All’interno della trattazione, viene affrontato in modo sistematico il tema del trasferimento di azienda e di ramo di azienda, prestando particolare attenzione al dato comunitario: il confronto con il diritto dell’Unione europea si rivela, infatti, imprescindibile per uno studio della fattispecie nella sua complessità. L’analisi parte dalla controversa individuazione dell’oggetto dell’atto traslativo, per arrivare al titolo in forza del quale quest’ultimo si può realizzare e alle garanzie individuali predisposte nei confronti dei lavoratori coinvolti. In primo luogo, viene affrontata l’elaborazione giurisprudenziale da parte della Corte di Giustizia della nozione di entità economica, al fine di delineare l’ambito oggettivo di applicazione delle direttive di riferimento. Successivamente, dopo aver analizzato i cambiamenti che hanno caratterizzato la struttura dell’impresa dall’emanazione del codice civile ai giorni nostri, viene illustrato come il nostro ordinamento, non senza difficoltà, ha recepito queste indicazioni comunitarie. Passando poi per l’analisi del titolo sulla base del quale il trasferimento può realizzarsi, si viene a trattare del trasferimento del ramo di azienda, con le discusse modifiche legislative introdotte dal decreto legislativo n. 276/2003, sempre prendendo come riferimento la normativa europea e l’interpretazione data dai giudici comunitari. Inoltre, si affronta il difficile rapporto tra la disciplina sul trasferimento di ramo aziendale e la successione in contratti di appalto nei settori c.d. labour intensive. Infine, sono illustrate le garanzie individuali, che l’ordinamento riconosce ai lavoratori coinvolti nell’operazione traslativa, riguardanti la continuazione del rapporto di lavoro, i diritti derivanti da fonti collettive e il problema della sostituzione del contratto collettivo del cedente.
Trasferimento d'azienda e di ramo d'azienda e rapporti di lavoro
ROVESCALA, FRANCESCA
2016/2017
Abstract
All’interno della trattazione, viene affrontato in modo sistematico il tema del trasferimento di azienda e di ramo di azienda, prestando particolare attenzione al dato comunitario: il confronto con il diritto dell’Unione europea si rivela, infatti, imprescindibile per uno studio della fattispecie nella sua complessità. L’analisi parte dalla controversa individuazione dell’oggetto dell’atto traslativo, per arrivare al titolo in forza del quale quest’ultimo si può realizzare e alle garanzie individuali predisposte nei confronti dei lavoratori coinvolti. In primo luogo, viene affrontata l’elaborazione giurisprudenziale da parte della Corte di Giustizia della nozione di entità economica, al fine di delineare l’ambito oggettivo di applicazione delle direttive di riferimento. Successivamente, dopo aver analizzato i cambiamenti che hanno caratterizzato la struttura dell’impresa dall’emanazione del codice civile ai giorni nostri, viene illustrato come il nostro ordinamento, non senza difficoltà, ha recepito queste indicazioni comunitarie. Passando poi per l’analisi del titolo sulla base del quale il trasferimento può realizzarsi, si viene a trattare del trasferimento del ramo di azienda, con le discusse modifiche legislative introdotte dal decreto legislativo n. 276/2003, sempre prendendo come riferimento la normativa europea e l’interpretazione data dai giudici comunitari. Inoltre, si affronta il difficile rapporto tra la disciplina sul trasferimento di ramo aziendale e la successione in contratti di appalto nei settori c.d. labour intensive. Infine, sono illustrate le garanzie individuali, che l’ordinamento riconosce ai lavoratori coinvolti nell’operazione traslativa, riguardanti la continuazione del rapporto di lavoro, i diritti derivanti da fonti collettive e il problema della sostituzione del contratto collettivo del cedente.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/4148