This thesis is built on a survey on alloglot minors who attend the primary and middle school in the city of Cervia. The purpose of this survey is to find the linguistic repertoires of the chosen sample and examine its linguistic uses. Are these children influenced by the communicative context or by factors like sex or origin when they choose the language they want to use? Is it important for immigrant children to have parents who are able to talk Italian to them? Inspired by Chini&Andorno (2018), the choice was to use the same questionnaire, which has been given to all the immigrant students to collect the data through their answers. The questionnaire consists of linguistic and sociolinguistic questions as well as socio-anagraphic questions. There are also some questions about students’ opinions about their own preparation in the languages they know and about what they would like to do in their future. The data show that immigrant students born in Italy (so-called second generation immigrants) are much more than those born abroad. Also, it is clear that school represents the main place to speak Italian, but students use Italian also in family context (mostly with brothers and sisters), with Italian friends and, as a vehicular language, with friends coming from other countries. Anyway, this survey is quite limited by the number of participants (only 52) and it has to be considered as a preliminary work, with the possibility to be enlarged through future researches.

Il lavoro presentato è un’indagine su minori alloglotti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado all’interno del comune di Cervia. Gli obiettivi di quest’indagine sono quelli di conoscere il repertorio linguistico del campione selezionato e di verificarne gli usi linguistici, determinando se questi siano o meno influenzati dal contesto comunicativo o da altri fattori socio-anagrafici, come il sesso o il Paese d’origine, o sociolinguistici, come la competenza in italiano da parte dei genitori. Per effettuare tale ricerca ci si è ispirati al precedente lavoro di Chini e Andorno (2018) e si è scelto di utilizzare il medesimo questionario, che è stato somministrato all’interno delle scuole con lo scopo di raccogliere i dati. Il questionario presenta domande di natura socio-anagrafica e di natura linguistica e sociolinguistica, alternate a domande sui gusti personali e sulle opinioni dei partecipanti riguardo, per esempio, alle loro prospettive future e alla loro preparazione nelle varie lingue del proprio repertorio. I dati raccolti mostrano che il numero dei minori immigrati di seconda generazione è nettamente maggiore rispetto a quelli di prima generazione. L’utilizzo dell’italiano risulta più frequente in ambito scolastico, ma anche nel contesto famigliare e amicale, specie con fratelli e amici italiani, ma anche con i genitori e, nel ruolo di lingua veicolare, con gli amici stranieri di altri Stati. L’indagine presentata si basa tuttavia su un campione piuttosto ridotto di 52 studenti, dimostrando quindi di essere un punto di partenza per eventuali ricerche future di più ampio raggio.

Repertori e Usi Linguistici nell'Immigrazione: un'indagine su minori nel comune di Cervia

LUNARDINI, FRANCESCO
2018/2019

Abstract

This thesis is built on a survey on alloglot minors who attend the primary and middle school in the city of Cervia. The purpose of this survey is to find the linguistic repertoires of the chosen sample and examine its linguistic uses. Are these children influenced by the communicative context or by factors like sex or origin when they choose the language they want to use? Is it important for immigrant children to have parents who are able to talk Italian to them? Inspired by Chini&Andorno (2018), the choice was to use the same questionnaire, which has been given to all the immigrant students to collect the data through their answers. The questionnaire consists of linguistic and sociolinguistic questions as well as socio-anagraphic questions. There are also some questions about students’ opinions about their own preparation in the languages they know and about what they would like to do in their future. The data show that immigrant students born in Italy (so-called second generation immigrants) are much more than those born abroad. Also, it is clear that school represents the main place to speak Italian, but students use Italian also in family context (mostly with brothers and sisters), with Italian friends and, as a vehicular language, with friends coming from other countries. Anyway, this survey is quite limited by the number of participants (only 52) and it has to be considered as a preliminary work, with the possibility to be enlarged through future researches.
2018
Linguistic Repertoires and Uses: a survey on minors in the city of Cervia
Il lavoro presentato è un’indagine su minori alloglotti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado all’interno del comune di Cervia. Gli obiettivi di quest’indagine sono quelli di conoscere il repertorio linguistico del campione selezionato e di verificarne gli usi linguistici, determinando se questi siano o meno influenzati dal contesto comunicativo o da altri fattori socio-anagrafici, come il sesso o il Paese d’origine, o sociolinguistici, come la competenza in italiano da parte dei genitori. Per effettuare tale ricerca ci si è ispirati al precedente lavoro di Chini e Andorno (2018) e si è scelto di utilizzare il medesimo questionario, che è stato somministrato all’interno delle scuole con lo scopo di raccogliere i dati. Il questionario presenta domande di natura socio-anagrafica e di natura linguistica e sociolinguistica, alternate a domande sui gusti personali e sulle opinioni dei partecipanti riguardo, per esempio, alle loro prospettive future e alla loro preparazione nelle varie lingue del proprio repertorio. I dati raccolti mostrano che il numero dei minori immigrati di seconda generazione è nettamente maggiore rispetto a quelli di prima generazione. L’utilizzo dell’italiano risulta più frequente in ambito scolastico, ma anche nel contesto famigliare e amicale, specie con fratelli e amici italiani, ma anche con i genitori e, nel ruolo di lingua veicolare, con gli amici stranieri di altri Stati. L’indagine presentata si basa tuttavia su un campione piuttosto ridotto di 52 studenti, dimostrando quindi di essere un punto di partenza per eventuali ricerche future di più ampio raggio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/5938