This study comes from a deep attention toward the challenges brought by the external environment in the organizations: velocity, continuous search of sense and permanent flexibility are some of the traits that characterize the current context in which the organizations themselves have any identikit in which to recognize. Therefore, internal communication is required to act differently in comparison to the past. Alongside internal communication’s definitions, this study takes care of the unique value of the employees. All findings arising from this employees’ classification have been used as starting point to explore the two models of internal communication: on one side the infallible linear model, on the other the unpredictable but valuable inferential model. Among all internal communication tools, great value is in fact assigned to the people and how they live inside organizational metaphors and networks. This focus on the human side of internal communication leads to the binomial monologue and dialogue, in which the first one predominates over the second. The weakness deriving from this unbalanced combination is related to the ongoing need of information, an aspect concerning the Human Age. Although the frenetic circumstances of the context, there is a matrix identified by Barone e Fontana that allows the internal communication to better fit into the current requests of the employees. The result of such reasonings is the internal communication petal, a personal elaboration resuming the healthy side of the internal communication with some symptomatic signs, which were found to be enabling aspects that turn internal communication into a lever able to open the organizations toward themselves. The reference to the three-phase methodology “inform-engage-do” is an approach that enlivens the proactive soul of internal communication, identifiable with the metaphor of the soap dispenser. In fact, as well as the soap dispenses cleanness, also the internal communication builds reliable and effective solutions. Indeed, with a light pressure, a cleaning solution comes out without wanting anything in return, except refills. The case history developed in this study confirms the effectiveness of this metaphor by analyzes the support of the function Internal Communication in Unipol through the three-phase methodology “inform-engage-do”. A balanced combination of tools aligned Unipol’s employees with the main initiatives and values. What’s more it supported the creation of an identity, filling the gaps deriving after the merger occurred in 2013 and enabling the adoption of the main aspects of the Industrial Plan 2016-2018.

Abstract Questo studio di tesi nasce da una profonda attenzione verso le sfide che l’ambiente esterno porta all’interno delle organizzazioni: velocità, ricerca continua di senso e di flessibilità permanente sono alcuni dei concetti che caratterizzano un contesto in cui le organizzazioni stesse diventano prive di un identikit in cui riconoscersi, chiedendo alla comunicazione interna molto di più rispetto al passato. Ripercorrendo le definizioni di comunicazione interna e studiando i diversi posizionamenti della funzione aziendale preposta a tali attività, il presente studio si prende cura del valore unico dei dipendenti: vengono dunque analizzati dieci tipologie di personale, grazie all’applicazione di strumenti come ad esempio la matrice di Rollo May e la piramide di Maslow. La classificazione derivante da tale analisi rappresenta il punto di partenza per i modelli di comunicazione interna: dall’infallibile modello trasmissivo all’imprevedibile modello inferenziale che abilita il non-detto. Di tutti gli strumenti di comunicazione interna, grande valore viene invero assegnato alle persone e al loro modo di vivere dentro metafore organizzative e reti di persone. La comunicazione interna si integra pertanto di una dimensione sottesa tra monologo e dialogo, binomio in cui il primo sembra togliere spazio al secondo. Una debolezza che si nutre di un postmoderno che sopravvive nell’inarrestabile bisogno di informazione. Un’epoca frenetica che prende il nome di Human Age, ma che si consolida nella condizione a quattro dimensioni individuata da Barone e Fontana. Frutto di tali ragionamenti è il petalo della comunicazione interna, personale elaborazione che mostra uno “stato sano” della comunicazione interna, ma non per questo immune ad alcuni sintomi, che possono trasformare la comunicazione interna in una leva in grado di aprire le organizzazioni verso loro stesse. Per una migliore riuscita di tale apertura si fa riferimento alla metodologia informare-ingaggiare-fare che consente di animare il lato proattivo della comunicazione interna, identificabile con la metafora del soap dispenser. Difatti così come il sapone “svolge la sua funzione pulente”, anche la comunicazione interna eroga soluzioni affidabili ed efficaci. Invero, con una leggera pressione viene erogato un prodotto che terge senza chiedere nulla in cambio, eccezion fatta della ricarica del contenuto. A conferma dell’efficacia di tale metodologia si inserisce il caso studio che analizza il contributo della funzione Comunicazione Interna del Gruppo Unipol. La metodologia informare-ingaggiare-fare è combinazione efficace ed equilibrata di strumenti che hanno contribuito a sintonizzare i dipendenti con le principali inizitive in corso colmando la carenza di identità di cui il Gruppo soffriva in seguito alla fusione tra Unipol Assicurazioni e Fondiaria-SAI: un percorso che ha contribuito all’allineamento tri i valori di un documento altamente strategico come il Piano Industriale e le aspettative dei dipendenti innescando un giusto equilibrio tra quantità, qualità, modalità di erogazione e i benefici della comunicazione interna.

La comunicazione interna come leva di apertura delle organizzazioni verso loro stesse

RADENOVSKA, IVANA
2018/2019

Abstract

This study comes from a deep attention toward the challenges brought by the external environment in the organizations: velocity, continuous search of sense and permanent flexibility are some of the traits that characterize the current context in which the organizations themselves have any identikit in which to recognize. Therefore, internal communication is required to act differently in comparison to the past. Alongside internal communication’s definitions, this study takes care of the unique value of the employees. All findings arising from this employees’ classification have been used as starting point to explore the two models of internal communication: on one side the infallible linear model, on the other the unpredictable but valuable inferential model. Among all internal communication tools, great value is in fact assigned to the people and how they live inside organizational metaphors and networks. This focus on the human side of internal communication leads to the binomial monologue and dialogue, in which the first one predominates over the second. The weakness deriving from this unbalanced combination is related to the ongoing need of information, an aspect concerning the Human Age. Although the frenetic circumstances of the context, there is a matrix identified by Barone e Fontana that allows the internal communication to better fit into the current requests of the employees. The result of such reasonings is the internal communication petal, a personal elaboration resuming the healthy side of the internal communication with some symptomatic signs, which were found to be enabling aspects that turn internal communication into a lever able to open the organizations toward themselves. The reference to the three-phase methodology “inform-engage-do” is an approach that enlivens the proactive soul of internal communication, identifiable with the metaphor of the soap dispenser. In fact, as well as the soap dispenses cleanness, also the internal communication builds reliable and effective solutions. Indeed, with a light pressure, a cleaning solution comes out without wanting anything in return, except refills. The case history developed in this study confirms the effectiveness of this metaphor by analyzes the support of the function Internal Communication in Unipol through the three-phase methodology “inform-engage-do”. A balanced combination of tools aligned Unipol’s employees with the main initiatives and values. What’s more it supported the creation of an identity, filling the gaps deriving after the merger occurred in 2013 and enabling the adoption of the main aspects of the Industrial Plan 2016-2018.
2018
Internal communication as a lever to open organizations towards themselves
Abstract Questo studio di tesi nasce da una profonda attenzione verso le sfide che l’ambiente esterno porta all’interno delle organizzazioni: velocità, ricerca continua di senso e di flessibilità permanente sono alcuni dei concetti che caratterizzano un contesto in cui le organizzazioni stesse diventano prive di un identikit in cui riconoscersi, chiedendo alla comunicazione interna molto di più rispetto al passato. Ripercorrendo le definizioni di comunicazione interna e studiando i diversi posizionamenti della funzione aziendale preposta a tali attività, il presente studio si prende cura del valore unico dei dipendenti: vengono dunque analizzati dieci tipologie di personale, grazie all’applicazione di strumenti come ad esempio la matrice di Rollo May e la piramide di Maslow. La classificazione derivante da tale analisi rappresenta il punto di partenza per i modelli di comunicazione interna: dall’infallibile modello trasmissivo all’imprevedibile modello inferenziale che abilita il non-detto. Di tutti gli strumenti di comunicazione interna, grande valore viene invero assegnato alle persone e al loro modo di vivere dentro metafore organizzative e reti di persone. La comunicazione interna si integra pertanto di una dimensione sottesa tra monologo e dialogo, binomio in cui il primo sembra togliere spazio al secondo. Una debolezza che si nutre di un postmoderno che sopravvive nell’inarrestabile bisogno di informazione. Un’epoca frenetica che prende il nome di Human Age, ma che si consolida nella condizione a quattro dimensioni individuata da Barone e Fontana. Frutto di tali ragionamenti è il petalo della comunicazione interna, personale elaborazione che mostra uno “stato sano” della comunicazione interna, ma non per questo immune ad alcuni sintomi, che possono trasformare la comunicazione interna in una leva in grado di aprire le organizzazioni verso loro stesse. Per una migliore riuscita di tale apertura si fa riferimento alla metodologia informare-ingaggiare-fare che consente di animare il lato proattivo della comunicazione interna, identificabile con la metafora del soap dispenser. Difatti così come il sapone “svolge la sua funzione pulente”, anche la comunicazione interna eroga soluzioni affidabili ed efficaci. Invero, con una leggera pressione viene erogato un prodotto che terge senza chiedere nulla in cambio, eccezion fatta della ricarica del contenuto. A conferma dell’efficacia di tale metodologia si inserisce il caso studio che analizza il contributo della funzione Comunicazione Interna del Gruppo Unipol. La metodologia informare-ingaggiare-fare è combinazione efficace ed equilibrata di strumenti che hanno contribuito a sintonizzare i dipendenti con le principali inizitive in corso colmando la carenza di identità di cui il Gruppo soffriva in seguito alla fusione tra Unipol Assicurazioni e Fondiaria-SAI: un percorso che ha contribuito all’allineamento tri i valori di un documento altamente strategico come il Piano Industriale e le aspettative dei dipendenti innescando un giusto equilibrio tra quantità, qualità, modalità di erogazione e i benefici della comunicazione interna.
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