The aim of this work will analyse the protection and the circulation of cultural heritage in international law. In particular, the thesis can be divided in two large time windows: the first part concerns the analysis of customs and practices, subsequently transposed into the Hague Convention of 1954 and annexed Protocols, relating to the protection and circulation of cultural heritage in case of armed conflicts; the second part is dedicated to the study of Unesco’s and Unidroit’s activities, in the matter of protection and circulation of cultural heritage during peacetime. The matter of this work was then analysed from the perspective of private international law, focusiong on the aspects related to the circulation of cultural heritage. The fourth chapter offers an overview of the regulations, directives and decisions adopted on the subject within the European Union framework, with a brief reference also to the role played by the Council of Europe. Some final observations are finally provided on the topics dealt with particular reference to the thesis according to which cultural objects need a specific discipline in the international context on the basis of their privileged condition.

Il lavoro di tesi è volto all’analisi della tutela e della circolazione dei beni culturali nel diritto internazionale. In particolare la tesi può essere suddivisa in due grandi finestre temporali: una prima parte riguardante l’analisi delle consuetudini e delle prassi, successivamente trasposte nella Convenzione dell’Aia del 1954 e negli annessi Protocolli, relative alla tutela e alla circolazione dei beni culturali in caso di conflitto armato; una seconda parte è invece volta allo studio dell’attività dell’Unesco e dell’Unidroit in materia di tutela e circolazione dei beni culturali in tempi di pace. La materia oggetto di studio è stata poi analizzata nel diverso contesto del diritto internazionale privato, relativamente ad aspetti inerenti alla circolazione dei beni culturali. Il quarto capitolo si propone di trattare i regolamenti, le direttive e le decisioni adottate in materia nel diverso quadro europeo. Sono infine proposte alcune osservazioni finali circa i temi trattati con particolare riferimento alla tesi secondo cui i beni culturali necessitano una tutela specifica nel quadro internazionale in ragione della loro condizione privilegiata.

La tutela e la circolazione dei beni culturali nel diritto internazionale

CARRIERE, SARAH MARIA GIULIA
2017/2018

Abstract

The aim of this work will analyse the protection and the circulation of cultural heritage in international law. In particular, the thesis can be divided in two large time windows: the first part concerns the analysis of customs and practices, subsequently transposed into the Hague Convention of 1954 and annexed Protocols, relating to the protection and circulation of cultural heritage in case of armed conflicts; the second part is dedicated to the study of Unesco’s and Unidroit’s activities, in the matter of protection and circulation of cultural heritage during peacetime. The matter of this work was then analysed from the perspective of private international law, focusiong on the aspects related to the circulation of cultural heritage. The fourth chapter offers an overview of the regulations, directives and decisions adopted on the subject within the European Union framework, with a brief reference also to the role played by the Council of Europe. Some final observations are finally provided on the topics dealt with particular reference to the thesis according to which cultural objects need a specific discipline in the international context on the basis of their privileged condition.
2017
The protection and circulation of cultural heritage in international law
Il lavoro di tesi è volto all’analisi della tutela e della circolazione dei beni culturali nel diritto internazionale. In particolare la tesi può essere suddivisa in due grandi finestre temporali: una prima parte riguardante l’analisi delle consuetudini e delle prassi, successivamente trasposte nella Convenzione dell’Aia del 1954 e negli annessi Protocolli, relative alla tutela e alla circolazione dei beni culturali in caso di conflitto armato; una seconda parte è invece volta allo studio dell’attività dell’Unesco e dell’Unidroit in materia di tutela e circolazione dei beni culturali in tempi di pace. La materia oggetto di studio è stata poi analizzata nel diverso contesto del diritto internazionale privato, relativamente ad aspetti inerenti alla circolazione dei beni culturali. Il quarto capitolo si propone di trattare i regolamenti, le direttive e le decisioni adottate in materia nel diverso quadro europeo. Sono infine proposte alcune osservazioni finali circa i temi trattati con particolare riferimento alla tesi secondo cui i beni culturali necessitano una tutela specifica nel quadro internazionale in ragione della loro condizione privilegiata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/5368