La presente ricerca intende analizzare l’istituto della mediazione penale introdotto di recente nel nostro Sistema di Diritto penale. L’implementazione della medesima, portata avanti dalle leggi di rito, ha avuto un disuguale sviluppo nel territorio nazionale. Questa irregolare evoluzione dell’istituto è dovuta, principalmente, ai differenti momenti in cui ogni Provincia ha introdotto questa figura e alle differenze di regolazione che riceve da parte dei diversi diritti locali. Per tale ragione, la visuale seguita in questo studio subisce una limitazione territoriale, ossia l’analisi di detta figura processuale nell’ambito della sola Provincia di Buenos Aires. Gli obiettivi generali che guidano questo lavoro sono: Analizzare la legge 13.433, che introduce, in modo sistematico, la possibilità di accedere alla mediazione o conciliazione per la risoluzione delle controversie che abbiano origine da reati la cui pena massima non ecceda i sei anni. Indagare l’apprezzamento dell’opinione pubblica su tale istituto. Per tale scopo, si utilizza, come metodologia di ricerca, un metodo di analisi qualitativo, il cui oggetto è il dibattito mediatico nato come conseguenza di un caso concreto, risolto tramite l’istituto di mediazione. Questo caso è stato scelto perché risulta paradigmatico per almeno tre ordini di motivi: 1. Innanzitutto, il reato di omicidio colposo, sotteso dal caso giurisprudenziale preso in esame in questo studio, lede uno dei beni giuridici piú rilevanti dell’ordinamento: la vita. Di norma, la prassi prevede che con l’istituto della mediazione vengano risolti i casi di lieve entità. Il caso specifico diviene così di particolare interesse poiché, al contrario, ha ad oggetto un caso di grave entità . 2. La grande ripercussione mediatica del caso giuridico in questione. 3. Da ultimo, il suddetto caso ha ispirato un progetto di riforma della legge 13.433. Esso tende a limitare il campo di applicazione della figura di mediazione penale e, quindi, mira ad escludere la possibilità di risolvere, tramite tale istituto giuridico, le controversie nate da reati in conseguenza dei quali sia avvenuta la morte di un soggetto, anche qualora commessi a titolo di colpa.
Resoluciòn Alternativa de Conflictos penales en la Provincia de Buenos Aires y su recepciòn social a travès del anàlisis de discursos mediàticos publicados a raíz de un caso.
BRUNOTTO, CELINA
2017/2018
Abstract
La presente ricerca intende analizzare l’istituto della mediazione penale introdotto di recente nel nostro Sistema di Diritto penale. L’implementazione della medesima, portata avanti dalle leggi di rito, ha avuto un disuguale sviluppo nel territorio nazionale. Questa irregolare evoluzione dell’istituto è dovuta, principalmente, ai differenti momenti in cui ogni Provincia ha introdotto questa figura e alle differenze di regolazione che riceve da parte dei diversi diritti locali. Per tale ragione, la visuale seguita in questo studio subisce una limitazione territoriale, ossia l’analisi di detta figura processuale nell’ambito della sola Provincia di Buenos Aires. Gli obiettivi generali che guidano questo lavoro sono: Analizzare la legge 13.433, che introduce, in modo sistematico, la possibilità di accedere alla mediazione o conciliazione per la risoluzione delle controversie che abbiano origine da reati la cui pena massima non ecceda i sei anni. Indagare l’apprezzamento dell’opinione pubblica su tale istituto. Per tale scopo, si utilizza, come metodologia di ricerca, un metodo di analisi qualitativo, il cui oggetto è il dibattito mediatico nato come conseguenza di un caso concreto, risolto tramite l’istituto di mediazione. Questo caso è stato scelto perché risulta paradigmatico per almeno tre ordini di motivi: 1. Innanzitutto, il reato di omicidio colposo, sotteso dal caso giurisprudenziale preso in esame in questo studio, lede uno dei beni giuridici piú rilevanti dell’ordinamento: la vita. Di norma, la prassi prevede che con l’istituto della mediazione vengano risolti i casi di lieve entità. Il caso specifico diviene così di particolare interesse poiché, al contrario, ha ad oggetto un caso di grave entità . 2. La grande ripercussione mediatica del caso giuridico in questione. 3. Da ultimo, il suddetto caso ha ispirato un progetto di riforma della legge 13.433. Esso tende a limitare il campo di applicazione della figura di mediazione penale e, quindi, mira ad escludere la possibilità di risolvere, tramite tale istituto giuridico, le controversie nate da reati in conseguenza dei quali sia avvenuta la morte di un soggetto, anche qualora commessi a titolo di colpa.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/5336