While in today’s globalized world, the battle for geopolitical predominance is fought with many weapons, knowledge and data still represent the fulcrum of every strategy. While in today’s geopolitical environment China is a fully acknowledged leading actor, western public opinion typically knows very little about Chinese politics and society. The information and analysis the ‘West’ has on China is more often than not provided by Western media not always fully and well informed on China- In academia too there is not enough knowledge about balances, transformations, problems of Chinese society, a society often considered like a “monochromatic forest”, strongly controlled by the communist regime. However, in post-Mao era many things have changed in China: after a progressive social stratification, a gradual pluralization of the discourse in academia, groups of interest, media and élites, and last but not least in the Communist Party itself has taken place. In fact, social balances and the ideology of the regime, have profoundly changed. In order to really understand Chinese politics and society, we need to understand that China it’s not a monolith, that ideological debate, linked with the rising social problems, is rooted and pluralized. Providing an overview on the social transformations that took place in the post- Mao era, considering the social cleavages derived from these transformations and the élites’s and media’s discourse, this dissertation wants to prove that China is not a “monochromatic forest” unable to think critically, but a nation with a vital and peculiar internal debate, despite the strong censorship and propaganda apparatus.

Nel mondo globalizzato di oggi, la battaglia per il predominio geopolitico si combatte con una moltitudine di armi, ma la conoscenza e l’informazione rimangono il centro di ogni strategia. Nella politica internazionale, la Cina è oggi un attore protagonista a pieno titolo, eppure di questo gigante asiatico l’opinione pubblica occidentale conosce mediamente poco, spesso limitandosi alle informazioni fornite dai media generalisti; al di fuori del mondo accademico, molto poco si conosce sugli equilibri, le trasformazioni, le problematiche della società cinese, spesso pensando che poco o nulla si muova sotto lo stretto controllo del regime comunista. Nonostante quella che è l’opinione più diffusa nel mondo occidentale, molto è cambiato nella Repubblica Popolare Cinese nel corso degli ultimi decenni: è cambiata la composizione della società, sono cambiate la retorica e l’ideologia politica del regime al potere, ma soprattutto sono cambiate le problematiche da affrontare, con una progressiva stratificazione della società e una graduale diversificazione delle opinioni nei media, nell’accademia, nelle élites economiche e persino nelle varie realtà legate al Partito Comunista. Per capire pienamente la società e le strategie geopolitiche cinesi, bisogna anzitutto convincersi che la Cina non è un monolite come potrebbe sembrare, che il dibattito delle idee, legato ai cambiamenti sociali, è presente e diversificato. Questo elaborato intende dimostrare, con una panoramica sulle trasformazioni avvenute nella società cinese, sulle fratture sociali che ne sono conseguenza e sulle ricadute che questi processi sociali hanno avuto e hanno tuttora sul comportamento delle élites e dei media, non solo che la Cina non è una “foresta monocromatica”, incapace di un pensiero autonomo e critico, ma che il suo dibattito interno, nonostante il forte apparato di propaganda e controllo statale, è vivo e sotto molti aspetti originale.

Il dibattito delle idee nella Cina del XXI° secolo: élites, vecchi e nuovi media tra repressione e confronto

MOZZICATO, MATTIA
2014/2015

Abstract

While in today’s globalized world, the battle for geopolitical predominance is fought with many weapons, knowledge and data still represent the fulcrum of every strategy. While in today’s geopolitical environment China is a fully acknowledged leading actor, western public opinion typically knows very little about Chinese politics and society. The information and analysis the ‘West’ has on China is more often than not provided by Western media not always fully and well informed on China- In academia too there is not enough knowledge about balances, transformations, problems of Chinese society, a society often considered like a “monochromatic forest”, strongly controlled by the communist regime. However, in post-Mao era many things have changed in China: after a progressive social stratification, a gradual pluralization of the discourse in academia, groups of interest, media and élites, and last but not least in the Communist Party itself has taken place. In fact, social balances and the ideology of the regime, have profoundly changed. In order to really understand Chinese politics and society, we need to understand that China it’s not a monolith, that ideological debate, linked with the rising social problems, is rooted and pluralized. Providing an overview on the social transformations that took place in the post- Mao era, considering the social cleavages derived from these transformations and the élites’s and media’s discourse, this dissertation wants to prove that China is not a “monochromatic forest” unable to think critically, but a nation with a vital and peculiar internal debate, despite the strong censorship and propaganda apparatus.
2014
The ideological debate in XXIth century China: élites, old and new media between repression and discussion
Nel mondo globalizzato di oggi, la battaglia per il predominio geopolitico si combatte con una moltitudine di armi, ma la conoscenza e l’informazione rimangono il centro di ogni strategia. Nella politica internazionale, la Cina è oggi un attore protagonista a pieno titolo, eppure di questo gigante asiatico l’opinione pubblica occidentale conosce mediamente poco, spesso limitandosi alle informazioni fornite dai media generalisti; al di fuori del mondo accademico, molto poco si conosce sugli equilibri, le trasformazioni, le problematiche della società cinese, spesso pensando che poco o nulla si muova sotto lo stretto controllo del regime comunista. Nonostante quella che è l’opinione più diffusa nel mondo occidentale, molto è cambiato nella Repubblica Popolare Cinese nel corso degli ultimi decenni: è cambiata la composizione della società, sono cambiate la retorica e l’ideologia politica del regime al potere, ma soprattutto sono cambiate le problematiche da affrontare, con una progressiva stratificazione della società e una graduale diversificazione delle opinioni nei media, nell’accademia, nelle élites economiche e persino nelle varie realtà legate al Partito Comunista. Per capire pienamente la società e le strategie geopolitiche cinesi, bisogna anzitutto convincersi che la Cina non è un monolite come potrebbe sembrare, che il dibattito delle idee, legato ai cambiamenti sociali, è presente e diversificato. Questo elaborato intende dimostrare, con una panoramica sulle trasformazioni avvenute nella società cinese, sulle fratture sociali che ne sono conseguenza e sulle ricadute che questi processi sociali hanno avuto e hanno tuttora sul comportamento delle élites e dei media, non solo che la Cina non è una “foresta monocromatica”, incapace di un pensiero autonomo e critico, ma che il suo dibattito interno, nonostante il forte apparato di propaganda e controllo statale, è vivo e sotto molti aspetti originale.
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