimo. Infine, ho deciso di porre la mia attenzione su un caso reale che ha suscitato particolarmente il mio interesse: il caso del Gruppo Volkswagen AG, il quale nel 2015 ha perso forte credibilità essendo stato travolto dal vortice Dieselgate. A dimostrazione del fatto che anche grandi colossi come il Gruppo Volkswagen AG, campione dell’etica e detenente del primato di sostenibilità nel settore automobilistico, possano autodistruggere la fiducia e la reputazione costruitasi negli anni. Le domande che mi sono posta e alla quale cercherò di rispondere sono: per quale motivo spingersi a tanto? A che dati attenersi per garantire un processo decisionale corretto? Come e di chi fidarsi?
2019
Analysis of integrated report and social reporting standards with focus on the Volkswagen case
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