An analysis of causes and effects of lobbying at European level

The thesis begins with a brief introduction in which it is explained what is lobbying. The answer that will be given is that this activity comprises all those actions, carried out by a specific group that share the same interests, with the aim of influencing the political world with incentives of economic, or other, nature. The first chapter analyses the two-level system that characterizes European lobbying. Its main focus is that of explaining why do lobbies exist and what are their main instruments. The second chapter starts by analysing the “median voter theorem” in order to later introduce the idea that lobbies have a double folded role in this model. On the one hand, they alter the political platform of the candidates in order to make it stray away from the preferences of the median voter and closer to that of the lobby itself. On the other hand, lobbies convey information to the electorate. The third chapter starts by taking into account the classic model regarding the allocation of resources by an agent to various groups at the national level. We depart from this model by introducing two variables: K, that is the necessity of the various groups over these resources and (δ) that is the level of information the politician has over the former variable. The fourth chapter takes into account lobbying in the EU and employs the instruments developed during the thesis in order to give a deep analysis of this process. The last chapter is the closing one and sums up what has been said during the thesis, coming to the conclusion that lobbying does not only have a negative role in the economy, but that it is on the other hand a rational response to the chronic lack of information that affect modern democracies

La tesi si compone di una breve introduzione in cui viene identificato in maniera univoca cosa è il processo di lobbying, ovvero in cui si esplicita come una lobby sia un gruppo di pressione in grado di influenzare il mondo politico tramite incentivi economici o di altro tipo. A seguire, il primo capitolo si apre con un’analisi del modello a due livelli che caratterizza l’attività di lobbying Europeo. Si fornisce successivamente una spiegazione del perché sussistano le attività di lobbying a le loro modalità. Il Secondo capitolo inaugura la sezione della tesi di carattere più puramente politico-economico. Punto di partenza per questa analisi è il “median voter theorem”, per poi introdurre la tesi secondo cui le lobby svolgono una duplice funzione all’interno di questo modello. La prima azione è quella di modificare la piattaforma politica dei candidati, tramite incentivi di carattere economico, facendo sì che essa si discosti dal punto centrale della distribuzione delle preferenze, adagiandosi su posizioni più favorevoli allo specifico gruppo d’interesse. La seconda sezione del capitolo introduce invece il concetto di trasferimento di informazioni da parte della lobby agli elettori. Il terzo capitolo parte da una descrizione del modello classico di allocazione delle risorse da parte di un agente fra più gruppi a livello nazionale od Europeo, arrivando al concetto di misallocazione delle risorse nel caso tipico in cui uno di questi gruppi formi una lobby. Partendo da questa analisi introduco due variabili trascurate dal modello classico. La prima è quella della necessità, ovvero del concetto che non tutti i gruppi abbiano eguale bisogno di risorse, ma che questa loro allocazione debba essere relativa non alla dimensione numerica relativa del gruppo, ma alla commistione fra questa dimensione e la necessità di risorse da parte del gruppo specifico. A questo punto subentra la seconda variabile (δ) che rappresenta il livello di informazione circa le reali necessità dei diversi gruppi. Il quarto capitolo prende in considerazione quelle che sono le modalità di lobbying proprie dell’ UE ed utilizza gli strumenti che si sono creati nel corso della tesi per fornire un’analisi accurata di questo fenomeno. L’ultimo capitolo è quello conclusivo in cui riassumo quanto scritto nel corso della tesi e giungo alla conclusione che l’attività di lobbying non ha solamente un ruolo negativo nell’economia e nella società civile, ma che esistono almeno dei casi in cui le lobby provocano dei mutamenti favorevoli.