RENDICONTAZIONE NON FINANZIARIA E DIRETTIVA 2014/95/UE: IL CASO FCA E L'ANALISI DEI DATI ESG

In response to an economic and social context in which “environmental factors” are becoming increasingly important, companies are expressing the need for a sustainability policy and are increasingly inclined to adopt ESG (Environment, Social and Governance) criteria. This need is accompanied by important regulatory references, such as the Paris Agreement, the 2030 Agenda for Sustainable Development and the European Strategy for 2050 which will be specifically referred to in the first chapter of the paper. The second chapter will deal with voluntary reporting on non-financial information: • the contributions made by renowned scholars J.K. Galbraith and R.E. Freeman to the dimension of Corporate Social Responsibility (CSR); • the main reasons why companies voluntarily disclose their non-financial information; • the socio-economic theories underlying voluntary reporting (Legitimacy Theory, Agency Theory, Signalling Theory, Capital Need Theory). The topics of impression management and assurance will also be described. This will be followed by a description of the Sustainability Report, the Integrated Report and the Intellectual Capital Balance Sheet, among the various voluntary reporting models that can be used by companies. The third chapter will focus on the introduction of the mandatory non-financial statement (DNF); it will be analyzed the Directive 2014/95/EU and its implementation at national level through Legislative Decree 254/2016. At the same time, a comparative analysis will be made between the study conducted by Deloitte (“National Observatory on Non-Financial Reporting”) and the study conducted by KPMG (“Survey on the application of Legislative Decree 254/2016”); this comparison provides an overview of the choices made by national companies in relation to the new non-financial reporting obligation. At the end of the chapter, a focus on DNF performance within the automotive and components sector will be included, anticipating the subsequent analysis of the Fiat-Chrysler Automobiles (FCA) business case. The fourth chapter will be totally dedicated to the analysis of the FCA business case: regulatory compliance and ESG performance analysis (Environment Pillar Score, Social Pillar Score, Governance Pillar Score, ESG Score, ESG Controversies Score, ESG Combined (ESGC) Score). The analysis of this performance will be carried out thanks to data obtained from the Refinitiv dataset (database: Thomson Reuters Eikon). Finally, they will be compared: • the DNF of the FCA Group with that of the PSA Group, the Renault Group and the Volkswagen Group; • ESG Score, ESG Controversies Score and ESG Combined Score of the FCA Group against the industry median; • ESG Score, ESG Controversies Score and ESG Combined Score of the FCA Group with respect to the above mentioned Groups.

In risposta ad un contesto economico-sociale in cui i “fattori ambientali” acquisiscono sempre maggiore rilevanza economica, le imprese esprimono l’esigenza di una politica di sostenibilità e sono sempre più propense all’adozione di criteri ESG (Environment, Social e Governance). Tale esigenza è accompagnata da importanti riferimenti normativi, quali l’Accordo di Parigi, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e la Strategia europea per il 2050 cui si farà specificatamente riferimento nel primo capitolo dell’elaborato. Il secondo capitolo tratterà la rendicontazione volontaria sulle informazioni non finanziarie, facendo riferimento: • ai contributi apportati dai noti studiosi J.K. Galbraith e R.E. Freeman alla dimensione della Corporate Social Responsibility (CSR); • alle motivazioni principali che inducono le aziende a comunicare volontariamente le proprie informazioni non finanziarie; • alle teorie socio-economiche alla base della rendicontazione volontaria (Teoria della legittimità, Teoria dell’agenzia, Teoria della segnalazione, Teoria del fabbisogno di capitale). Verranno inoltre descritti i temi dell’impression management e dell’assurance. Seguirà, tra i vari modelli di rendicontazione volontaria utilizzabili dalle imprese, la descrizione del bilancio di sostenibilità, del report integrato e del bilancio del capitale intellettuale. Il terzo capitolo si focalizzerà sull’introduzione della dichiarazione non finanziaria (DNF) obbligatoria; verrà analizzata la Direttiva 2014/95/UE ed il suo recepimento a livello nazionale tramite il D.Lgs. 254/2016. Di pari passo verrà effettuata un’analisi comparativa tra lo studio realizzato da Deloitte (“Osservatorio Nazionale sulla Rendicontazione non Finanziaria”) e lo studio effettuato da KPMG (“Survey sull’applicazione del D.Lgs. 254/2016”); tale confronto fornisce una panoramica riguardo le scelte intraprese dalle società nazionali in relazione al nuovo obbligo di rendicontazione non finanziaria. Al temine del capitolo, sarà inserito un focus sull’andamento della DNF all’interno del settore automobili e componentistica che anticiperà la successiva analisi del caso aziendale Fiat-Chrysler Automobiles (FCA). Il quarto capitolo sarà totalmente dedicato all’analisi del caso aziendale FCA: adeguamento alla normativa e analisi della performance ESG (Environment Pillar Score, Social Pillar Score, Governance Pillar Score, ESG Score, ESG Controversies Score, ESG Combined (ESGC) Score). L’analisi di tale performance sarà effettuata grazie ai dati ricavati dal dataset di Refinitiv (banca dati: Thomson Reuters Eikon). Infine, si confronteranno: • la DNF del Gruppo FCA con quella del Gruppo PSA, del Gruppo Renault e del Gruppo Volkswagen; • ESG Score, ESG Controversies Score e ESG Combined Score del Gruppo FCA rispetto alla mediana di settore; • ESG Score, ESG Controversies Score e ESG Combined Score del Gruppo FCA rispetto ai Gruppi sopracitati.