Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il fenomeno della sharing economy, il nuovo modello economico che cerca di abbattere costi e consumi e di sfruttare la capacità inutilizzata degli assets. Molte sono le tipologie di sharing economy presenti sul mercato, dalle prestazioni di manutenzione all’affitto di case o automobili. Uber è una compagnia americana basata su una piattaforma online che mette a disposizione un servizio di ride sharing, in cui gli autisti offrono un servizio di trasporto ai potenziali clienti ad un prezzo molto basso. Il settore dei servizi di trasporto non di linea è, da sempre, costituito dalle tradizionali compagnie di taxi. I costi di Uber sono irrisori in confronto a quelli applicati dai tradizionali taxi; inoltre, Uber non richiede costose licenze per poter diventare autisti. Per questi motivi, Uber sta affrontando molti blocchi al suo funzionamento. In Italia, per esempio, è stato bloccato il servizio UberX, ovvero il più economico. Uber è stata accusata di competizione sleale nei confronti delle compagnie di taxi, perché quest’ultime devono applicare dei prezzi medi maggiori e necessitano di costose licenze per circolare ed offrire il loro servizio. La regolamentazione dei taxi è stata applicata ad Uber e, per questo motivo, non possiede più i requisiti per prestare servizio. Di conseguenza, è necessario modificare la regolamentazione esistente, o crearne una nuova, per poter inserire Uber e le altre compagnie di ride-sharing in un nuovo mercato basato sulle tecnologie.

The sharing economy: the case of Uber and its regulation

NILO, EMANUELA MARIA
2016/2017

Abstract

Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il fenomeno della sharing economy, il nuovo modello economico che cerca di abbattere costi e consumi e di sfruttare la capacità inutilizzata degli assets. Molte sono le tipologie di sharing economy presenti sul mercato, dalle prestazioni di manutenzione all’affitto di case o automobili. Uber è una compagnia americana basata su una piattaforma online che mette a disposizione un servizio di ride sharing, in cui gli autisti offrono un servizio di trasporto ai potenziali clienti ad un prezzo molto basso. Il settore dei servizi di trasporto non di linea è, da sempre, costituito dalle tradizionali compagnie di taxi. I costi di Uber sono irrisori in confronto a quelli applicati dai tradizionali taxi; inoltre, Uber non richiede costose licenze per poter diventare autisti. Per questi motivi, Uber sta affrontando molti blocchi al suo funzionamento. In Italia, per esempio, è stato bloccato il servizio UberX, ovvero il più economico. Uber è stata accusata di competizione sleale nei confronti delle compagnie di taxi, perché quest’ultime devono applicare dei prezzi medi maggiori e necessitano di costose licenze per circolare ed offrire il loro servizio. La regolamentazione dei taxi è stata applicata ad Uber e, per questo motivo, non possiede più i requisiti per prestare servizio. Di conseguenza, è necessario modificare la regolamentazione esistente, o crearne una nuova, per poter inserire Uber e le altre compagnie di ride-sharing in un nuovo mercato basato sulle tecnologie.
2016
The sharing economy: the case of Uber and its regulation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/6345