Parallelamente alla sua produzione poetica in italiano, Amelia Rosselli compila anche una raccolta in inglese, Sleep (1953-1966), “libro privato” che rimane per gran parte inedita fino all’edizione di venti poesie per Rossi&Spera (1989) con traduzione di Antonio Porta e a quella, molto più ampia, curata da Emmanuela Tandello per Garzanti (1992). Si tratta in entrambi i casi di traduzioni approvate da Rosselli che, quindi, adombrano le diciannove poesie che la stessa Rosselli pubblica tra il 1986 e il 1992, per la maggior parte su stampa periodica e, in molti casi, su piccole riviste di scarsa diffusione e difficile reperimento. Con l’eccezione di un nucleo di testi apparsi su “Nuovi Argomenti” e inclusi nel Meridiano di recente pubblicazione (2012), queste poesie possono essere considerate disperse. Una prima fase del mio progetto è quindi consistita nel rintracciare e procurarmi i testi, guidata dalle note stilate dalla stessa Rosselli sui dattiloscritti dell’originale inglese conservati presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia. A questo nucleo si aggiungono due autotraduzioni del tutto inedite, provenienti dallo stesso Centro. Ho poi condotto una analisi comparativa sulle due versioni di ogni poesia, l’originale e la traduzione italiana, osservando in particolar modo come la compenetrazione dei due linguaggi nell’uso poetico di Rosselli coinvolga entrambi i testi, e non soltanto la traduzione italiana. Queste autotraduzioni forniscono una nuova prospettiva nell’ambito degli studi sul plurilinguismo nella produzione di Amelia Rosselli, in particolare per la peculiarità del loro status di traduzioni operate dall’autore stesso, e soprattutto dove si riscontrano differenze tra i due testi.
Amelia Rosselli auto-traduttrice: poesie disperse da "Sleep (1953-1966)"
SOZZANI, ALMA ROSA
2015/2016
Abstract
Parallelamente alla sua produzione poetica in italiano, Amelia Rosselli compila anche una raccolta in inglese, Sleep (1953-1966), “libro privato” che rimane per gran parte inedita fino all’edizione di venti poesie per Rossi&Spera (1989) con traduzione di Antonio Porta e a quella, molto più ampia, curata da Emmanuela Tandello per Garzanti (1992). Si tratta in entrambi i casi di traduzioni approvate da Rosselli che, quindi, adombrano le diciannove poesie che la stessa Rosselli pubblica tra il 1986 e il 1992, per la maggior parte su stampa periodica e, in molti casi, su piccole riviste di scarsa diffusione e difficile reperimento. Con l’eccezione di un nucleo di testi apparsi su “Nuovi Argomenti” e inclusi nel Meridiano di recente pubblicazione (2012), queste poesie possono essere considerate disperse. Una prima fase del mio progetto è quindi consistita nel rintracciare e procurarmi i testi, guidata dalle note stilate dalla stessa Rosselli sui dattiloscritti dell’originale inglese conservati presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia. A questo nucleo si aggiungono due autotraduzioni del tutto inedite, provenienti dallo stesso Centro. Ho poi condotto una analisi comparativa sulle due versioni di ogni poesia, l’originale e la traduzione italiana, osservando in particolar modo come la compenetrazione dei due linguaggi nell’uso poetico di Rosselli coinvolga entrambi i testi, e non soltanto la traduzione italiana. Queste autotraduzioni forniscono una nuova prospettiva nell’ambito degli studi sul plurilinguismo nella produzione di Amelia Rosselli, in particolare per la peculiarità del loro status di traduzioni operate dall’autore stesso, e soprattutto dove si riscontrano differenze tra i due testi.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/5261