Il perseguimento di finalità etiche costituisce per le aziende una materia ancora parzialmente definita e rendicontata. In quest’ottica assume particolare rilievo la lotta alla corruzione, tramite l’adozione di misure e modelli idonei a prevenire i reati della fattispecie. Obiettivo della tesi è dunque impostare una letteratura sull’informativa in materia di anticorruzione, tramite un’analisi approfondita della Dichiarazione non finanziaria relativa all’esercizio 2018 di una serie di società, come previsto dal d.lgs. 254/2016. Tale documento, collegandosi allo standard 205 del Global Reporting Initiative (GRI) che fornisce le linee guida per la sua completezza, informa gli stakeholder interni ed esterni circa le procedure adottate per annullare i rischi dei comportamenti illeciti del caso. Contestualmente, dovrebbe nominare anche la politica dell’azienda in materia di adozione di un modello atto a scongiurare conseguenze da comportamenti corruttivi e di gestione delle segnalazioni di irregolarità da parte di soggetti interni ad essa. L’analisi è utile per capire, dopo oltre tre anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 254/2016, come viene prevenuto e trattato il tema delle segnalazioni in materia di anticorruzione da parte degli enti di interesse pubblico, unitamente alla modalità con cui gli stessi diffondono le procedure e i relativi risultati inerenti la lotta alla corruzione attiva e passiva. La prima parte della dissertazione riporta i contenuti teorici della materia, ed in particolare i provvedimenti legislativi che progressivamente hanno vincolato gli enti di interesse pubblico (e le società quotate) ai requisiti informativi sul tema. Nello specifico si affrontano il d.lgs. 231/2001 (Responsabilità amministrativa degli enti), l'istituto del "whistleblowing" per la gestione delle segnalazioni e il d.lgs 254/2016, che collegandosi agli standard GRI (Global Reporting Initiative) fornisce le linee guida per la stesura della Dichiarazione non finanziaria. La seconda parte presenta i contenuti empirici della ricerca: inserendo l'istituto della DNF nel contesto italiano ed internazionale, vengono presentati i risultati dell'analisi dettagliata delle informazioni in materia di anticorruzione trasmesse da un campione di enti italiano, ricercando eventuali relazioni con alcune variabili caratteristiche. Le considerazioni finali riassumono infine le tendenze generali maggiormente diffuse, individuando gli ambiti di rendicontazione più o meno dettagliati ed esaustivi.

Lotta alla corruzione attiva e passiva: l'informativa nella Dichiarazione non finanziaria

LOMI, GABRIELE
2019/2020

Abstract

Il perseguimento di finalità etiche costituisce per le aziende una materia ancora parzialmente definita e rendicontata. In quest’ottica assume particolare rilievo la lotta alla corruzione, tramite l’adozione di misure e modelli idonei a prevenire i reati della fattispecie. Obiettivo della tesi è dunque impostare una letteratura sull’informativa in materia di anticorruzione, tramite un’analisi approfondita della Dichiarazione non finanziaria relativa all’esercizio 2018 di una serie di società, come previsto dal d.lgs. 254/2016. Tale documento, collegandosi allo standard 205 del Global Reporting Initiative (GRI) che fornisce le linee guida per la sua completezza, informa gli stakeholder interni ed esterni circa le procedure adottate per annullare i rischi dei comportamenti illeciti del caso. Contestualmente, dovrebbe nominare anche la politica dell’azienda in materia di adozione di un modello atto a scongiurare conseguenze da comportamenti corruttivi e di gestione delle segnalazioni di irregolarità da parte di soggetti interni ad essa. L’analisi è utile per capire, dopo oltre tre anni dall’entrata in vigore del d.lgs. 254/2016, come viene prevenuto e trattato il tema delle segnalazioni in materia di anticorruzione da parte degli enti di interesse pubblico, unitamente alla modalità con cui gli stessi diffondono le procedure e i relativi risultati inerenti la lotta alla corruzione attiva e passiva. La prima parte della dissertazione riporta i contenuti teorici della materia, ed in particolare i provvedimenti legislativi che progressivamente hanno vincolato gli enti di interesse pubblico (e le società quotate) ai requisiti informativi sul tema. Nello specifico si affrontano il d.lgs. 231/2001 (Responsabilità amministrativa degli enti), l'istituto del "whistleblowing" per la gestione delle segnalazioni e il d.lgs 254/2016, che collegandosi agli standard GRI (Global Reporting Initiative) fornisce le linee guida per la stesura della Dichiarazione non finanziaria. La seconda parte presenta i contenuti empirici della ricerca: inserendo l'istituto della DNF nel contesto italiano ed internazionale, vengono presentati i risultati dell'analisi dettagliata delle informazioni in materia di anticorruzione trasmesse da un campione di enti italiano, ricercando eventuali relazioni con alcune variabili caratteristiche. Le considerazioni finali riassumono infine le tendenze generali maggiormente diffuse, individuando gli ambiti di rendicontazione più o meno dettagliati ed esaustivi.
2019
Fight against active and passive corruption: policy in the Non-financial statement
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