Il presente elaborato intende verificare, attraverso un’analisi qualitativa corpus-based, l’eventuale presenza dell’italiano popolare sul web. Con il generale aumento del livello di istruzione e l’avvento del nuovo millennio, i linguisti si sono domandati se si potesse ancora parlare di italiano popolare come di una varietà del repertorio dell’italiano. Sebbene per alcuni sia da considerare una varietà ormai obsoleta, altri notano come alcuni tratti dell’italiano popolare siano oggi riscontrabili in scritture burocratico-amministrative e in scritture del web. Partendo da un’osservazione empirica, supportata dalla letteratura, si è deciso di sfruttare la correlazione fra il fatto di credere in teorie complottiste e l’avere uno scarso livello di istruzione e cercare esempi di italiano popolare in post e commenti di gruppi complottisti su Facebook. Dopo una panoramica sull’evoluzione storica di che cosa si intenda per italiano popolare e come si sia formato, si è proceduto con una comparazione dei tratti dell’italiano popolare con i tratti dell’italiano neo-standard, per poi presentare una descrizione dell’italiano del web (o e-taliano). Il corpus per l’analisi è stato creato estraendo i post e i commenti da due gruppi complottisti pubblici su Facebook. Il corpus è stato poi annotato manualmente con UAM CorpusTool 2.8.17 sulla base dei tratti tipici dell’italiano popolare e analizzato attraverso la versione demo di Read-It, Dylan TextTools v2.1.9, per verificarne gli aspetti di leggibilità. I risultati di entrambe le analisi sono stati comparati con quelli ottenuti dalle analisi svolte su un corpus di riferimento tratto dall’Archivio Ligure di Scrittura Popolare con la stessa metodologia. Dai risultati ottenuti non si può affermare che si tratti di italiano popolare, tuttavia dei tratti dell’italiano popolare sono stati riscontrati e l’analisi di leggibilità ha dato risultati analoghi. Questo potrebbe portare a pensare che i tratti fondamentali dell’italiano popolare possano essere mutati e che, nonostante diffusione della scuola dell’obbligo, una buona padronanza linguistica non sia ancora stata raggiunta. Ulteriori analisi, qualitative e quantitative, e confronti con corpora di italiano del web o neo-standard sarebbero necessari per poter affermare con sicurezza che si tratti di una varietà obsoleta del repertorio.

Dall’italiano popolare all’e-taliano popolare? Il caso dei gruppi complottisti su Facebook

BAZZURRO, GIULIA
2019/2020

Abstract

Il presente elaborato intende verificare, attraverso un’analisi qualitativa corpus-based, l’eventuale presenza dell’italiano popolare sul web. Con il generale aumento del livello di istruzione e l’avvento del nuovo millennio, i linguisti si sono domandati se si potesse ancora parlare di italiano popolare come di una varietà del repertorio dell’italiano. Sebbene per alcuni sia da considerare una varietà ormai obsoleta, altri notano come alcuni tratti dell’italiano popolare siano oggi riscontrabili in scritture burocratico-amministrative e in scritture del web. Partendo da un’osservazione empirica, supportata dalla letteratura, si è deciso di sfruttare la correlazione fra il fatto di credere in teorie complottiste e l’avere uno scarso livello di istruzione e cercare esempi di italiano popolare in post e commenti di gruppi complottisti su Facebook. Dopo una panoramica sull’evoluzione storica di che cosa si intenda per italiano popolare e come si sia formato, si è proceduto con una comparazione dei tratti dell’italiano popolare con i tratti dell’italiano neo-standard, per poi presentare una descrizione dell’italiano del web (o e-taliano). Il corpus per l’analisi è stato creato estraendo i post e i commenti da due gruppi complottisti pubblici su Facebook. Il corpus è stato poi annotato manualmente con UAM CorpusTool 2.8.17 sulla base dei tratti tipici dell’italiano popolare e analizzato attraverso la versione demo di Read-It, Dylan TextTools v2.1.9, per verificarne gli aspetti di leggibilità. I risultati di entrambe le analisi sono stati comparati con quelli ottenuti dalle analisi svolte su un corpus di riferimento tratto dall’Archivio Ligure di Scrittura Popolare con la stessa metodologia. Dai risultati ottenuti non si può affermare che si tratti di italiano popolare, tuttavia dei tratti dell’italiano popolare sono stati riscontrati e l’analisi di leggibilità ha dato risultati analoghi. Questo potrebbe portare a pensare che i tratti fondamentali dell’italiano popolare possano essere mutati e che, nonostante diffusione della scuola dell’obbligo, una buona padronanza linguistica non sia ancora stata raggiunta. Ulteriori analisi, qualitative e quantitative, e confronti con corpora di italiano del web o neo-standard sarebbero necessari per poter affermare con sicurezza che si tratti di una varietà obsoleta del repertorio.
2019
From Popular Italian to Popular E-talian? The Case of Conspiracy Groups on Facebook
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