Il presente lavoro ha la finalità di evidenziare attraverso una ricerca empirica, il livello di adempimento raggiunto dagli enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione circa le disposizioni derivanti dalla legge anticorruzione n. 190 del 6 Novembre 2012. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione dello scenario all'interno del quale sta evolvendo l'attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione con particolare riferimento alle nozioni di governo d'impresa, corporate social responsibility e compliance. Viene dato risalto al concetto di corruzione e alla sua diffusione nel mondo alla luce delle principali classifiche, arrivando a descrivere quali siano i principali accorgimenti a livello internazionale, nonché le modalità di recepimento di questi da parte dello Stato italiano. Inoltre vengono descritte da un punto di vista storico e mediante dati statistici le società partecipate e controllate. La seconda parte di codesto lavoro è dedicata ad un'attenta analisi della legge n. 190 del 6 Novembre del 2012 recante le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”. In tale fase, il lavoro prende in esame le norme che compongono la legge anticorruzione n. 190 del 2012, destinate in particolare agli enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione sulla base delle indicazioni contenute nella determinazione Anac n. 8/2015. Il lavoro dedica particolare attenzione al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione disciplinato dall'articolo 1, commi 5-14, il quale si affianca al Piano Nazionale Anticorruzione, nonché alle figure del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e all'istituto del “Whistleblowing”. Considerata la sua importanza ai fini della prevenzione della corruzione, un ampio paragrafo è dedicato alla disciplina della trasparenza ai sensi del DLgs 33/2013. L'ultima parte analizza i dati ottenuti da un questionario di ricerca sottoposto ad un campione di enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione. I dati sono rapportati a tre macro variabili quali, fatturato, settore di appartenenza e posizione geografica e confrontati con alcuni risultati delle indagini Anac. In conclusione il lavoro termina con la formulazione di un indicatore sintetico che permette di dare una valutazione qualitativa del livello di compliance raggiunto dagli enti studiati.
L'applicazione della legge anticorruzione negli enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione: alcune evidenze empiriche.
ADDUCI, ENRICO ANDREA
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro ha la finalità di evidenziare attraverso una ricerca empirica, il livello di adempimento raggiunto dagli enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione circa le disposizioni derivanti dalla legge anticorruzione n. 190 del 6 Novembre 2012. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione dello scenario all'interno del quale sta evolvendo l'attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione con particolare riferimento alle nozioni di governo d'impresa, corporate social responsibility e compliance. Viene dato risalto al concetto di corruzione e alla sua diffusione nel mondo alla luce delle principali classifiche, arrivando a descrivere quali siano i principali accorgimenti a livello internazionale, nonché le modalità di recepimento di questi da parte dello Stato italiano. Inoltre vengono descritte da un punto di vista storico e mediante dati statistici le società partecipate e controllate. La seconda parte di codesto lavoro è dedicata ad un'attenta analisi della legge n. 190 del 6 Novembre del 2012 recante le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”. In tale fase, il lavoro prende in esame le norme che compongono la legge anticorruzione n. 190 del 2012, destinate in particolare agli enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione sulla base delle indicazioni contenute nella determinazione Anac n. 8/2015. Il lavoro dedica particolare attenzione al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione disciplinato dall'articolo 1, commi 5-14, il quale si affianca al Piano Nazionale Anticorruzione, nonché alle figure del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e all'istituto del “Whistleblowing”. Considerata la sua importanza ai fini della prevenzione della corruzione, un ampio paragrafo è dedicato alla disciplina della trasparenza ai sensi del DLgs 33/2013. L'ultima parte analizza i dati ottenuti da un questionario di ricerca sottoposto ad un campione di enti controllati e partecipati dalla pubblica amministrazione. I dati sono rapportati a tre macro variabili quali, fatturato, settore di appartenenza e posizione geografica e confrontati con alcuni risultati delle indagini Anac. In conclusione il lavoro termina con la formulazione di un indicatore sintetico che permette di dare una valutazione qualitativa del livello di compliance raggiunto dagli enti studiati.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/4653