Il fenomeno del Whistleblowing e il processo di segnalazioni delle violazioni all’interno delle banche

Per ridurre percettibilmente il fenomeno corruttivo non è sufficiente fare appello ai soli rimedi penalistici, ma risulta imperativo anche trasmettere e tramandare il più possibile tra i cittadini, la cultura di legalità in termini di etica sociale e morale. Per questo motivo, negli ultimi anni, l’istituto del whistleblowing ha cominciato ad assumere un’importanza rilevante. Esso si sta rivelando uno strumento efficace per ostacolare e contrastare diversi illeciti quali corruzione, frode, abuso d’ufficio o altri reati gravi che indeboliscono lo Stato. Il tema della corruzione è stato preso in oggetto da diverse organizzazioni internazionali come l’OCSE, l’ONU e Il Consiglio d’Europa. Quest’ultime hanno adoperato nel corso degli ultimi anni provvedimenti importanti per contrasta. Tra questi si ritrovano decreti e regolamenti con il fine di tutelare sia i dipendenti pubblici che quelli privati nell’ipotesi che questi vogliano segnalare reati all’interno dell’ente o organizzazione in cui lavorano. In ambito internazionale i primi paesi ad aver adottato e introdotto l’istituto del whistleblowing sono stati il Regno Unito e gli Stati Uniti dove prevale un sistema giuridico basato sulla Common Law. In Italia nel corso degli anni, ci si è resi sempre più conto che coloro i quali erano i più informati sulle condotte illecite , all’interno di una qualsiasi azienda , erano anche coloro che lavoravano nella stessa. Proprio per questo motivo è nata l’esigenza di dover creare uno strumento giuridico capace di spronare e stimolare queste persone a segnalare un illecito, ed è proprio così che il whistleblowing ha fatto la sua prima comparsa.