This paper aims to show how the new practices related to the principles of Recovery in the field of mental health are a source of new horizons of care and possibility of coexistence, which have remained so far unexplored. Care, understood as process of sharing and co-construction of new possibilities of life for those who suffer from mental health, for their family, and for the citizens living in the community. Coexistence, as a result of social inclusion, of breaking down the stigma, thanks to a necessary cultural change in the perspective of the mental disease. The patient, no longer object of the care, but subject of their treatment process, is worthy of trust and autonomy of choice, has the right to be accompanied and supported in their decisions and heard in their peculiar emotional feeling as a person and citizen: no longer as ill. In the Recovery process, narrations are the most important evidences of the undertaken new journey and the occurred changes. The clinical course of the symptoms can be overshadowed because the judgement of the individual on the perception of their well-being and quality of life becomes more important. Recovery involves the opportunity to look again to the future, with an eye on possible horizons. The essential tools on which Recovery journeys can be offered and shared are the promotion of creativity, of training and information, empathy, realism and resilience. It is about the possibility to restore and renovate oneself, breaking down the barriers of the stigma and the nosographic categorisation, and always operating according to a perspective of hope. An impressive cultural change which offers the opportunity to grow into a vision of acceptance of the individual peculiarities. Recovery as a chance to reflect upon man, who in the specificity of their feeling holds a unique and priceless individual, that any diagnostic cataloguing fails to grasp in its kaleidoscopic entirety.

Il presente lavoro intende dimostrare quanto le nuove pratiche legate ai principi di Recovery nell'ambito della salute mentale, siano fonte di nuovi orizzonti di cura e di possibilità di convivenza fino ad ora inesplorati. Cura, intesa come percorso di condivisione e co-costruzione di nuove possibilità di vita per chi soffre di salute mentale, per i suoi familiari e per i cittadini che abitano la comunità. Convivenza, come risultato dell'inclusione sociale, dell'abbattimento dello stigma in relazione ad un cambiamento culturale necessario sulla visione della malattia mentale. Il paziente, non più oggetto di cura, ma soggetto del proprio percorso di cura, è degno di fiducia ed autonomia di scelta, ha il diritto di essere accompagnato e sostenuto nelle proprie decisioni ed ascoltato nel suo peculiare sentire emozionale quale persona e cittadino: non più come malato. Nel percorso di Recovery le narrazioni sono le evidenze più importanti del nuovo cammino intrapreso e dei cambiamenti avvenuti. L'andamento clinico dei sintomi può essere messo in secondo piano in quanto acquisisce maggior importanza il giudizio del singolo in merito alla percezione del proprio benessere e della propria qualità di vita. Recovery implica l'opportunità di guardare di nuovo al futuro, con lo sguardo su orizzonti possibili. Gli strumenti fondamentali su cui proporre e condividere percorsi di Recovery sono la promozione della creatività, della formazione, dell'informazione, dell'empatia, del realismo e della resilienza. Si tratta della possibilità di ristrutturare e ristrutturarsi abbattendo le barriere dello stigma e della categorizzazione nosografica ed operando, sempre, secondo una prospettiva di speranza. Un cambiamento culturale imponente che offre l'opportunità di crescere in una visione di accettazione delle individuali peculiarità. Recovery come possibilità di riflessione sull'uomo che nella specificità del suo sentire, custodisce un essere unico ed irripetibile che qualsiasi catalogazione diagnostica non riesce a cogliere nella sua caleidoscopica interezza.

Recovery: lavori in corso per nuovi orizzonti di senso, di significato e di speranza nella malattia mentale.

ZACCHI, SILVIA
2015/2016

Abstract

This paper aims to show how the new practices related to the principles of Recovery in the field of mental health are a source of new horizons of care and possibility of coexistence, which have remained so far unexplored. Care, understood as process of sharing and co-construction of new possibilities of life for those who suffer from mental health, for their family, and for the citizens living in the community. Coexistence, as a result of social inclusion, of breaking down the stigma, thanks to a necessary cultural change in the perspective of the mental disease. The patient, no longer object of the care, but subject of their treatment process, is worthy of trust and autonomy of choice, has the right to be accompanied and supported in their decisions and heard in their peculiar emotional feeling as a person and citizen: no longer as ill. In the Recovery process, narrations are the most important evidences of the undertaken new journey and the occurred changes. The clinical course of the symptoms can be overshadowed because the judgement of the individual on the perception of their well-being and quality of life becomes more important. Recovery involves the opportunity to look again to the future, with an eye on possible horizons. The essential tools on which Recovery journeys can be offered and shared are the promotion of creativity, of training and information, empathy, realism and resilience. It is about the possibility to restore and renovate oneself, breaking down the barriers of the stigma and the nosographic categorisation, and always operating according to a perspective of hope. An impressive cultural change which offers the opportunity to grow into a vision of acceptance of the individual peculiarities. Recovery as a chance to reflect upon man, who in the specificity of their feeling holds a unique and priceless individual, that any diagnostic cataloguing fails to grasp in its kaleidoscopic entirety.
2015
Recovery: Work in progress for new horizons of sense, meaning and hope in the mental disease.
Il presente lavoro intende dimostrare quanto le nuove pratiche legate ai principi di Recovery nell'ambito della salute mentale, siano fonte di nuovi orizzonti di cura e di possibilità di convivenza fino ad ora inesplorati. Cura, intesa come percorso di condivisione e co-costruzione di nuove possibilità di vita per chi soffre di salute mentale, per i suoi familiari e per i cittadini che abitano la comunità. Convivenza, come risultato dell'inclusione sociale, dell'abbattimento dello stigma in relazione ad un cambiamento culturale necessario sulla visione della malattia mentale. Il paziente, non più oggetto di cura, ma soggetto del proprio percorso di cura, è degno di fiducia ed autonomia di scelta, ha il diritto di essere accompagnato e sostenuto nelle proprie decisioni ed ascoltato nel suo peculiare sentire emozionale quale persona e cittadino: non più come malato. Nel percorso di Recovery le narrazioni sono le evidenze più importanti del nuovo cammino intrapreso e dei cambiamenti avvenuti. L'andamento clinico dei sintomi può essere messo in secondo piano in quanto acquisisce maggior importanza il giudizio del singolo in merito alla percezione del proprio benessere e della propria qualità di vita. Recovery implica l'opportunità di guardare di nuovo al futuro, con lo sguardo su orizzonti possibili. Gli strumenti fondamentali su cui proporre e condividere percorsi di Recovery sono la promozione della creatività, della formazione, dell'informazione, dell'empatia, del realismo e della resilienza. Si tratta della possibilità di ristrutturare e ristrutturarsi abbattendo le barriere dello stigma e della categorizzazione nosografica ed operando, sempre, secondo una prospettiva di speranza. Un cambiamento culturale imponente che offre l'opportunità di crescere in una visione di accettazione delle individuali peculiarità. Recovery come possibilità di riflessione sull'uomo che nella specificità del suo sentire, custodisce un essere unico ed irripetibile che qualsiasi catalogazione diagnostica non riesce a cogliere nella sua caleidoscopica interezza.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/5104