Mitografia ed esegesi omerica. Aristarco e le historiae degli scholia D a Omero, Iliade III-VII

In the field of ancient Homeric scholarship, an important issue is represented by the D-scholium to Il. 5.385, that starts with a (presumably literal) quote from Aristarchus. The methodological statement is then followed by the mythical episode of Otho and Ephialtes, introduced by a syntactic link meaning “therefore” which shows that the historia was considered by the compiler of the scholium (or, better, his exegetical source) as the most logical way of applying the Aristarchean precept, as well as the most suitable tool to explain the mythical content of the Iliad passage according to Aristarchus’ view. On these records, my research will focus on the analysis of the mythical D-historiae to Il. 3-7, with the purpose to investigate the exegetical use of mythical accounts in relation to the Aristarchus’ statement from sch. D Il. 5.385.

Nel quadro del dibattito in corso sul retroterra teorico dell'omeristica di Aristarco, sch. D Il. 5.385 offre un esempio di riutilizzo delle historiae mitografiche dal Mythographus Homericus in chiave esegetica, cioè per la spiegazione di passi iliadici. Lo scolio esordisce con un’enunciazione metodologica di Aristarco, connessa all’ historia sul mito di Oto ed Efialte tramite il nesso logico-consequenziale οὖν (“dunque”). La presenza di questa particella esplicativa mostra che l’impiego del mito a fini esplicativi è presentato dal compilatore degli scolii (o dalla sua fonte) come applicazione dell’indicazione di metodo aristarchea in apertura di scolio. A partire da questo dibattito, che recentemente ha visto nuovi e importanti sviluppi, nella presente ricerca si analizza un campione consistente di historiae mitiche contenute negli scolii D a Il. 3-7, in cerca di indizi comparabili e con lo scopo di verificare il trattamento esegetico delle historiae in relazione alla massima di metodo di Aristarco di sch. D Il. 5.385.